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Andrea Zen

Venetian mood "postcard" - Venezia (VE)

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Archisio - Andrea Zen - Progetto Venetian mood postcard
La ristrutturazione di questo appartamento della zona centrale di mestre ha come elemento caratteristico la mescolanza di stili. Sono stati infatti conservati numerosi mobili d’arte già presenti al suo interno prima del nostro intervento; essi hanno costituito la base per la progettazione degli ambienti, in cui uno stile minimal e pochi interventi di restyling ci hanno fatto raggiungere l’obiettivo di un ambiente molto caldo e nell’insieme armonico. Gli interventi decisivi che hanno riguardato tutta l’abitazione sono stati essenzialmente due: il rivestimento del pavimento esistente del tipo a “palladiana”, che si presentava di colori e tipologie diverse da stanza a stanza, per mezzo di un nuovo pavimento in doghe di pvc ad incastro effetto legno, e la riverniciatura di tutte le porte della casa che prima erano noce e ora sono bianche. Andando più nel dettaglio, in soggiorno si è scelto di utilizzare una carta da paratia tutta parete raffigurante una cartolina da parigi. La nuova disposizione dei mobili, con l’inserimento di un divano letto angolare e la conservazione del bellissimo tavolo rotondo in noce massiccio ha contribuito a renderlo un ambiente molto caldo e accogliente. La cucina, separata dal soggiorno tramite l’ingresso, è stata totalmente ripensata tramite la costruzione di una veletta in cartongesso sul lato sinistro che segue la linea dei pensili e tramite il rivestimento della parete destra per mezzo di piastrelle vintage effetto maiolica. Nonostante la mole del tavolo da 6 persone, esso appare quasi invisibile grazie alle gambe cromate riflettenti e alla trasparenza del top in vetro. Il bagno, allargato rispetto a prima e reso più funzionale grazie ad uno stravogilmento della posizione dei vari elementi, ha nel piatto doccia 200 x 90 cm collocato a ridosso della finestra il suo elemento di maggior interesse. In fondo al corridoio vi è un altro piccolo servizio costituito solo da wc e lavabo. Qui sono stati sostituiti i sanitari e tutti i rivestimenti a parete e pavimento. La camera matrimoniale ha mantenuto la stessa disposizione degli arredi. L’armadio ha subito un trattamento di restling tramite decapatura e la parete dietro al letto è stata trattata con una pittura decorativa sottolineata ed enfatizzata dalla nuova veletta in cartongesso nella quale è incassata una strip-led a tutta larghezza. Nella camera singola infine si è deciso di predisporre dei nuovi arredi su misura quali il mobile della tv triangolare e la scrivania dietro al letto a ponte.

Serenay bar - Venezia (VE)

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Archisio - Andrea Zen - Progetto Serenay bar
Il mood per questo lounge bar è stato quello di creare un’attrattiva magnetica per una zona di mestre con poca vita notturna. Richiamando scenari futuristici abbiamo optato per una scultura elicoidale in tubi di alluminio e specchi, visibile chiaramente dall’esterno, da cui si generano tutte le geometrie che simulano un paesaggio stilizzato composto da elementi riconoscibili come un terreno ondulato solcato da corsi d’acqua e valli luminose. Il pretesto progettuale è stato quello di utilizzare materiali e forme tipiche del panorama industriale di mestre che si identificano in tubazioni, colori metallici ed effetti di luce coinvolgenti, rivolte nelle intenzioni a persone che desiderano trascorrere momenti piacevoli in atmosfere alternative. Elementi caratterizzanti d’arredo sono il grande bancone con tagli luminosi, il retrobanco e le carte da parati scure a motivi geometrici.

