La tendenza del lavoro odierno ha portato ad una nuova idea di concepire l’ambiente di lavoro, tanto da dover organizzare un coworking domestico, sviluppato in modi del tutto differenti, a seconda di chi deve usufruire di questa nuova zona di casa.
All’interno di una coppia, di una famiglia o dalla condivisione di appartamenti tra amici, è nata l’esigenza di creare un progetto e arredo, inerente l’ideazione di uno spazio dedicato allo smart working sia per necessità esterne, sia per la volontà di spostare il proprio ufficio tra le mura domestiche.
Questo home office trova il suo luogo ideale in stanze dedicate all’interno di un’abitazione, anche se spesso per mancanza di metri a disposizione, un coworking in casa viene inserito in aree dimenticate e poco sfruttate come angoli in soggiorno, sottoscala, porzioni di camere da letto o corridoi con nicchie.
Situazioni molto diverse tra loro, ma che presuppongo la scelta di poche e utilissime soluzioni che soddisferanno appieno l’organizzazione interna in entrambi i casi.
Tali elementi fondamentali, che quindi non devono mancare per organizzare un progetto e arredo di un ufficio casalingo, riguardano:
Le classiche scrivanie singole non sono sempre la scelta giusta per un coworking casalingo, a meno che lo spazio esiguo o le metrature particolari esigano tale soluzione. Progettare, arredare e organizzare un coworking domestico predilige opzioni dove si utilizzi un ampio tavolo per due o più persone e che permetta di lavorare a stretto contatto, dove ciascuno pur occupando la propria postazione, abbia la possibilità di dialogare e confrontarsi in modo diretto con chi gli sta accanto.
Questa alternativa alla più tradizionale e sponsorizzata office desk, viene appoggiata anche quando il coworking casalingo ospita persone che gestiscono lavori e clienti differenti. Molto spesso si ha la necessità di collaborare a stretto contatto, per portare a termine dei progetti che coinvolgono realtà differenti, ma che hanno delle parti in comune e che non possono prescindere le une dalle altre.
Tavoli datati in legno, piani semplici e contemporanei, linee essenziali o forme più particolari, riescono a caratterizzare trend differenti che caratterizzano progetti d’arredo multi-stile e in base a ciò che i committenti stessi desiderano per il proprio coworking in casa.
Un qualsiasi ufficio, tradizionale o casalingo, prevede l’utilizzo di scaffale e pareti attrezzate, per contenere materiale di cancelleria, documenti o dossier utili, per svolgere il lavoro quotidiano. Pensare di inserire complementi adeguati in un coworking in casa, è indispensabile affinché chiunque lo utilizzi abbia il suo spazio dedicato per riporre i propri oggetti personali o viceversa per condividere aree comuni con elementi fruibili da tutti.
Mobili capienti sono ben accetti e soluzioni ibride si parti con ante e pensili a giorno, riescono ad arredare in modo completo e non troppo opprimente un home office da utilizzare in comunione con più persone.
Un ulteriore elemento fondamentale da pensare, quando ci si interroga su come organizzare un coworking domestico, riguarda la creazione di un’area relax multifunzionale. Solitamente all’interno di un ufficio è presente una zona comune dedicata a questo scopo, dove ci si può intrattenere con colleghi e clienti, conversando in maniera colloquiale e rilassata.
Prevedere di inserirla in un progetto e arredo casalingo è ancor più importante dal momento che all’interno di un unico ambiente è possibile che due o più persone lavorino contemporaneamente. A chi è sufficiente utilizzare un tablet o PC sarà congeniale svolgere i propri compiti anche su un divanetto o su una poltrona in un’area relax conviviale e accogliente.
Un coworking in casa, presuppone anche un abbigliamento informale e atteggiamenti familiari tra persone che vivono insieme e si conoscono bene.
Questo atteggiamento amplifica un’atmosfera distesa e piacevole da arredare con sedute comode e di stile e nulla di aggiuntivo che in questo caso sarebbe davvero superfluo!
Per coloro che lavorano da casa, ma che inevitabilmente hanno contatti con colleghi esterni e periodicamente necessitano di confrontarsi sull’andamento dei planning aziendali in presenza e non solo tramite call conference, è davvero utile pensare di inserire all’interno di un coworking domestico, una zona riunione funzionale e di design.
Uno spazio a sé stante, quando la metratura lo consente o un’area di lavoro multi funzionale e adattabile all’occorrenza, deve accogliere una squadra al completo per temporanei o pianificati meeting.
Progetto e arredo non richiedono soluzioni eccessivamente impegnate.
Gli oggetti più consoni per caratterizzare una zona riunione d’eccezione, sono:
Quando si progetta e arreda un coworking domestico non si deve dimenticare uno spazio, seppur piccolo, da dedicare al rituale del break mattutino o pomeridiano, che coinvolge i componenti del team di lavoro.
Inserire un coffee point è essenziale all’interno di un ufficio in casa, perché se è vero che sarebbe sufficiente recarsi in cucina per una pausa caffè, è altrettanto importante stabilire dei limiti fissi tra ciò che riguarda l’aspetto pubblico del lavoro e ciò che concerne l’idea privata di casa.
Benché le mura che racchiudono le due aree siano le medesime, è bene riuscire a separare i due concetti e organizzare un coworking in casa in modo che sia del tutto indipendente.
Un coffee point non necessita di molto spazio. Il consiglio è quello di non inserire complementi inutili e di optare per arredare in maniera semplice, ma di tendenza con un bancone attrezzato, con macchinetta e mini frigobar integrato, corredato di ripiani per contenere qualche stoviglia, degli snack e tutto il necessario per godersi un piccolo intervallo e ricaricare le energie.