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Camera per teenager: originali soluzioni al maschile
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L’arredamento della camera di un adolescente è molto importante per dargli sostegno e per il suo benessere. L’adolescenza è infatti una fase della crescita particolarmente delicata e molti teenager considerano la propria stanza un rifugio dal mondo esterno e da tutti i piccoli e grandi problemi di chi vive questa età. Donargli il giusto confort è essenziale, soprattutto in questa età di sviluppo, quindi è preferibile optare per un arredamento di qualità, soprattutto per quanto riguarda letti, scrivanie e sedute. Per la decorazione della stanza invece ci si può sbizzarrire anche con idee DIY in modo da avere il massimo della personalizzazione pur contenendo i costi. Ogni giovane ragazzo ha sicuramente le proprie passioni ed i propri interessi, il cui riflesso si vedrà anche nell’arredamento della propria stanza. Questi costituiscono degli spunti da cui partire non solo per gli elementi decorativi della cameretta, ma anche per i colori ed i materiali che la costituiscono. Creare un microcosmo anche rispecchi la personalità del ragazzo che abiterà la stanza lo farà sentire a proprio agio e felice di accogliere i propri amici per dei pomeriggi pieni di spensieratezza. Le soluzioni d’arredo per una camera al maschile dedicata agli adolescenti sono dunque molte e variegate, vediamone insieme qualcuna. Camera per teenager eclettica e di stile Per realizzare un arredamento per ragazzi eclettico e pieno di stile inizia dando alle pareti dalle colorazioni forti, saranno la base perfetta per un ambiente dal carattere deciso. Una parete nera o grigia scura è adatta a creare un’atmosfera che sia accogliente e grintosa al punto giusto, ispirata allo stile urban. Queste tinte cupe andranno poi contrastate con dei colori sgargianti come il giallo per ottenere una stanza veramente originale. Per quanto riguarda arredi e complementi ricorrere a prodotti dal design accattivante renderà la stanza ancora più speciale e perfetta per un ragazzo in età adolescenziale. Perfetti per questo mood gli armadietti in metallo in stile vintage, così come le lampade dal disegno rétro. Un’altra soluzione dal carattere deciso è l'arredamento in bianco e nero. Questa coppia di colori determina infatti un abbinamento che funziona sempre ed è ideale per la stanza di un ragazzo. Dipingendo una parete con la vernice nera effetto lavagna si otterrà una grande superficie che l’adolescente potrà usare per caratterizzare la propria stanza con disegni e scritte, rendendola così unica. Un arredamento flessibile e moderno apporterà una buona dose di stile rendendo la stanza perfetta. Anche in un ambiente dominato dal bianco e nero qualche tocco di colore e concesso se non si vuole eccedere nel minimalismo. Camera per teenager in bianco e azzurro Se il rosa è il colore per eccellenza da utilizzare per la camera delle femminucce, gli stereotipi vogliono che l’azzurro sia il colore dedicato a quelle dei maschietti. In effetti una stanza dominata da questa colorazione fa immediatamente pensare al rifugio di un ragazzo. Questo abbinamento cromatico si presta bene alla camera di un adolescente. L’azzurro insieme al bianco determina un buon connubio, rendendo l'ambiente fresco e rasserenante. Se le pareti sono bianche, per ottenere questo effetto punta sugli accessori, i tessuti ed elementi decorativi come poster e cornici. Per evitare di ottenere un ambiente troppo freddo si può contrastare con qualche elemento in legno, che con le sue note calde smorzerà questo sgradevole effetto. L’azzurro accostato al bianco potrebbe sembrare una scelta banale e scontata, ma tutto dipende da come viene utilizzato. Un effetto originale per la camera di un adolescente si ottiene mescolando il bianco e l’azzurro ad altri colori. Ad esempio, creando una base neutra con una tonalità di grigio intermedio applicato a parete, queste due tonalità risalteranno maggiormente e le sfumature di colore appariranno più piene. Infine, per dare un po’ di contrasto che rende il tutto più vivace si potranno aggiungere piccoli tocchi di colore. Camera per teenager minimal e lineare Realizzare un arredamento minimalista adatto ad un ragazzo adolescente significa evitare tutto ciò che riempie visivamente lo spazio, limitando elementi decorativi e colori. Rispetto ad altri stili potrebbe sembrare più semplice da mettere in pratica ma richiede invece uno sforzo maggiore per ottenere il giusto equilibrio. Il rischio è quello di ottenere un ambiente spoglio ed inospitale, perciò pur mantenendo uno stile minimalista si potranno comunque utilizzare dei colori. I mobili invece saranno ridotti all’essenziale e saranno caratterizzati da un design molto semplice e lineare, ma non per questo meno sofisticato. Ogni cosa sarà dosata in modo da non risultare eccessiva, mantenendo una composizione rigorosa.  