Concorso per riqualificazione di piazza del grano, dolo (ve) 3° classificato - Dolo (VE)

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Archisio - Andrea Zen - Progetto Concorso per riqualificazione di piazza del grano dolo ve 3 classificato
Stato di fatto la situazione dell’area centrale di dolo oggetto del concorso è, da un punto di vista urbanistico, chiara: da una parte piazza del grano appare come un insieme disorganico di sparute aree di sosta poco invitanti e parcheggi a servizio delle attività in zona, dall’altra il duomo di san rocco lamenta la mancanza di un vero e proprio sagrato davanti a sé, cosicché i fedeli che assistono ad una qualsiasi cerimonia al suo interno non possono riunirsi prima o dopo la funzione come farebbero in tante altre chiese del veneto o d’italia. Il passeggio su via cairoli inoltre, nonostante la presenza di molte attività commerciali interessanti, risulta difficile, poco gradevole, su stretti marciapiedi immersi nello smog. Il tratto finale della strada, che si immette poi sulla strada regionale 11 in prossimità della chiesa, ad oggi è da considerarsi affetto da numerose criticità, congestionato dal traffico veicolare proveniente da nord, in particolare da mirano e dall’autostrada. Analizzando meglio le funzioni cui dovrebbero assolvere queste aree, possiamo dire che esse sono carenti o incomplete: non vi è infatti allo stato attuale né uno spazio dedicato a rappresentazioni o manifestazioni di qualsiasi tipo, né un adeguato spazio per la sosta al riparo dalla vista del traffico, né tantomeno un arredo urbano che valorizzi la storia delle preesistenze e degli edifici più significativi. I manufatti del pennone con la bandiera e del busto con l’effigie di giuseppe garibaldi sono infatti contornati da superfetazioni inutili e sgraziate che non aiutano a coglierne il significato simbolico. Un altro limite molto evidente è il mancato collegamento morfologico e funzionale con la riva del naviglio brenta a sud e con la zona pedonale attorno allo storico mulino, risolte efficacemente da interventi precedenti caratterizzati dalla giusta attenzione all’arredo urbano e con lo specifico obiettivo di ottenere una valorizzazione paesaggistica oltre che funzionale. L’area oggetto del presente bando appare perciò, per tutti i sopracitati motivi, slegata sotto qualsiasi punto di vista, quasi un tassello anomalo in un puzzle altrimenti riuscito. Intervento viabilita’ come da richiesta del bando, in conseguenza dell’eliminazione dell’impianto semaforico presente tra via cairoli e sr11 e dell’aiuola spartitraffico esistente, la viabilità è totalmente da ripensare. I mezzi provenienti da nord e diretti in direzione padova saranno indirizzati a destra su via arino e poi, percorsa la rotonda, tramite via pasteur-torre potranno ricongiungersi alla sr 11. Stessa direttrice seguirà la circolazione in senso inverso. Utile sarebbe, per l’innesto in sicurezza di via pasteur-torre in sr11, la realizzazione di una rotonda da tempo ipotizzata. Sempre da nord ma con direzione venezia la possibilità è che prima del blocco di via cairoli siano indirizzati su via vittorio veneto e da qui di nuovo sulla regionale. Stessa direttrice seguirà la circolazione in senso inverso. Essendo interdetto l’ingresso in via cairoli dalla sr11, maggiore importanza assume necessariamente via piave, con innesto protetto da impianto semaforico, per il collegamento sud- nord, al fine di impegnare meno la regionale: qui va rispristinato il doppio senso di marcia, trasformando il marciapiede est in percorso ciclabile (o ciclo-pedonale) con adeguata pavimentazione, lasciando soltanto pedonale quello ovest. In via dauli si manterrà il senso unico attuale con uscita obbligata verso cimitero-via guolo. Il tratto che va da uscita cimitero-via dauli a via cairoli diventerà ztl a doppio senso, consentendo, però, soltanto l’uscita in via cimitero-via guolo. I pochi parcheggi che attualmente obbligano in tale tratto il senso unico, se assegnati in qualche modo ai frontisti, possono essere individuati tra quelli nella via verso via guolo, compreso uno riservato ai portatori di handicap. La circolazione in sr 11 direzione padova- venezia sarà quella attuale. Accessibilita’ all’area di intervento la disponibilità di parcheggi oggi esistente in piazza del grano con il nostro intervento viene mantenuta nel numero e migliorata nella dislocazione. Laddove prima i parcheggi circondavano uno spazio pubblico irrisolto a causa della sua bassa attrattività, ora al contrario sono posizionati a servizio delle attività sulla parte est dell’area di progetto, dove lo spazio a disposizione va restringendosi, e appena al di sotto della parte