Glagabriele Lottici Architetto

Complesso residenziale per complessivi 29 appartamenti in tre edifici distinti, a consumo energetico quasi zero. I fabbricati sono in corso di certificazione secondo il protocollo casaclima in classe a.

Edificio per 4 appartamenti di edilizia convenzionata, da realizzarsi in provincia di reggio emilia, a completamento di un piccolo quartiere residenziale.

Il residenziale baroni è un complesso composto di 48 appartamenti di diverse superfici. E’ costituito da tre edifici che definiscono una corte pedonale destinata a giardino e cortile. Le autorimesse e i posti auto sono realizzati quasi totalmente nel piano interrato, mentre le cantine e i locali di servizio si trovano al piano terra. Gli edifici sono stati progettati per garantire prestazioni energetiche e comfort ottimali, grazie a un orientamento ottimale dei corpi di fabbrica, involucro perfettamente isolato e impianti efficienti. I costi per riscaldamento e acqua calda sanitaria degli appartamenti, monitorati da abitcoop durante i primi anni di occupazione, sono mediamente inferiori a 400 €/anno. Gli edifici sono i primi ad aver ottenuto la certificazione casaclima classe a a modena.

Edificio per 11 appartamenti , da realizzare in un lotto di terreno affacciato su un parco pubblico nella prima periferia di modena.

Progetto per un edificio residenziale nzeb per 7 appartamenti affacciati su un parco pubblico.

Interni di un nuovo appartamento per una coppia. L’ambiente è pensato per risultare caldo e accogliente, ma assolutamente contemporaneo nell’immagine e salubre per essere vissuto. I pavimenti sono in legno di rovere lavorato a mano, gli intonaci colorati sono realizzati in argilla stesa a più mani e finiti con saponatura superficiale. Le luci sono a led.

Edificio bifamiliare in fase di progettazione, da realizzarsi in provincia di reggio emilia, all’interno di un nuovo, piccolo quartiere residenziale.

Il bando di concorso richiedeva la progettazione di un “quartiere intergenerazionale”, concepito per integrare nel contesto e nelle dinamiche sociali del paese di coldrerio (ch) la nuova casa di riposo per anziani e il centro comunale, dotato di servizi vari per la collettività. Fine del concorso era di trovare soluzioni per garantire la migliore integrazione tra le varie fasce di età dei residenti, evitando l’esclusione dalla vita sociale delle fasce deboli.

Un edificio realizzato al rustico è stato acquistato dai clienti per ricavarne le proprie abitazioni. L’edificio è stato completamente riprogettato per ottenere gli spazi e le prestazioni richieste, eliminando la copertura e sopraelevando di un piano, nonché realizzando ampi terrazzi appesi al nuovo solaio e posti in corrispondenza dei locali principali. L’edificio è stato certificato casaclima classe a.

Casa in legno per una famiglia con due figli piccoli, nella campagna vicino reggio emilia. L’edificio è concepito per essere energicamente efficiente ed autonomo, un vero e proprio nzeb: un involucro ben orientato, perfettamente isolato e schermato dal sole, un impianto di ventilazione meccanica controllata e una piccola pompa di calore elettrica alimentata dai pannelli fotovoltaici in copertura garantiscono comfort e bassissimi costi di gestione.

Due edifici per complessivi 18 appartamenti a consumo energetico quasi zero, certificati casaclima classe a.

Due nuove villette abbinate in un quartiere di recente realizzazione, pensate per essere edifici a consumo zero di energia e di conseguenza a costo zero di riscaldamento, acqua calda ecc.. Le case saranno dotate di batterie di accumulo della energia elettrica autoprodotta dai pannelli fotovoltaici posti in copertura, che potrà essere utilizzata anche per la ricarica di veicoli elettrici, oltre a soddisfare tutte le esigenze delle case.

Abitcoop è una cooperativa di abitazione di modena, che da anni persegue uno sviluppo immobiliare etico e sostenibile attraverso la realizzazione di case che siano efficienti energicamente ed economiche da gestire, nonché confortevoli da abitare. La costruzione della nuova sede è stata l’occasione per mettere a frutto l’esperienza maturata e per presentarsi alla città attraverso un edificio esemplare in quanto ad efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Il progetto ha curato tutti gli aspetti energetici dell’involucro e la corretta integrazione con gli impianti: l’involucro è perfettamente isolato e protetto dagli agenti atmosferici da una facciata ventilata in pannelli di cellulosa e resina. La climatizzazione è realizzata attraverso due pompe di calore che alimentano pannelli radianti a soffitto, integrati da impianto ad aria con unità di ventilazione controllata ad alto recupero di calore. I 20 kwp di pannelli fotovoltaici posti in copertura garantiscono la copertura della quasi totalità dei consumi elettrici del fabbricato. Al di là della tecnica, il nuovo edificio racconta anche l’anima della cooperativa, con un’immagine esterna priva di ogni monumentalità e con ambienti interni colorati e accoglienti. L’edificio ha ricevuto, primo in emilia romagna tra i fabbricati per uffici, la certificazione energetica casaclima gold, ha vinto il premio domotica 2012 ed è stato pubblicato su diverse riviste come esempio di nzeb (near zero energy building, il nuovo standard energetico degli edifici a partire dal 2020)