Camera per teenager tradizionale e organizzata Nonostante sia dedicata a ragazzi molto giovani, una stanza dall’aspetto tradizionale è sempre un’ottima soluzione. L'arredamento tipico da cameretta è realizzato con mobili in legno e può presentare dei tocchi di colore con finiture laccate. Queste soluzioni d’arredo per adolescenti che è possibile acquistare presso rivenditori specializzati sono complete di tutti gli elementi indispensabili, così che ogni cosa abbia il suo posto, e tutti i mobili della stanza saranno coordinati tra di loro. In alternativa, possono essere realizzate su misura permettendo un maggiore livello di personalizzazione. Immancabile un solido e capiente armadio per contenere ordinatamente tutti gli indumenti, così come un comodo letto ed un comodino. Affinché la stanza di un adolescente possa essere perfettamente organizzata, l'arredamento dovrà essere completato da qualche scaffale oppure da una libreria così da poter riporre e mantenere in ordine libri ed oggetti.  Qualche mobiletto su ruote sarà utile per poter cambiare in modo semplice e rapido la configurazione della stanza per adattarla alle diverse attività. Indispensabile, infine, una postazione per lo studio realizzata con una comoda scrivania ed una sedia da ufficio. Mantenendo uno stile sobrio e tradizionale la stanza andrà bene ad ogni età, anche quando l’adolescente sarà ormai diventato grande. Per modificarla basterà cambiare elementi come i complementi tessili e gli oggetti decorativi. Camera per teenager colorata e frizzante Un’altra soluzione per arredare la camera di un adolescente è costruire un ambiente vivace, allegro e coinvolgente per un ragazzo di questa età. Il colore ha un ruolo fondamentale per ottenere un risultato di questo genere. Sono quindi da utilizzare tonalità vivaci e brillanti che rendono l’atmosfera frizzante. Interessante l’effetto che si ottiene utilizzando colori complementari come il blu e l’arancio. Realizzare qualche dettaglio particolare ed utilizzando materiali dal carattere grintoso apporterà ulteriore brio alla stanza. Ad esempio, creare un’originale testiera per il letto con pannelli OSB, caratterizzati dalle fibre di legno a vista, produrrà un effetto giovanile e moderno.
Parete lavagna: come e dove usarla in casa
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  Un modo pratico, originale e di stile per realizzare idee particolari nella propria abitazione, riguarda l’utilizzo di una speciale pittura per realizzare una parete o un pannello nella rifinitura lavagna. Una tendenza che ha trovato molti consensi per la versatilità del suo impiego e perché può dare adito ad una serie di infinite soluzioni decorative a qualsiasi ambiente di casa in cui viene applicata. Nessuno avrebbe mai pensato che un elemento così prettamente scolastico avrebbe preso piede per la realizzazione di progetti alla moda, molto cool e trendy. Parete lavagna: ma come e dove usarla in casa? Sul dove non vi sono davvero limiti alla fantasia. Qualsiasi porzione muraria può essere arricchita da questo effetto, sia che si tratti di interi porzioni murarie o che interessi piccole superficie, ad esempio colonne, che diventano dei veri e propri complementi d’arredo statici e al contempo flessibili per le innumerevoli possibilità di combinare colori, disegni e decori. Per concretizzare il lavoro è sufficiente procedere come se si dovesse tinteggiare un qualsiasi muro di casa ovvero seguire le classiche fasi per stendere una normale pittura: stuccare eventuali fori o crepe presenti; carteggiare la superficie per renderla liscia e pronta all’uso; pulire con un panno umido per eliminare tutti i residui di polvere o eventuale grasso (se si tratta di pareti della cucina); limitare con nastro carta la porzione oggetto di interesse, se non si intende utilizzarla interamente; applicare una vernice universale, con funzione di base; stendere una prima mano di pittura lavagna con rullo e pennello sui bordi e lasciare asciugare per 5-6 ore prima di effettuare una seconda passata che dovrà riposare per almeno 48 ore. Ora siete davvero pronti per dar libero sfogo alle vostre