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Residenza privata

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"le vie dell'ospitalità" Concorso nazionale idee progettazione urbana e arredo

Concorso nazionale idee progettazione urbana e arredo

Concorso nazionale idee Progettazione urbana e arredo

Eco-country spa

L’acqua rappresenta un elemento significativo nella storia e nell’economia di monsummano; dalla madonna di fontenova, alla rappresentazione di paesaggio con fiume di leonardo fino alle famose terme, ed è proprio il tema dell’acqua che ha ispirato il progetto. La sorgente da cui tutto nasce, si palesa con la fontana prospiciente la basilica, che come una polla sorgiva scaturisce dal terreno per poi diramarsi con linee fluide in tutto il centro, andando ad unire con unico gesto le piazze. Le linee di questo flusso sono rese con fasce di travertino, materiale della tradizione locale, che vanno ad incorniciare zone caratterizzate dall’uso di diversi materiali a seconda della loro funzione. L’illuminazione notturna va a marcare l’idea di flusso del progetto, le fasce di travertino di notte diventano delle onde guizzanti che uniscono visivamente le piazze.

Sulle ceneri della vecchia pista aeroportuale della città sorge il masterplan per l’urbanizzazione e riqualificazione delle aree limitrofe esistenti e il parco urbano. Questo ultimo diventa oggetto di un concorso internazionale partendo dall’idea generale del masterplan di una fusione tra città e natura. Nel progetto il grande sviluppo longitudinale del parco è tenuto insieme da un percorso che collega da nord a sud tutti gli eventi all’interno del parco. L’ispirazione per il disegno sinuoso e vivace del progetto ci è stato dato da un quadro di tseng yong ning , da sempre attratto dalla botanica e la natura; tale ispirazione ci ha guidato nel disegnare un parco che vuole essere la rappresentazione della contaminazione culturale tra l’oriente con i suoi colori e tradizioni e la vecchia europa, con le sue piazze, teatri e labirinti.

Il concetto architettonico reinterpreta in chiave contemporanea le tipiche costruzioni residenziali presenti in tutta la regione; tutto parte dal messaggio del dipinto “over the town” di marc chagall e dal significato della parola casa. La possibilità di volare via sorvolando tutto quello che in genere sottostà, come noi, alle leggi della gravità dà la possibilità di sognare, si parte dallo spazio più intimo che ci appartiene, la casa il nostro nido. Nel contesto il nuovo edificio appare fluttuante, al tempo stesso solido e pieno di energia, apparentemente senza peso in una nuova combinazione tra tecniche tradizionali e una precisa volontà di ridurre i consumi energetici. Il giorno e la notte caratterizzano il paesaggio di questa regione del mondo con un’emozionante e naturale vibrazione

Il disegno della piazza prende spunto dall’idea di aprire al massimo san giorgio martire alla città, strizzando l’occhio al passato quando la piazza era l’ombelico della città e la chiesa era una presenza istituzionale. Il nuovo “sagrato” appare come un tappeto che dolcemente si sovrappone al sedime esistente per congiungere via corongiu direttamente alla chiesa, una linea diretta, un percorso senza barriere né sbavature; ad est alberi e sedute con aiuole raccontano di momenti di socialità e aggregazione quasi come se si fosse immersi in un salotto, elegante, raffinato, luminoso come un interno, da noi soprannominato “l’orto della chiacchiera”; ad ovest la “roccia” una grande fontana con zampilli e cascata d’acqua coprono il blocco monolitico di basalto dal quale troneggia un grande albero d’ulivo simbolo di pace

Il concept del progetto nasce dalla specifica richiesta di migliorare, con naturalezza ed eleganza, tutte le potenzialità espressive dello spazio esistente. Il progetto si presenta nel contesto fluttuante, ma soprattutto solido e pieno di energia. I colori e lo stile insieme rappresentano la fusione di due culture, quella vietnamita e quella italiana, evocativamente unite in una scena reale e surreale allo stesso tempo. Lastre di marmo di carrara accolgono con estrema eleganza e naturale vivacità arte, fiori, luci e acqua, che con piccoli zampilli dona quiete simboleggiando la vita nella cultura locale. Il feng shui regola tutti gli elementi, i colori e la posizione delle aiuole vengono selezionati al fine di poter dominare ed quilibrare le energie vitali.