Il progetto della nuova sede del municipio di cavezzo ha vinto il terzo premio nel concorso di idee bandito dal comune in seguito al sisma del 2012. La soluzione progettuale traccia un segno architettonico forte, ribattezzato “loop” (nastro, anello), che ridefinisce e perimetra lo spazio esterno dell’edificio sul fronte dell’ingresso dalla piazza martiri, costituisce un portico di accesso e realizza una copertura parzialmente vetrata del cortile interno dalla quale si ha accesso all’ascensore ed al fabbricato. Il nastro diventa anche l’elemento che riveste la centrale termica esistente, ridefinendone la percezione, non più come elemento isolato, ma parte del disegno architettonico complessivo, grazie al quale viene definito un nuovo spazio interno dove verrà collocata, in previsione futura, la nuova sala civica.

La demolizione e la fedele ricostruzione di un vecchio rustico in sasso in fase di crollo ha portato alla realizzazione di una nuova abitazione efficiente energicamente e con bassissimi costi di gestione, ma allo stesso tempo con il sapore delle case della tradizione locale. Dalla demolizione sono stati recuperati i materiali nobili, quali i sassi riutilizzati per il paramento esterno, i mattoni in cotto usati per le pavimentazioni e parte dei travi in legno di quercia.

Progetto di concorso per la riqualificazione architettonica ed energetica della scuola dell’infanzia diana di reggio emilia. La commissione giudicatrice, tra grandi polemiche, non ha ritenuto meritevole di vittoria nessuno tra i 27 progetti presentati e l’edificio non è ancora stato riqualificato.

Dalla riqualificazione e ridistribuzione di ambienti esistenti si è ricavata la nuova e prestigiosa sede di cis

Progetto di un quartiere su di una area industriale dismessa, per 110 appartamenti e 800 mq di attività commerciali.

Progetto per due ville in un parco.

Casa bonzagni-cremonesi è un fabbricato sito nel centro storico di reggio emilia, il cui impianto risale al xvi sec. E che fino al 1700 era parte integrante di palazzo sacrati, uno dei più conosciuti ed importanti edifici storici della città. Nel 18° secolo l’edificio venne suddiviso dalla restante proprietà, ampiamente rimaneggiato e ne venne ridefinito l’impianto interno e l’aspetto esterno che è giunto fino a noi. Intento primario del progetto è stato di recuperare all’uso l’intero fabbricato, che da oltre trenta anni era chiuso e disabitato e pertanto ormai semi-sconosciuto alla città. Si è pertanto proceduto preliminarmente a una serie complessa di opere per la messa in sicurezza delle strutture e successivamente ad un accurato restauro murario e degli apparati decorativi e pittorici ritrovati in seguito alla rimozione delle parti e opere incongrue. Si è inoltre proceduto alla eliminazione delle numerose superfetazioni che alteravano la percezione degli spazi architettonici, giungendo infine al completo riuso degli spazi esistenti a fini abitativi e terziari. Le problematiche affrontate sono state di svariata natura: di tipo statico, visto il degrado pesante nel quale versava il fabbricato, di tipo architettonico con l’eliminazione di volumi successivi all’epoca di riferimento, che alteravano la leggibilità delle facciate interne sui cortili, di tipo conservativo, con l’eliminazione di numerose controsoffittature che celavano soffitti lignei a cassettoni di pregio e con l’asportazione di finiture incongrue quali intonaci a cemento e pavimenti in ceramica che celavano affreschi e decori murari o antiche pavimentazioni. Nel complesso sono state ricavate diciotto unità immobiliari, di cui tre uffici e quindici appartamenti. Negli ambienti a maggiore altezza e dove gli spessori sotto pavimento lo consentivano sono stati realizzati impianti di riscaldamento radianti alimentati da caldaie a condensazione, col vantaggio di garantire maggior comfort interno, ridurre i consumi energetici ed eliminare qualsiasi corpo scaldante a vista in ambienti affrescati o comunque di grande qualità architettonica. In tutte le fasi dell’intervento, ma in particolar modo nelle opere di finitura, si sono utilizzati materiali e prodotti naturali e non tossici. Particolare cura è stata posta nel recupero e riutilizzo di materiali presenti nell’edificio esistente quali mattoni, pianelle, elementi lignei, pavimentazioni in cotto, pietra, sassi di fiume ecc. Per le malte si è utilizzata esclusivamente calce idraulica quale legante, al posto del cemento, anche in funzione della presenza di gesso nelle murature esistenti. Si è utilizzata calce naturale certificata per intonaci interni ed esterni. Negli ambienti interni questo materiale è stato utilizzato per la capacità di controllo e regolazione della umidità ambiente e per la qualità delle superfici che genera. Pitture a base di grassello di calce tinto con ossidi naturali sono state utilizzate per tutti gli ambienti interni e per le facciate esterne dell’edificio. Trattamenti a base di olio di lino sono stati prescritti e utilizzati per il trattamento dei pavimenti in cotto di recupero, sia all’interno che all’esterno.cera d’api è stata utilizzata per il trattamento e l’impregnazione di travi e travetti di solai in legno, porte e pavimenti. Gran parte delle pavimentazioni proviene dal recupero di materiali presenti in cantiere, sottoposti a cernita, pulizia e riutilizzo. Per i nuovi materiali introdotti a vario titolo nel cantiere si è sempre data preferenza a materiali prodotti e lavorati entro una distanza di 300 km dalla sede di posa: vedasi le colonne del cortile in pietra di vicenza, le pavimentazioni scale in pietra serena, i rivestimenti in pietra di bedonia ecc.