produzioni creative, da rinnovare quotidianamente o da lasciare appese come quadri permanenti. Parete lavagna in cucina: utile e versatile Un aspetto frizzante e divertente per una parete lavagna in cucina ma che diventa soprattutto utile e versatile per annotare messaggi, shopping list o semplicemente disegni e nomi di erbe officinali e aromatiche tipiche di questo spazio particolare nella zona giorno di casa. Chi non amerebbe appuntare la lista della spesa su un post-it formato gigante o segnare ingredienti e spiegazione della ricetta preferita da tenere sempre a portata di occhio? Un escamotage perfetto che con un semplice colpo di spugna, lascia spazio per nuovi appunti e promemoria. La parete lavagna, può essere anche realizzata su piastrelle esistenti del paraschizzi, con l’accortezza di stendere un prodotto livellante, per eliminare i giunti e le fughe, e rendere la superficie liscia e ben levigata. Fatto questo il procedimento per l’applicazione della pittura lavagna e la medesima che si deve seguire per la tinteggiatura su un muro. Parete lavagna in soggiorno, decorativa per veloci cambi di look Sicuramente di grande effetto, eclettica e decorativa per veloci cambi di look in una zona soggiorno caratterizzata da stili diversi, che a seconda dell’utilizzo che questa parete lavagna assume, la rendono colorata e allegra, delicata e sobria, trendy e minimalista. Soggetti floreali, geometrici o disegni casuali, possono davvero creare delle soluzioni estetiche avvincenti per donare un aspetto sempre nuovo alla vostra zona giorno. Per evitare di esagerare, è consigliato l’impiego di questa tecnica su una sola parete, magari quella che ospita il divano, un mobile o il camino, per poter esaltare un unico punto focale che diventa il fulcro dell’ambiente stesso e da cui partirà l’idea di tutto l’arredo circostante. Parete lavagna in camera da letto: divertente e ornamentale Nessuno, fino a qualche tempo fa, avrebbe mai immaginato di poter disegnare testiere ornamentali o cornici per quadri e specchi sulle pareti della propria camera da letto. Una parete lavagna che diventa un vero e proprio stratagemma per realizzare qualcosa di nuovo e contemporaneamente efficace per chi ama adornare e completare il look di un arredo d’interni, ma senza avere il vincolo di avere oggetti tridimensionali, magari ingombranti e disagevoli in spazi contenuti e ristretti. Distintivo l’utilizzo di una parete lavagna in camera da letto associato a un tema specifico, che viene richiamato in altri elementi presenti nello stesso spazio. La tematica del viaggio è sicuramente sensazionale se valigie di recupero sostituiscono tavolini e testiere da letto diventano un crocevia disegnato con il gessetto, che richiama i sogni di uno o più itinerari che si vogliono programmare o che sono il bellissimo ricordo di escursioni già compiute.   Parete lavagna in cameretta per il gioco e lo studio La parete lavagna in cameretta, per il gioco e lo studio, assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo artistico e cognitivo dei bambini che possono divertirsi sia in autonomia che con l’aiuto di mamma e papà. I più piccini possono davvero svagarsi e intrattenersi a disegnare qualsiasi cosa la fantasia gli suggerisca e dilettarsi a colorare, cancellare e ricominciare da capo con lo scopo di produrre opere sempre diverse. Per i più grandi, magari in età scolare, una parete lavagna diventa un foglio per schizzare geometrie, risolvere problemi o imparare a destreggiarsi con le lettere nei vari formati dell’alfabeto. Da associare a questa vernice, esiste una finitura trasparente con funzione di calamita, da applicare prima dello strato lavagna, in modo da poter eventualmente attaccare contenitori porta gessetti o elementi utili per l’apprendimento. Funzionale parete lavagna nella zona lavoro Come in aula scolastica, anche nella zona lavoro di casa, una parete lavagna diventa più che mai funzionale e con lo scopo di pianificare, programmare e organizzare le impegnative giornate lavorative sempre ricche di idee da realizzare, appuntamenti da concordare e scadenze da rispettare. Creare un gigantesco calendario settimanale con l’espediente di una parete lavagna, può davvero tornare utile per coordinare le varie e infinite attività che compongono un tipico giorno feriale. Maggiormente comodo se lo studio è condiviso da più membri della famiglia e si vogliono tenere aggiornati gli impegni e gli incarichi di ciascuno, in modo da poter regolare e incastrare i compiti di tutti nei vari orari della giornata.
