Gianni arnaudo inizia l’attività professionale nello studio 65, di cui è stato fra i primi e principali animatori.
Appartengono a quegli anni le prime espressioni di architettura radicale e la collaborazione con gufram per la presentazione dei multipli all’eurodomus 1972, che presto si affermeranno sul piano internazionale a seguito di esposizioni quali: “italy - new domestic landscape” al moma di new york.
Dopo il 1975 fonda un proprio studio professionale che ottiene successi e riconoscimenti internazionali. Ironia, trasgressione e dissacrazione rimangono la cifra stilistica di arnaudo che, attraverso le sue opere sia di architettura sia di design, rimane un’icona dell’arte e del design pop.
Sintesi di tutti gli elementi della pop art è il quadro “dèjeuner sur l’arbre”, opera che suggerisce una nuova prospettiva introducendo un oggetto del reale - il tavolo déjeuner sur l’arbre (2007) - nel noto quadro di manet, rinnovando con ironia l’intento dissacratorio del maestro impressionista. Sia il quadro, sia il tavolo déjeuner sur l’arbre sono stati acquisiti nelle collezioni permanenti del centre pompidou, del vitra design museum di basilea e della gam di torino; inoltre, come alcune opere realizzate singolarmente o con studio 65 dal 1970 al 1975, figurano nelle collezioni di 22 musei nel mondo.
La carta da lettere dello studio 65, ideata e realizzata da arnaudo, è essa stessa divenuta un simbolo dell’arte pop in italia ed è stata recentemente esposta con altri lavori nella mostra “pop art design” del vitra design museum e quindi a londra, stoccolma, oslo, copenhagen, helsinki e chicago, e nella colelzione permanente del centre pompidou di parigi. Nell’ultima mostra al vitra oltre ai suoi progetti, è stata presentata la poltrona aliko, pubblicata successivamente dal wall street journal.
Tra i molti progetti realizzati da arnaudo, sviluppati singolarmente o in collaborazione, sono da ricordare:
- palazzo dell’amministrazione provinciale di cuneo;
- champagneri...
Leggi di più >>
Gianni arnaudo inizia l’attività professionale nello studio 65, di cui è stato fra i primi e principali animatori.
Appartengono a quegli anni le prime espressioni di architettura radicale e la collaborazione con gufram per la presentazione dei multipli all’eurodomus 1972, che presto si affermeranno sul piano internazionale a seguito di esposizioni quali: “italy - new domestic landscape” al moma di new york.
Dopo il 1975 fonda un proprio studio professionale che ottiene successi e riconoscimenti internazionali. Ironia, trasgressione e dissacrazione rimangono la cifra stilistica di arnaudo che, attraverso le sue opere sia di architettura sia di design, rimane un’icona dell’arte e del design pop.
Sintesi di tutti gli elementi della pop art è il quadro “dèjeuner sur l’arbre”, opera che suggerisce una nuova prospettiva introducendo un oggetto del reale - il tavolo déjeuner sur l’arbre (2007) - nel noto quadro di manet, rinnovando con ironia l’intento dissacratorio del maestro impressionista. Sia il quadro, sia il tavolo déjeuner sur l’arbre sono stati acquisiti nelle collezioni permanenti del centre pompidou, del vitra design museum di basilea e della gam di torino; inoltre, come alcune opere realizzate singolarmente o con studio 65 dal 1970 al 1975, figurano nelle collezioni di 22 musei nel mondo.
La carta da lettere dello studio 65, ideata e realizzata da arnaudo, è essa stessa divenuta un simbolo dell’arte pop in italia ed è stata recentemente esposta con altri lavori nella mostra “pop art design” del vitra design museum e quindi a londra, stoccolma, oslo, copenhagen, helsinki e chicago, e nella colelzione permanente del centre pompidou di parigi. Nell’ultima mostra al vitra oltre ai suoi progetti, è stata presentata la poltrona aliko, pubblicata successivamente dal wall street journal.
Tra i molti progetti realizzati da arnaudo, sviluppati singolarmente o in collaborazione, sono da ricordare:
- palazzo dell’amministrazione provinciale di cuneo;
- champagnerie lamborghini-contact, montecarlo;
- uffici per le olimpiadi, atlanta;
- centro sportivo, montreal;
- uffici del consolato del giappone, montecarlo;
- cantina terre da vino, barolo (cn);
- dromont, complesso industriale, grinzane cavour (cn);
- italgelatine, complesso industriale, santa vittoria (cn);
- aeroporto di cuneo;
- museo della repubblica di capo verde;
- auditorium di fogo (repubblica di capo verde);
- museum design hotel – soul farm hotel castello di montaldo torinese;
- complesso industriale maligno, cuneo;
- ristrutturazione del teatro di dronero (vincitore del concorso “cento città” indetto dalla compagnia
Di san paolo di torino;
- cantina l’astemia pentita, barolo (cn)
- maina complesso industriale, fossano (cn)
Alcune opere, già premiate in concorsi quali dedalo minosse, sono state esposte in diverse edizioni della biennale di architettura di venezia, quali ix, x, xii, xiii e xiv, e alla triennale di milano, così come gli oggetti di design sono stati esposti in mostre internazionali come la biennale del design di saint etienne.
Alla base dell’opera di arnaudo esiste l’idea di “progetto critico”, ossia l’espressione di un pensiero critico nei confronti dell’architettura, realizzato attraverso essa.
Il progetto della cantina l’astemia pentita in barolo, che compare per la prima volta nella xiii biennale di architettura di venezia, costituisce il primo esempio di una cantina pop. Questo tratto è ben leggibile anche nello stabilimento maina spa...
Leggi di più >>