Il concetto architettonico nasce dalla voglia di migliorare con estrema naturalezza ed una pacata invasività la forza espressiva dell’edificio esistente. Nel contesto il nuovo edificio appare fluttuante, al tempo stesso solido e pieno di energia, apparentemente senza peso in una nuova combinazione tra tecniche tradizionali e una nuova visione del futuro. Luce e ombra realizzano un’emozionante e naturale vibrazione materica, reale e surreale allo stesso tempo. L’eleganza e la semplicità del sistema di rivestimento rappresenta l’idea di un romantico vestito che con un unico gesto ricopre tutto il vecchio edificio, cancellandone per sempre la triste presenza in favore di una vibrante di vivacità.

Il progetto per la riqualificazione di piazza kennedy nasce con il desiderio di valorizzare e riformare gli spazi centrali della città. L'intento è quello di trasformare l'area di progetto in un centro diffuso e di attrazione per residenti e turisti attraverso il miglioramento della viabilità pedonale, la realizzazione di spazi di aggregazione. La proposta intende puntare l'attenzione verso il cittadino, riappropriandosi di tutti quelli spazi di cui la città contemporanea ci ha privato; viene privilegiata la scala umana così da instaurare un rapporto diretto e imprescindibile tra il costruito e l’uomo. L’intera superficie a progetto cancella per sempre la vecchia vocazione di “piazza parcheggio” in favore di uno spazio aperto agli eventi, allo spettacolo alla semplice sosta e un importante palcoscenico per le attività commerciali presenti.

L'edificio "nastro" appare come un baco di seta, quasi fluttuante, ma solido e ricco, dinamico e trasparente. La pelle dell'edificio è realizzata con una tela metallica che sostiene un tessuto fotovoltaico; a mezzo di una nanotecnologia opv (organic photovoltaics) sotto forma di tessuto si cattura l’ energia dal sole. Il fascino della pelle rappresenta l'idea di un abito drammatico, l’involucro dell'edificio in un poema sulla libertà di espressione. Le matrici sono il “kite and dart”, la composizione è basata sulla piastrella di penrose; l’utilizzo della sofisticata geometria islamica è utilizzata per studiare un nuovo linguaggio con la tradizione e la cultura iraniana.

P.zza matteralla si trasforma in un’aiuola musicale, un giardino delle biodiverisità, dove i bambini possano imparare attraverso l'emozione del tatto, del profumo e la magia dei colori, delle piante autoctone utilizzate come sistemazione a verde. Una piazza dove i cittadini possano vivere un vero e proprio spazio pubblico, aperto alle contaminazioni; un paesaggio urbano popolato dalla natura, con terra e acqua, schermato dai rumori della città e segnato dal calore della gioia. Un salotto urbano senza troppi fronzoli, poco modaiolo e tanto colorato, uno spazio da usare e vivere come il giardino di casa. Un esplicito tributo al maestro verdi si attua con la trasposizione del secondo atto della traviata, in particolare nei passi delle zingarelle e dei matadores, per il disegno e la scansione della pavimentazione.

Il progetto di sei unità abitative adibite a casa per vacanze parte dal desiderio di soddisfare una sempre maggiore richiesta nel mercato immobiliare locale di residenze estive a prezzi contenuti e con precise caratteristiche abitative tipiche della tradizione mediterranea. Un cluster abitativo realizzato con precise eco-strategie progettuali, legate soprattutto alla tradizione costruttiva mediterranea, che rispetta l’ambiente e riduce i consumi di utilizzo e manutenzione. Le due tipologie, bilocale e trilocale, vengono pensate e realizzate con flessibilità così da poter soddisfare diverse situazioni abitative e rimanere sostenibili nel tempo a seconda del numero degli abitanti.

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