pedonale più a ovest, garantendo un’ottima accessibilità all’area di nuova creazione. Altri parcheggi sono già presenti sull’altro lato della sr11. Sul lato est accessibile da quest’ultima trova posto una capiente isola ecologica opportunamente schermata tramite una struttura circolare in lamiera grigliata, ricoperta di piante rampicanti, a cui si accede dal lato posteriore. Per quanto riguarda gli accessi esistenti, la biforcazione prevista per dare accesso a entrambi i passi carrai è un espediente che aiuta a risparmiare spazio dedicato alla viabilità guadagnandone al contrario in aree pedonalizzate. Su via cairoli, invece, opportune interruzioni degli elementi in rilievo che lasciano il posto a pavimentazioni a raso carrabili, sono state pensate per consentire l’uscita dei mezzi dalle proprietà, prevedendo poi una svolta a destra in direzione della sp26 o di via arino. E’ importante prevedere anche una buona accessibilità ciclabile ai margini dell’area, che essendo pedonale in senso stretto eccezion fatta per i frontisti e per i mezzi di soccorso è vietata anche alle biciclette. Abbiamo previsto di posizionare diverse rastrelliere sul lato nord di via cairoli all’inizio dell’intervento. Piazza del grano esigenze di conservazione si accompagnano a desideri e necessità di cambiamento, rendendo così il presente progetto molto complesso, caratterizzato da una grande quantità di vincoli da rispettare. L’area di progetto assegnata è caratterizzata da una forma irregolare, che si allarga da est a ovest, che presenta come confine settentrionale una cortina di edifici compatta e come confine meridionale la sr11. Crediamo che la progettazione complessiva di interventi come questi debba essere mirata ad una valorizzazione globale delle aree centrali e migliorare la vita dei cittadini offrendo loro un punto di riferimento, un luogo di relazioni, di incontro e aggregazione. Abbiamo previsto sui lati nord ed est dei terrapieni con funzione di bordi, di schermature soprattutto visive verso la regionale e il continuo flusso veicolare. Sulla loro sommità è prevista una serie di piantumazioni che si relazionano visivamente con la riva del naviglio brenta, caratterizzata da una piacevole passeggiata alberata. L’anello perimetrale dei terrapieni, con andamento sinuoso, dà origine così ad un luogo protetto dove sono dislocate in maniera funzionale le varie zone destinate alle attività caratteristiche di una piazza moderna. Fulcro e origine di tutto il disegno è la statua dedicata a garibaldi che da presenza poco significativa si tramuta, reinterpretata, in interessante simbolo caratterizzante. Per capire il senso dell’intervento dobbiamo basarci sulle immagini storiche che ci mostrano una piastra rettangolare alla base del monumento originario, nella stessa posizione odierna ma diverso nella forma (ora statua a mezzo busto, un tempo svettante obelisco). Il significato del toponimo “piazza del grano” si riferisce al fatto che nella piazza di questo borgo rurale storicamente avveniva la compravendita di cerali (frumento, mais. . . ). Dal racconto di testimoni risulta che il grano da vendere, o un quantitativo a campione, veniva steso sul selciato di pietre della piastra anzidetta. Qui si lasciava asciugare al sole, affinché coloro che lo acquistavano potessero verificarne l’effettiva qualità e integrità. (in alcune piazze, forse anche a dolo, il grano si poteva asciugare su “pannoni” di canapa). Piazza del grano era, poi, sede di mercato, si incontrava la gente d’affari, si svolgevano feste, si tenevano comizi; inoltre dava sulla piazza il piccolo ma prezioso “teatro sociale”. Era insomma la vera piazza di dolo e polo attrattivo per un territorio più vasto. Questa centralità viene restituita dal presente progetto; la statua è posizionata nella prima di un sistema di vasche digradanti che si snoda in direzione di un altro punto focale della ricostruzione storica ideale che vorremo suggerire ai fruitori di questi spazi: il vecchio mulino di dolo, punto dove, talvolta, potevano pervenire i grani dopo la conclusione delle trattative (molte volte suggellate all’interno del caffè commercio che si trovava, e si trova tuttora, nelle sue vicinanze). L’acqua quindi, elemento vitale per il grano, per la sua crescita e per la sua macinazione attraverso le pale alimentate dal fiume, è stata riproposta non più come elemento funzionale ma come elemento ludico, una sorta di ansa del fiume naviglio brenta ricollocata tra le pietre. La spiga del frumento, alla cui forma si ispira in maniera evocativa la fontana, origina nel suo distendersi sulla piazza una curva che si dipana poi in modo fluente fino al lato nord del duomo di san rocco; la