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Andrea Rubini

House#08 - Milano (MI)

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Archisio - Andrea Rubini - Progetto House08
House#08 è un appartamento di 130 mq su due livelli a milano in un edificio ultimato nel 2019. Il progetto prevede piccole modifiche del layout già consolidato alla ricerca di lunghe prospettive e di soluzioni che rendano lo spazio più flessibile. Le prime riflessioni partono dall’ingresso e dalla presenza di una scala metallica a vista di collegamento tra i due livelli. La percezione, molto strana, era quella di entrare in casa attraversando una serie di vani scala. L’idea quindi è quella di annullare la presenza della scala metallica interna che viene completamente chiusa ricavando un ripostiglio nel sottoscala. Superata la porta d’ingresso si crea, attraverso l’utilizzo della carta da parati, un ambiente ovattato che in modo illusorio restituisce una completa astrazione dello spazio. Al primo livello vengono rimosse tutte le porte esistenti e sostituite con soffietti e porte scorrevoli a tutt’altezza. L’idea è quella di ricreare una lunga prospettiva che parte dall’ingresso e arriva alla zona pranzo, ripropone un concetto di spazio flessibile enfatizzato dai soffietti, ispirato ad alcuni famosi interni di gio ponti. L’utilizzo del colore verde a parete evidenzia i vari livelli di questa lunga prospettiva; a volte trattati a scatola per delimitare delle zone, ad esempio pranzo e cucina, a volte semplicemente a parete per creare sequenze cromatiche su vari piani. Lo specchio tondo, infine, cerca di enfatizzare questa lunga prospettiva con un dinamico gioco di riflessioni. Questo livello è infine caratterizzato da una serie di mobili su misura in noce canaletto con elementi verticali su disegno, che fungono anche da maniglie, che enfatizzano il senso di verticalità. Il verde delle pareti, ripreso dal tessuto dei soffietti, il noce canaletto, il divano maralunga, le sedie di chiavari con seduta in velluto, le lampade buto di leucos e la riedizione della lampada di albini sul tavolo da pranzo sono una selezione di oggetti che richiamano tempi passati creando un giusto mix con altri oggetti più contemporanei. Il secondo livello, in netto contrasto con il piano sottostante, restituisce ambienti totalmente differenti. Il progetto si concentra sulla trasformazione della camera matrimoniale, che risultava passante, mediante l’utilizzo di un grande soffietto che aprendosi totalmente e in più punti deforma lo spazio in varie soluzioni creando percorsi e dinamiche sempre differenti. Si passa quindi da un ambiente totalmente aperto ad uno totalmente chiuso con accessi multipli che collegano lo spazio con la terrazza con la cabina armadio o con il disimpegno che conduce al bagno.

House#11 - Milano (MI)