Progetto per la nuova sede di api reggio emilia e cspmi.

Il piano di recupero della ex-cantina di arceto prevede la realizzazione di un quartiere per 98 appartamenti in 6 edifici, oltre a negozi e servizi. L’impostazione urbanistica è pensata per ottenere uno spazio pedonale a verde di grandi dimensioni tra gli edifici, dove si trovano le aree attrezzate per il gioco e l’incontro. Strade e parcheggi sono collocati lungo i bordi del lotto, in modo da non interferire con il verde centrale. Finora sono stati realizzati 64 appartamenti in 4 edifici e 8 negozi.

Il “centro internazionale loris malaguzzi” è stato realizzato attraverso la riqualificazione degli ex magazzini locatelli, situati nella zona industriale storica della città di reggio e, a ridosso della stazione ferroviaria. La progettazione è stata assegnata grazie alla vittoria del concorso nazionale di idee. Il centro ospita la sede di reggio children e una serie di spazi destinati ad atelier, comunicazione multimediale, luoghi per la formazione e la ricerca, zone ludiche, un ristorante e una sala convegni modulare da 400 posti.

L’edificio per 11 appartamenti si trova appena al di fuori dei viali di circonvallazione della città di reggio emilia, nella fascia di prima espansione novecentesca della città. Il contesto ha dettato l’impostazione architettonica e i materiali di finitura dell’edificio: intonaco per i muri esterni, pietra per il basamento a piano terra, cemento e graniglia per marcapiani e davanzali. L’immagine non comporta alcuna rinuncia sulle prestazioni energetiche e il comfort, che rimangono di prim’ordine, grazie a un involucro ben isolato con un cappotto termico e alla cura dei dettagli. L’edificio è stato il primo in emilia romagna ad aver conquistato la certificazione energetica casaclima classe b.

Complesso residenziale per 61 appartamenti di differenti tipologie e superfici, realizzato nella prima periferia di reggio emilia. Il progetto definisce una corte interna esclusivamente pedonale nella quale si trova il giardino comune e la sala per il gioco dei bambini e le feste. Le autorimesse, i posti auto scoperti e i relativi percorsi sono realizzati sul lato esterno degli edifici.

La necessità di sostituire le reti dei sottoservizi nel borgo storico di la vecchia è l’occasione per riqualificare le strette stradine esistenti con una nuova pavimentazione in pietra di predolo, un’arenaria locale non geliva, particolarmente resistente e compatta, con colori che si integrano molto bene al contesto.

Nuova cantina sociale di arceto di scandiano

Interni di casa privata.

Riqualificazione energetica di una villetta a schiera degli anni ’60, vero e proprio colabrodo energetico, con costi di riscaldamento e acqua calda annui pari a circa 2000 €. Dopo l’intervento, i costi sono scesi a circa 600€ e il comfort è quello di un moderno edificio a bassissimo consumo energetico certificato casaclima classe b.

Due edifici per complessivi 18 appartamenti nella prima periferia, con vista sulle colline.

Edificio polifunzionale di 4600 mq. Per attività commerciali e uffici.

Progetto di concorso per la realizzazione di 40 appartamenti a basso consumo energetico in provincia di bergamo.

Ristrutturazione e ampliamento di un edificio degli anni ’70, che è stato trasformato negli spazi e nella forma per ricavare l’abitazione di una famiglia con figli eliminando la rampa garage e sfruttando al meglio il terreno in proprietà.

Edificio per quattro unità immobiliari indipendenti, realizzato in mattoni faccia a vista.

Piano particolareggiato di espansione per 38 nuovi appartamenti in piccoli edifici di 2 piani.

La vittoria del relativo concorso di idee ha portato alla redazione del piano di recupero del quartiere stranieri di reggio emilia, per oltre 380 alloggi di edilizia popolare e relativi servizi.

Due ampliamenti di piccoli cimiteri in frazioni della provincia di reggio emilia, dove i nuovi corpi sono accostati delicatamente alle preesistenze.