pavimentazione, diversa da quella adiacente, suggerisce l’uso di questa parte come “fondale” di rappresentazioni, o come spazio libero per spettacoli ed eventi. Abbiamo volutamente lasciate libere da segni e da interventi tali porzioni poiché di volta in volta saranno le singole associazioni o organizzazioni a decidere il modo migliore per servirsene; sono state previste però idonee installazioni a supporto, a scomparsa e quindi non invasive, quali allacciamenti elettrici ed idrici. Anche il sagrato della chiesa, sempre in piano e senza barriere architettoniche nonché molto ampliato nelle dimensioni, è finalmente uno spazio al servizio di tutta la comunità, religiosa e non, e assume una valenza diversa, costituendo insieme alla facciata del duomo stesso punto focale degli assi visivi dalla piazza. Seguendo il corso della linea che si origina dalla spiga sul lato est i visitatori della piazza potranno arrivare ad un elemento luminoso a forma di albero, fermarsi a riposare sulle sedute sotto il terrapieno oppure continuare la passeggiata in due direzioni. La parte inferiore è principalmente caratterizzata dal pennone della bandiera che è stato liberato e nei pressi del quale ora si può sostare comodamente in occasione di eventi e ricorrenze, terminando poi il percorso costeggiando la fontana e ricongiungendosi col sagrato. La parte superiore è quella più ricca di spazi attrezzati e di elementi tipologici; sul lato nord tre pensiline in acciaio di dimensioni diverse e attrezzate con panche, sedie e tavoli concludono il terrapieno e creano una zona di sosta lunga, di incontro, magari per trattare argomenti impegnativi, di lavoro, con accesso wi-fi gratuito e vista su tutta la piazza. La restante area è scandita tramite alberature e cambi di pavimentazione, con un disegno geometrico molto vario e ritmato. Le linee verticali e parallele riprendono i tipici segni degli appezzamenti rurali visti dall’alto mentre gli elementi rettangolari in metallo e vetro acidato che poi si illuminano durante la notte si richiamano ai “pannoni” anzidetti. Chiunque sia il fruitore dell’intervento urbano, giovane, oppure anziano con il ricordo ancora vivo su come si svolgeva la vita in un tempo ormai lontano, abbiamo pensato che vi fosse la necessità di proposte atte ad evidenziare la peculiarità dei luoghi e della loro storia: per questo motivo abbiamo riproposto elementi caratteristici originariamente esistenti come il basamento ai piedi della statua, col percorso verso il mulino e con la spiga come elemento fondante. Ma questi riferimenti hanno bisogno di un supporto, di qualcosa di maggiormente evocativo; nulla è più evocativo delle immagini: le persone potranno confrontarsi con una serie di stampe ad alta definizione su supporto in vetro, incorniciate come fossero dei quadri, e posizionate secondo una logica ed un percorso in mezzo alla piazza, a costituire un motivo di interesse in più, generando curiosità. Lo spazio libero che si è venuto a creare è perciò un vuoto costruito, arricchito da ciò che più di ogni altra cosa caratterizza una comunità: la memoria storica. Via cairoli l’intervento su via cairoli, resa pedonale, si presenta come un sistema complesso alla cui base si trova una griglia che divide la fascia attrezzata in tanti settori rettangolari. Si è scelto di stabilire che vi fosse un inizio e una fine sottolineati da due elementi caratterizzanti e particolari. Sul lato sud, ancora su piazza del grano e posizionato esattamente all’incrocio tra la prosecuzione della linea della facciata del duomo e la parallela agli edifici sul lato nord, trova posto un portale a cui abbiamo voluto dare la duplice funzione di fontana e arco di trionfo. Questo elemento è allo stesso tempo una cornice che racchiude e inquadra il nuovo intervento per chi guarda dalla parte della piazza e, viceversa, l’elemento più alto e quindi conclusivo di tutto il disegno dalla parte opposta. Il rivestimento pensato è la pietra d’istria, marmo di qualità tipico dell’edilizia locale, per evidenziare la peculiarità e sottolinearne il ruolo. Sulla sommità del portale è inserito un proiettore architetturale, con il quale è possibile trasformare facciate di palazzi, chiese, monumenti in svariati modi diversi tramite luci, colori e immagini animate, proiettare affreschi sulla facciata della chiesa, illuminare la pavimentazione con immagini natalizie dinamiche, creare messaggi di auguri, stelle in movimento, l’effetto della neve che cade e tante altre strabilianti soluzioni creative. Alla base del portale vi sarà una vasca leggermente digradante e uno spazio antistante con spruzzi e giochi d’acqua affioranti da una pavimentazione metallica dopodiché avrà