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Archisio - Andrea Rubini - Progetto House11
Siamo nella zona sud est di milano, a pochi passi da fondazione prada e dallo scalo di porta romana. Dopo quasi dieci anni sono ricontattato da una precedente committenza per effettuare l’ampliamento della loro abitazione annettendo l’appartamento limitrofo al loro. La casa, costruita alla fine degli anni ’60, fin dal primo progetto si confronta con il tema classico del corridoio, declinato con varie funzioni che la contemporaneità rinnega ma che personalmente reputo indispensabili. L’ ingresso e i guardaroba nei disimpegni delle zone notte sono quindi alcuni di questi elementi. La distribuzione, che si sviluppa su una superficie di 180 mq, trasforma il vecchio appartamento nella zona giorno e il nuovo in zona notte. Le vecchie camere, oltre a creare vicino all’ingresso uno studio/camera ospiti, ampliano la zona living, ricucita con un portale in specchio e un tassello di parquet a pavimento che restituiscono tridimensionalità in un punto molto stretto del living. Il nuovo appartamento accoglie invece le camere un bagno e la lavanderia, sviluppate su un percorso circolare dove il parquet si scompone cambiando continuamente il senso di posa delle doghe. Le porte, in entrambe le case, prendono ispirazione da elementi della prefabbricazione di prouvè declinandosi però con significati opposti. Nella vecchia casa le porte a bilico in legno sono riquadrate dalla monumentalità di profondi portali, nella zona notte sono scorrevoli a scomparsa all’interno delle pareti; quest’ultime giocate su contrasti materici tra riflessi di parti lucide e superfici opache. La scelta dei materiali è stata guidata da un’idea chiara. Nel vecchio appartamento il rispetto nell’uso di tinte neutre a base grigia a parete e pavimento, ha permesso l’azzeramento dell’involucro. All’interno di questi ambienti si stratifica il vecchio progetto con parti in legno di olmo utilizzate per porte ed arredi, e il nuovo dove gli arredi colorati si confrontano tra loro come ‘ricercati errori’ che ricalibrano il severo involucro ad un più ironico concept della casa. Il nuovo appartamento abbraccia l’idea di giocare in modo opposto. Il legno è relegato al pavimento, il colore è utilizzato per creare delle microarchitetture all’interno delle camere dove arredi fissi e porte sono in mimesi con le pareti distinguendosi solo per differenti gradi di riflettenza con superfici tra l’opaco e il semilucido. Alcuni arredi su disegno infine rispecchiamo passioni che si sono snodate negli anni. L’interesse per alcuni elementi di charlotte perriand, e un piccolo richiamo ad un classico di giotto stoppino che riflette le mie origini. L’utilizzo del colore invece rappresenta piccole storie domestiche, i figli riconoscono nel colore la loro personalità mentre i genitori riconosco le loro personalità eterogenee con una riga che idealmente divide la camera. Completano il progetto alcune mie piccole attenzioni nel voler pensare la lavanderia come una scatola uniforme e nel voluto errato utilizzo delle piastrelle nel bagno che si trasformano in milanesissime losanghe.

House#03 - Vigevano (PV)

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Archisio - Andrea Rubini - Progetto House03
House#03 nasce dalla ristrutturazione di un appartamento di circa 80 mq di una coppia neopensionata a vigevano. La casa, costruita alla fine degli anni ’80 all’interno di un progetto di edilizia economica è priva di elementi caratteristici con spazi minimi. Per questo motivo il progetto prevede una ricerca di pochi materiali di maggiore qualità e la ridefinizione della zona giorno per ottenere una zona living più generosa. Per aumentare la superficie del soggiorno viene ristretta la cucina, ottenendo uno spazio minimo di servizio costituito da un piano lavoro e da un volume alto che funge da dispensa. Si ottiene in questo modo una zona living stretta e lunga che viene suddivisa in sala da pranzo e soggiorno. Le due zone vengono identificate utilizzando due colori a contrasto stesi a parete e soffitto ottenendo in questo modo un senso di separazione ma soprattutto di maggior tridimensionalità dello spazio. Tutto il lato lungo è caratterizzato da una serie di nicchie modulari, interrotte in modo asimmetrico da una porta, che diventano piano d’appoggio ed elemento di illuminazione. Il bagno e zona notte non subiscono variazioni sostanziali in pianta, come nel resto della casa vengono scelti pochi materiali di maggiore qualità. Il pavimento è in rovere a sostituzione di una vecchia ceramica mentre il bagno è in ardesia. Gli arredi e le porte disegnate su misura sono un mix tra superfici laccate del colore delle pareti impreziosite da gole e scuretti in rovere come il parquet. Gli arredi in cucina sono caratterizzati dal piano lavoro in solid bianco in contrasto alle basi in rovere. La dispensa e il mobile in soggiorno seguono il concetto opposto in cui, parti interne, scuretti, nicchie e piani diventano le parti preziose del progetto a discapito delle ante che si mimetizzano con le pareti. Il tavolo infine riassume l’idea contrapposta tra materiali pesi e scuretti. In questo caso oltre alle differenze tra superfici in essenza e superfici laccate troviamo due differenti spessori di materiali (uno doppio dell’altro) che si assemblano intervallandosi tra loro. Tutte le coste dei vari elementi perimetrali sono inoltre addolcite da tagli inclinati. Le porte sono principalmente di due tipi. Le scorrevoli sono identificate da uno scuretto in essenza come i mobili che funge da maniglia, mentre le filomuro a battente in modo opposto sono caratterizzate da una scultorea maniglia in rovere.