Finestre ad arco: infissi non convenzionali
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Nella maggior parte dei progetti realizzati nell’edilizia contemporanea, è consueto trovare i classici infissi dalla tipica forma rettangolare; serramenti che trovano largo impiego nelle odierne costruzioni per l’immediatezza della costruzione, della posa e della manutenzione. Vi sono però particolari richieste o soluzioni dettate dall’ estro di architetti e ingegneri che fanno propendere la scelta verso tipologie di finestre ad arco non convenzionali in costruzioni all’avanguardia ma che molte volte si trovano anche in case antiche e di gran pregio e che nel caso specifico vogliono essere mantenute e restaurate, per i connotati peculiari e particolari che riescono a fornire alla facciata principale di una abitazione. Esistono svariati modelli e forme di arco da valutare a seconda dello stile e del look che si vuole imprimere al fabbricato. Stessa cosa riguarda la grandezza e i materiali da impiegare, dove per ogni situazione specifica andranno vanno vagliati e decisi con attenzione, sotto l’occhio esperto e i consigli preziosi di validi professionisti del settore. Finestre ad arco a tutto sesto Le finestre ad arco a tutto sesto, sono forse quelle a cui tutti pensano quando la mente rimanda ad un serramento inusuale con forma curvilinea e riguarda una sezione semicircolare unica e completa di 180º posta nella parte alta del serramento. Gli infissi con questa tipologia di forma arcuata sono solitamente di dimensioni importanti, ma non è una regola, questo per dare la giusta importanza alla geometria caratteristica che assume l’infisso stesso, nonché la facciata esterna e l’ambiente interno in cui vengono inseriti. La superficie trasparente non è mai unica e il più delle volte viene suddivisa orizzontalmente alla base dell’arco, che può rimane fissa o eventualmente essere associata a un vasistas; e verticalmente nella zona sottostante, per permettere la comoda apertura del vetro per arieggiare e ventilare le varie stanze di casa. I materiali per la realizzazione di finestre ad arco a tutto sesto sono i medesimi di quelli impiegati per le normali e comuni finestre: ovvero legno, pvc e alluminio a taglio termico con colorazioni che spaziano dal bianco, al grigio, al nero o lasciate al naturale secondo l’essenza del legname utilizzato. Finestre ad arco circolare ribassato In molti edifici cittadini, come palazzi signorili e d’epoca, è consueto trovare un modello di serramento molto utilizzato nei tempi passati e che ricadono nella tipologia delle finestre ad arco circolare o ribassato dove il perimetro curvilineo mantiene la larghezza dell’infisso mentre la sua altezza è per così dire schiacciata verso il basso. Tra i vari tipi di arco è quello maggiormente versatile e che si presta ad una serie di modifiche e attuazioni in ambito di apertura delle ante secondo svariate modalità. Vediamo le più utilizzate nel dettaglio: telaio saldato con fermavetro fisso e finito; telaio saldato con traversa montata verticalmente con ante mobili (a battente e/o vasistas); telaio saldato con traversa montata verticalmente con un’anta fissa e una mobile: telaio saldato con traversa montata orizzontalmente alla base dell’arco con anta alta e a ribalta; telaio saldato con traverse incrociate, montante verticalmente e orizzontalmente nella mezzeria della finestra. Oltre a queste vi sono poi tutte le varianti che prevedono il montaggio di telaio e ante saldate in molte soluzioni che verranno suggerite da professionisti del settore in base ai progetti e alle richieste del padrone di casa, oltre ai colori e ai materiali (legno, pvc e alluminio), caratteristici per ciascun modello e proposta. Finestre ad arco parabolico Pochi pensano di utilizzare delle finestre ad arco parabolico nella propria abitazione poiché in effetti la geometria che seguono è davvero particolare e distintiva e non tutti sono pronti a osservarla quotidianamente nelle proprie case. Tuttavia l’impatto estetico che ne scaturisce è davvero imponente e offre molteplici vantaggi a livello di trasmissione di luce naturale nei vari ambienti grazie alla loro collocazione che da terra arriva sino