inizio un alternarsi di sedute, vasche rialzate con alberi a basso fusto, porzioni più basse con piante fiorite. I contrasti sono cromatici, materici e volumetrici. Le panche con elementi orizzontali in legno e elementi obliqui in cemento sono posizionate strategicamente sia in corrispondenza di alberature sia esposte alla luce del sole. Il risultato è uno snodarsi mai monotono di situazioni sempre diverse fino a quando la fascia non cambia direzione in corrispondenza dell’imbocco di piazzetta aldo moro e si orienta decisa secondo la linea parallela agli edifici sul lato est. Il risultato dell’incrocio delle due direttrici è la presenza significativa di un elemento scultoreo-luminoso, un albero come quelli presenti su piazza del grano, che sarà quindi visibile da tutte le direzioni. Sul lato nord il tratto terminale fino all’incrocio con via arino è contraddistinto da un allargamento della pavimentazione fino all’elemento a gradoni che conclude la parte pedonale e individua a destra e a sinistra le due linee di penetrazione, oltre ad accogliere un buon numero di rastrelliere per le biciclette. Chi sosta in questa posizione privilegiata gode di una visuale globale di tutto il complesso, che appare scenografico e accattivante, avendo conferito finalmente un senso compiuto ad una porzione della città fluviale molto problematica. Materiali e sostenibilita’ la scelta è ricaduta su materiali durevoli, quindi bisognosi di manutenzione minima, adatti ad ambienti umidi e sostenibili sotto svariati punti di vista. La porzione sud della piazza del grano individuata dal progetto tramite la linea curva che segue l’andamento della fontana, sarà rivestita in laterizio, tipico della tradizione veneta oltre che di tutta la pianura padana e già presente nella città di dolo. Lo si ritrova, ad esempio, in un progetto urbano significativo: il vecchio squero. La porzione nord di piazza del grano, così come le parti esterne alla fascia attrezzata di via cairoli, presenteranno un rivestimento in lastre di trachite, con posa a correre e superficie a taglio di sega o bocciardata. Anche la trachite, come è noto, è una pietra vulcanica (proveniente dai colli euganei) molto usata nelle pavimentazioni esterne: si pensi ai “masegni” veneziani. Altro materiale, sostenibile in virtù della sua estrema facilità di reperimento nel territorio, quindi a km “zero”, è il sasso lavato o ciottolo di fiume inserito in una larga area su via cairoli vicino all’incrocio con via arino e in numerosi “ritagli” di pavimentazione sulla medesima strada. Sempre a proposito di rivestimenti a pavimento abbiamo affrontato anche il tema del materiale riciclato, ecosostenibile quindi al 100%; il decking infatti, impiegato per la pavimentazione della fascia attrezzata di via cairoli, è composto di fibre provenienti dalle lavorazioni del legno con aggiunta di polimeri quali polipropilene e polietilene. Le mix innovativo, per le sue proprietà fotocatalitiche, in presenza di luce solare è in grado di accelerare l’ossidazione dei componenti organici inquinanti e di degradare in maniera significativa i molteplici agenti chimici presenti nell’aria, che aggrediscono le vie respiratorie e lasciano tracce distinguibili su edifici e monumenti. Caratteristiche principali di questo prodotto sono la resistenza agli agenti atmosferici, chimici, ed a tutte le azioni meccaniche, quali urti, sfregamento e intaglio. Il fissaggio avviene tramite clip così che le doghe non vengono forate e l’intero pavimento potrá essere smontato e riposizionato in altra sede senza alcun problema, conferendogli quindi una ulteriore positiva caratteristica di grande reversibilità. Infine l’ultimo materiale con le caratteristiche sopra descritte è il calcestruzzo additivato con biossido di titanio. Tale da ultimo ci preme evidenziare che tutti gli apparecchi illuminotecnici da noi previsti utilizzano la tecnologia a led, che si tramuta in un significativo risparmio energetico.

Rendering abitazione a bassano (vi) - Bassano del Grappa (VI)

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Archisio - Andrea Zen - Progetto Rendering abitazione a bassano vi
Un nostro cliente voleva rinnovare un ambiente anonimo e con spazi angusti, la nostra proposta è stata quella di puntare su un open space che prevedesse il collegamento della zona living con la cucina, l'unico filtro è formato da un volume vetrato che ospita un piccolo studio, che riflette la luce, dona agli ambienti una maggior privacy senza limitarne la visibilità. Per questo progetto d'interni sono stati realizzati dei rendering fotorealistici utilizzando modelli 3d e texture realistiche.
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