House#01 - Vigevano (PV)

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Archisio - Andrea Rubini - Progetto House01
House#01 è il mio primo progetto d’interni, la ristrutturazione di un appartamento di circa 90 mq all’interno di un edificio degli anni ’50 a vigevano a pochi passi dalla piazza ducale. In questo progetto oltre ad essere progettista, con mia moglie siamo anche i committenti. Partito quasi per gioco, il progetto prende corpo strada facendo, novanta metri quadrati dove ho cercato di unire culture differenti, l’amore per il design di a.g. Fronzoni e prouvè da un lato e dall’altro le origini finlandesi di mia moglie amante del design nordico. Il risultato è un mix di contemporaneità legata alla nostra età anagrafica che si affiancano ad elementi ripresi dagli anni ‘50 e ’60 che appartengono all’anagrafica dell’edifico in cui viviamo. Le nostre esigenze sono molte chiare da subito: un grande living studio ricavato unendo due camere e una piccola cucina con pranzo separato. Il soggiorno si apre d’estate sulle chiome degli alberi di un parco privato, mentre d’inverno, quando gli alberi sono spogli, si apre sulla torre del bramente della piazza ducale. L’idea di progetto è molto semplice. Un parquet di rovere a pavimento e l’uso di tinte grigie scure a parete ha permesso l’azzeramento del locale, con lo scopo di rendere protagonisti i vari pezzi di design. Il bagno e la cucina invece sono caratterizzati dal contrasto tra superfici nere e bianche. I nuovi serramenti riprendono il disegno tripartito caratteristico degli anni ’50, mentre le porte interne a filo muro dello stesso colore delle pareti e con battiscopa applicato si mimetizzano scomparendo. L’amore per il design rappresenta sicuramente l’elemento più importante che ritroviamo all’interno dell’appartamento, alcuni arredi e grafiche di a.g. Fronzoni, il tavolo di prouvè alcune sedute icone del design nordico rappresentano l’età anagrafica dell’edificio. Divano, letto, libreria e armadi sono elementi ripresi dal linguaggio contemporaneo. L’unione di tutti rappresenta il contrappunto storico che genera l’idea di base del progetto. Il legno di rovere le superfici bianche e nere sono gli elementi che caratterizzano il progetto ricomponendosi in un’immagine globale apparentemente semplice, ma che riflette le molte attenzioni alla piccola scala, un progetto fatto da un insieme di piccoli dettagli che si svelano lentamente mentre li osservi.

House#05 - Milano (MI)