alla quasi sommità del soffitto, occupando gran parte della parete oggetto di intervento. Il look che ne consegue è sicuramente attuale e contemporaneo ma anche in ristrutturazioni ponderate e accattivanti di case classiche, trovano la loro perfetta collocazione in porzioni di abitazione, che con inserti moderni, vengono maggiormente valorizzate e rese al contempo tecnologicamente più avanzate. Solitamente i vetri sono fissi, date le dimensioni e i costi per i tagli su richiesta, mentre per i materiali pvc e legno sono i più consigliati, rispetto all’alluminio, per una resa finale migliore. Finestre ad arco a sesto acuto Le finestre ad arco a sesto acuto siamo soliti trovarle in chiese o in edifici monumentali medievali dove sono riconoscibili le tipiche forme curve con sommità appuntita. E’ pertanto più semplice che serramenti di questo tipo vadano a sostituire quelli deteriorati in abitazioni cittadine o di campagna che già sono in possesso di questo modello di infisso, anche se alcuni progetti innovativi prevedono l’utilizzo di finestre ad arco a sesto acuto con lo scopo di movimentare facciate che sarebbero troppo lineari e monotone. La caratteristica principale riguarda la dimensione di queste aperture che sono contenute e abitualmente inserite a coppie. La superficie vetrata è quasi sempre suddivisa in due aree dove quella sottostante, rettangolare, è mobile e con meccanismo semplice che permette l’apertura a battente verso l’esterno. I modelli di recente costruzione prediligono come materiale il pvc perché disponibile in molti colori e rifiniture e privo di qualsiasi tipo di manutenzione data la mancanza di oscuranti protettivi che esteticamente non si accompagnano davvero a un serramento di questa fattura. Finestre ad arco: a ferro di cavallo Usuali e tipiche delle zone orientali, queste finestre ad arco, detto a ferro di cavallo, prevedono che i semiarchi si prolunghino verso il basso sotto il piano dei due centri per dare origine a questa forma inconsueta ma decisamente peculiare a dal gusto esotico spiccato. La grandezza è variabile ed è possibile trovare un unico grande e ampio infisso posto nella parte centrale di una facciata o due più piccoli divisi da una minima porzione di muratura. Quasi sempre sono circondati da una cornice decorativa che enfatizza maggiormente la linea curva della zona alta e fissa del serramento. Il legno è particolarmente apprezzato ma è fattibile impiegare anche pvc o acciaio dove le ante mantengono la classica apertura a battente verso l’interno.
Lavabo per il bagno: quale materiale scegliere
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Come per il piatto doccia, la vasca o gli altri sanitari presenti in un ambiente indispensabile della casa, come il bagno, anche il lavabo richiede attenzioni durante le sue fasi di scelta. Infatti ponderare le tipologie di materiali a disposizione presenti sul mercato odierno, renderà più immediata la decisione e l’indirizzarsi verso lo stile, le qualità e le caratteristiche più opportune che ciascuno di noi cerca per la realizzazione di un arredo bagno ad hoc. Di seguito, vi proponiamo 6 tra i più utilizzati prodotti che per fattezze, silhouette, grandezze e caratteri propri, potranno fornire dei consigli validi sul materiale verso cui far propendere l’idea per scegliere il vostro lavabo in bagno.   Lavabo in pietra: solido e minimale Un lavabo in pietra, da utilizzare all’interno della stanza da bagno, è sicuramente una soluzione di stile che si sposa perfettamente con in ogni tipologia di ambiente, poiché caratterizzato da un impatto solido e minimale che può essere associato con successo a qualsiasi classificazione dal punto di vista estetico. Disponibili in svariate misure e forme, sono davvero pezzi originali per l’unicità del materiale impiegato e per il fatto di non poter essere realizzati in serie, data la versatilità della composizione mineraria di ciascun pezzo grezzo, che verrà successivamente lavorato e levigato per essere introdotto in commercio. Meravigliose le geometrie pulite e lineari nei prodotti più contemporanei. Un lavabo in pietra racchiude in sé un’eleganza innata pur essendo un mix esemplare di tendenze originali ed