Stile Japandi: una tendenza di design per arredare gli interni
Culture e usanze provenienti da paesi lontani, sempre più spesso si fondono per dar luogo a filosofie e inclinazioni influenzate da mondi differenti, con effetti positivi che ricadono sullo stile di vita personale e quotidiano di chi vuole approfondirne i costumi. Tali influssi sono visibili in moltissimi ambiti e in modo particolare nei settori dell’architettura d’interni e dell’home decor, dove vengono sovvertite le idee e le tecniche di progettazione per realizzare spazi in e outdoor, con proposte innovative e trendy.
Se non ne avete mai sentito parlare, Archisio vi introduce alla scoperta di una tendenza di design per arredare gli interni, il Japandi, che trova la sua origine nella perfetta mescolanza di concetti zen giapponesi e criteri di semplicità ed essenzialità tipici dello scandinavian style.
L’utilizzo di elementi minimali e lineari, accostati alla ricerca della bellezza anche in spazi imperfetti regolati da canoni estetici prestabiliti, sono i concetti che stanno alla base di questa scelta stilistica molto in voga oggi giorno.
Stile Japandi: origini e caratteristiche
La semplicità del nordic design proveniente dalla Scandinavia, si lega all’estetica ferrea ed elegante di derivazione giapponese, creando un mix ottimale che dà adito e progetti d’interni molto ricercati seppur essenziali. Apparentemente azzardata, questa fusione tra oriente e occidente, ha in realtà dato origine ad un innovativo modo di concepire, ideare e progettare gli ambienti di una casa che va vissuta appieno ma che deve essere circondata da complementi d’arredo possibilmente eco sostenibili, essenziali e funzionali.
Le origini del Japandi risalgono agli anni ’50 del secolo scorso, grazie all’ideazione di un’iconica sedia disegnata all’epoca da Isamu Noguchi e Isamu Kenmochi. La Bamboo Basket Chair non venne in realtà mai realizzata ma è stato il primo esempio di oggetto “ibrido” che ha fatto incontrare in modo così queste differenti correnti artistiche. La loro attenzione comune verso l’impiego di materiali naturali e qualitativamente eccellenti, nonché verso la precisa e metodica lavorazione artigianale e sartoriale da parte di designer capaci ed esperti, sono il punto di partenza che caratterizza questo stile e che ben si presta a moltissime interpretazioni e combinazioni interessanti dal punto di vista abitativo.
Il connotato fondamentale che lega i due influssi è il minimalismo a cui si legano inevitabilmente altri importantissimi caratteri peculiari:
linearità delle forme dei vari complementi;
funzionalità nella dislocazione degli arredi;
uso di materiali naturali;
impiego di colori neutri;
utilizzo di tessuti semplici ma ben lavorati.
Altro connotato essenziale riguarda la percezione degli spazi e dei volumi, che vengono pensati cercando di eliminare i confini tra interno ed esterno, mettendo in risalto elementi materici dal fascino universale e contemporaneo.
Disposizione nello stile Japandi: semplice e studiata
Come stabilire la disposizione dei vari complementi d’arredo seguendo lo stile Japandi nei vari ambienti della propria casa? Poche ma decise regole vi aiuteranno a capire il fondamento che contraddistingue questo meraviglioso trend e che stanno alla base di tutto ciò che viene successivamente legato per la sua completa realizzazione.
L’importanza di collocare minimi ma funzionali prodotti d’arredo sta alla base della progettazione d’interni del Japandi che esalta l’impiego di un limitato numero di mobili pratici ed effettivamente utili, preferendolo ad una ridondanza di complementi che, in questa concezione, risultano ridondanti ed esclusivamente accessori.
Lineari consolle dalle altezze contenute, singole poltrone o divani minimalisti a chaise longue, vengono dislocati in modo armonioso in soggiorni dagli spazi più ristretti, gli open space o i living, difficilmente sono interessati da questa tendenza, ma estremamente rilassanti. Cucine e zone pranzo prevedono disposizioni in linea dove non c’è posto per alti armadietti sospesi: tutto deve essere a portata di mano e immediato da raggiungere. Lo stesso concetto viene naturalmente applicato anche nella zona notte.
La stanza per eccellenza dedicata al relax e al benessere, trova di solito inseriti, nello stile Japandi, un letto comodo senza testiera o pediera, con annesso tavolino e uno o due armadi dalle dimensioni non convenzionali, facili da maneggiare grazie a levature ridotte, con bassi ripiani ad altezza di braccio.
Stile Japandi: materiali e colori
Il materiale convenzionale per eccellenza dello stile Japandi è il legno, naturale e bellissimo nella sua conformazione e finitura al naturale, con delle varianti per quel che riguarda i pavimenti, in parquet bianco e influenzati maggiormente dal filone nordic style, o pareti in tonalità scure ed elegantissime, provenienti invece dal mondo orientale. Anche altri prodotti ecosostenibili sono apprezzati, come le fibre vegetali e in particolar modo il bambù e il rattan.
Tuttavia, in alcuni meravigliosi progetti ben riusciti è possibile osservare l’inserimento di complementi metallici leggeri e sempre minimalisti che, inseriti nel contesto corretto, sanno donare un tocco particolarmente contemporaneo ad appartamenti e case indipendenti.
Le palette su cui ci si può sbizzarrire possono essere quelle classiche, del bianco, avorio, ecrù e ocra, ovvero tonalità chiare e sempre luminose, oltremodo adatte a valorizzare le essenze dai profumi orientali dei mobili utilizzati per arredare in Japandi Style.
E’ però naturalmente possibile attualizzare questo stile usando anche sfumature di colori freddi, nelle tonalità dei blu, dei verdi e dei grigi che sanno infondere raffinatezza e signorilità ai vari ambienti da progettare e che ben si accompagnano alle nuance pacate e originali delle varie tipologie di legno impiegate.
Stile Japandi: arredi e accessori
In entrambe le correnti artistiche, scandi e zen, gli accessori hanno rilievo ma fungono da elementi secondari dediti esclusivamente a decorare i complementi d’arredo minimalisti presenti e che potrebbero in verità supportare un progetto d’interni anche da soli. Tutti noi però amiamo arricchire gli ambienti di casa con qualche “suppellettile” che la renda maggiormente personalizzata.
Dal nordic design si possono introdurre oggetti di tipo tessile, spaziando dai soffici cuscini, alle calde coperte, ai morbidi tappeti, che sanno rendere confortevole e ospitale, qualsiasi ambiente in cui vengono impiegati.
I tocchi giapponesi riguardano invece accessori provenienti dal settore della ceramica e del vasellame, dove piatti decorativi appesi a parete o grandi anfore di porcellana colorate, donano un’eleganza e uno stile impeccabile in casa.
Armonizzare le due correnti con il Japandi, significa saper fare coesistere, in un unico ambiente, anche complementi marginali differenti.
Stile Japandi: piante e vegetazione
Un’altra caratteristica che accomuna il design giapponese ai mood scandinavi è l’attenzione alle tematiche del benessere da godere in casa e la sostenibilità di uno stile di vita green, eco e naturale. La presenza di piante verdi, o di vegetazione in generale è molto sentita nello stile Japandi, che ne prevede l’inserimento sia in zone outdoor che all'interno dei vari ambienti interni di casa, creando continuità degli spazi.
Influenzata maggiormente dalla cultura giapponese, questo lato del Japandi, prevede l'aggiunta di piante in casa, secondo un'attenta selezione qualitativa di ciò che la natura offre e l'eleganza dello stile, assicura un loro inserimento in piccole dosi, che con la loro apparente semplicità sapranno curare e definire il vostro progetto di interni.