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Archisio - Andrea Rubini - Progetto House05
House#05 è il progetto d’interni per la ristrutturazione di un appartamento all’interno di un edificio degli anni trenta a milano. L’appartamento, un bilocale di 70 mq, è collocato al piano nobile dell’edificio e dalla grande finestra del soggiorno inquadra centralmente una prospettiva simmetrica che evidenzia l’interessante contesto in cui è inserito. L’appartamento è composto da soggiorno camera cucina e bagno disimpegnati da un corridoio che diventa anche ingresso. Nelle due stanze principali si sono mantenute le caratteristiche tipiche degli anni 30 accostando alle cornici decorative a soffitto e all’originale parquet a spina di pesce una boiserie con un disegno rinterpretato legato al posizionamento dei mobili. Ogni stanza è connotata da un colore differente mentre i soffitti, i profondi imbotti dei vani finestre e i serramenti sono di colore grigio tenue quasi bianco. Bagno cucina e ingresso, compromessi da precedenti ristrutturazioni, sono stati oggetto di interventi maggiori. Tutti i pavimenti e rivestimenti sono in marmo calacatta che si affianca al parquet esistente, le scelte cromatiche risultano opposte rispetto alle altre stanze, tutte le pareti sono grigio chiare ad eccezione di quella d’ingresso e alle strombature delle finestre di colore nero bluastro. Alcuni tra gli elementi più significativi la boiserie rigata da fresature verticali in ingresso, che riprende una trama degli anni 30 verniciata di colore scuro che nasconde le porte di accesso ai locali bagno e cucina identificate da una gola in ottone. Il tema delle linee verticali è ripreso in ingresso dai vetri delle originali doppie porte milanesi e da piccole strisce in ottone che fanno da sfondo alle due lampade sferiche in ingresso. La cucina è caratterizzata da un piano lavoro in grafite con relativa mensola che si affiancano a basi in noce canaletto ripescando materiali e finiture di tempi ormai passati. Anche il tavolo in noce è icona del design di jean prouvè accostato a sedie di friso kramer accomunate da linee e forme inclinate. I restanti mobili sono laccati come le pareti e caratterizzati semplicemente da cornici che ne definiscono piccole boiserie. Il bagno infine è caratterizzato da una rubinetteria nera opaca in contrasto, il lavandino è posizionato sotto la finestra in chiusura alla lunga prospettiva aperta dalla doccia fortemente connotata da una vetrata a quadrotti realizzata con un vecchio e sottile profilo ferro finestra La casa si completa con una selezione di alcuni mobili vintage, tra cui un sideboard di albini produzione poggi, un tavolo produzione mim, poltrone e divani provenienti da una casa di pietro lingeri.

House#02 - Milano (MI)

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Archisio - Andrea Rubini - Progetto House02
House#02 nasce dalla ristrutturazione di un appartamento di circa 100 mq per una giovane coppia nella zona sud est di milano a pochi passi dalla fondazione prada. La fiducia, la lungimiranza della committenza nel seguire passo dopo passo il lavoro dell’architetto e la stima reciproca sono stati elementi cardine per la definizione di questo progetto caratterizzato da un alto contenuto di personalizzazione. La casa, costruita alla fine degli anni ’60, presenta la classica distribuzione a corridoio centrale a disimpegno di tutte le stanze, che si è deciso di mantenere e valorizzare quale elemento principale del progetto. In questa visuale della spina centrale distributiva il corridoio è stato allargato e l'incavo delle porte arretrato all’interno di un vano dalla stessa profondità, allineando queste ultime al filo interno degli ambienti quando sono chiuse e riposte nello spessore del vano quando aperte. Questo espediente genera un senso di maggiore tridimensionalità e successiva spazialità, amplificando il concetto di portale di accesso alle singole stanze. Concetto enfatizzato anche attraverso un faretto che inonda con la propria luce tutti i vani. Le nicchie esistenti, nella logica univoca della progettazione sono diventate dunque spunto per ricavare numerosi elementi su misura, minuziosamente pensati, tra i quali la cucina, la doccia e gli armadi nelle stanze. La scelta dei materiali è stata guidata da un’idea chiara e semplice: l’uso di tinte neutre, a base grigia sulle pareti e sul pavimento, questo ha permesso l’azzeramento dell'involucro a livello di impatto visivo, con lo scopo di rendere protagonisti gli elementi di arredo e le porte realizzati con una selezione di impiallacciati di olmo rigato, a contrasto con altri elementi bianchi o neri, propriamente di arredo mobile. Le porte che prendono ispirazione nel loro design da elementi forati della prefabbricazione prouvè, sono state realizzate con doppio pannello di legno, con interposto un vetro opalino. L’elevato spessore della porta – quasi sessanta millimetri - conferisce un particolare senso di profondità ai fori, impedendo, da un lato, di vedere all’interno delle stanze ma consente allo stesso tempo alla luce di filtrare e stagliarsi all’interno dei vani porta. Il legno della cucina e del tavolo, con il suo spessore ridotto si contrappone efficacemente a quello delle porte, anche se della medesima essenza, risultando al tempo stesso esile e insolito nel tradizionale concetto di utilizzo di questo materiale naturale.
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