eclettiche con una durata nel tempo pressoché illimitata. La manutenzione è davvero semplice e non richiede operazioni straordinarie. Sarà sufficiente detergere con prodotti poco abrasivi e panni morbidi. L’unica accortezza riguarda l’asciugatura. Per evitare depositi di umidità e calcare, che potrebbero intaccare la porosità della pietra e formare fastidiose macchie bianche, sarebbe bene eliminare i residui di acqua all’interno del lavabo e mantenerlo costantemente asciutto dopo averlo utilizzato. Lavabo in ceramica: classicità e tradizione Nulla di più classico e tradizionale dell’impiego di un lavabo in ceramica in un progetto o in una ristrutturazione di un bagno. Colore bianco, profili ricercati ma accessibili, ottima qualità e costi contenuti. Tutte caratteristiche fondamentali, che aggiunte alle peculiarità di questo materiale, lo rendono un prodotto intramontabile nella categoria dei sanitari all’interno di un ambiente di servizio, rendendolo estremamente chic e di tendenza. Un lavabo in ceramica è un prodotto resistente alle abrasioni, alla differenza di temperatura e alla luce naturale. E’ semplicissimo da mantenere pulito e in poche mosse è possibile igienizzarlo senza particolari sforzi o fatiche. Nei modelli più contemporanei, da appoggio, sospesi o freestanding riesce a calibrare al meglio il fattore estetico e dal design accurato alla funzionalità e praticità di un materiale davvero senza tempo. Lavabo in marmo: glamour e signorilità Come in ogni suo impiego, anche in un oggetto di utilizzo quotidiano come un lavabo da bagno, il marmo riesce a rendere un ambiente glamour e connotato di una signorilità oltremodo innata. Una stanza efficiente e comoda, si trasforma in una piccola spa dotata dell’eleganza che questo materiale possiede, con le sue particolari venature, colorazioni e forme che può assumere, dalle più lineari a quelle morbide e curvilinee. Un lavabo in marmo diventa il protagonista di un bagno e lo caratterizza essendo un oggetto artigianale e proposto in versioni che non potranno mai essere uguali le une alle altre. Poche accortezze riguardano l’impiego di prodotti per la pulizia neutri, per non alterare il ph della superficie e panni o spugne delicate. Inoltre una cura continua manterrà invariata la lucentezza del marmo stesso senza doversi preoccupare di dover applicare ulteriori soluzioni liquide o in crema. Lavabo in acciaio: inconsueto e particolare Per coloro che amano l’originalità e gli oggetti dal sapore ricercato ed eccentrico, un lavabo in acciaio, inconsueto e particolare nel proprio bagno di casa, è proprio ciò che fa al caso loro. Pochi sceglierebbero questo materiale in un progetto di interni, ma possiamo assicurare che associato allo stile opportuno e arricchito da accessori ad hoc e ben studiati, può dare adito a soluzioni di interior design davvero straordinarie e spettacolari. Naturalmente si fa riferimento all’impiego di acciaio inossidabile, sempre lustro e splendente, la cui prerogativa del suo utilizzo, riguardava sino a qualche tempo fa, solamente l’ambiente della cucina. Tuttavia, proprio per le sue ottime qualità, come la facilità di mantenerlo in ottimo stato e la resistenza agli urti, graffi e segni del tempo, lo hanno reso un prodotto di nicchia leggermente più costoso, ma che si sta facendo strada nel settore dell’arredo bagno. Lavabo in legno: inusuale ma d’effetto Come per altri materiali anche il legno può sembrare una scelta azzardata e inconsueta per la scelta di un lavabo da inserire all’interno di un bagno. In verità, tale soluzione progettuale, può rivelarsi inusuale ma d’effetto per un arredo bagno che mira a donare un look naturale ma dal taglio contemporaneo e ricercato a tutto l’ambiente circostante. Con opportuni trattamenti e verniciature, anche un prodotto in legno può tranquillamente essere utilizzato dove l’acqua e l’umidità proliferano. Resine naturali e idrorepellenti sono le soluzioni che vanno per la maggiore per rendere il più performante possibile un lavabo in legno che dovrà essere trattato con panni non abrasivi per non intaccare lo strato di finitura impermeabile. Esistono molteplici essenze che possono essere valutate per la realizzazione d i questi prodotti, ad esempio il teak o il palissandro, così come le geometrie più o meno regolari e le dimensioni che variano dalla produzione di piccoli lavandini da appoggio sino a grandi metrature di lavabi doppi ad incasso in complementi d’arredo incomparabili ed esclusivi. Lavabo in vetro: di stile e design La trasparenza e l’effetto della luce che si riflette in vari modi attraversando la sua superficie rendono un lavabo in vetro una scelta di stile e design che contraddistingue un bagno trendy e alla moda. La versatilità delle forme, delle misure e dei colori (a seconda delle varie pigmentazioni che possono essere eventualmente aggiunte all’ impasto) lo rendono una scelta ottima per chi necessita di personalizzazioni e vuole connotare un elemento comune di un aspetto elaborato e pregiato. Nelle versioni da appoggio, integrate o sospese trova grande attrattiva per quel che riguarda l’aspetto estetico, oltre al fatto di essere un materiale pratico da pulire. Mantenerlo sempre asciutto ed evitare il deposito di acqua e goccioline, lo renderà sempre bello alla vista ed evitare formazione di calcare ed eventuali incrostazioni. Unica pecca, la fragilità e la tendenza a scheggiarsi se non utilizzato con cura, in modo specifico sulla parte relativa al bordo; nulla che un minimo di accortezza possa risolvere senza problematiche particolari.
Lavanderia: come realizzare uno spazio funzionale
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Realizzare una lavanderia con spazio dedicato all’interno del bagno o progettare una stanza completamente adibita a questa funzione è un po' il sogno di ciascuna padrona di casa. Non ha importanza avere una grande metratura, si possono pensare zone per laundrette casalinghe anche limitate ma davvero efficienti e pratiche, dove ciascun elemento viene inserito per un preciso scopo e utile per agevolare un gran numero di mansioni a volte faticose e noiose. Inoltre, soluzioni tecnologiche ed innovative di design, faranno diventare un luogo semplice e dedicato al lavoro, una zona ricercata ed esteticamente accattivante dove il connubio tra operosità e bellezza raggiungerà il livello massimo. Soluzioni su misura, arredi coordinati e mobili accostati apparentemente per caso, saranno il vostro punto di partenza per equipaggiare al meglio una lavanderia fornita nei minimi dettagli e di tendenza. Sfrutta mobili in altezza per recuperare spazio Quando i metri a disposizione sono esigui ma le altezze lo consentono, è assolutamente fattibile sfruttare mobili sino al soffitto per ottimizzare ciascun centimetro accessibile, dove poter riporre detersivi, mollette e qualsiasi tipologia di accessorio indispensabile in una lavanderia di casa. In molte situazioni questi scompartimenti vengono impiegati per i cambi di biancheria e vestiti, riposti nelle parti alte e da riutilizzare con l’arrivo delle stagioni consone. Queste piccole pareti attrezzate, possono essere progettate secondo varie modalità a seconda dei moduli prescelti e degli elettrodomestici che si vogliono inserire. Servirsi di lavatrici e asciugatrici disposte l’una sull’altra può aiutare a recuperare spazio e consente di poter aggiungere cassetti, antine e appendiabiti capaci e versatili e dove tutto risulta maggiormente ordinato e organizzato. In altri casi, per chi ama invece soluzioni a giorno, è assolutamente possibile inserire delle colonne chiuse e scaffalature differenti per ogni tipo di oggetto. Considera l’utilizzo di un lavatoio Un elemento che fa davvero la differenza e che caratterizza una lavanderia in casa, è il tradizionale lavatoio, piccolo o grande che sia e che offre la possibilità di non dover più attrezzarsi con contenitori vari o vasche da bagno per smacchiare, strofinare, candeggiare, sciacquare o detergere indumenti, coperte e quant’altro. E’ un elemento che le nostre nonne quotidianamente adoperavano e che oggi è ritornato in auge perché molto efficiente e valido per le innumerevoli operazioni che devono essere compiute nelle fasi di igienizzazione dei tessuti. Esistono molte soluzioni che spaziano dalle forme classiche di lavabi in ceramica bianca, accolti a sporgenza in mobili capienti e con piano di lavoro attiguo. Oppure moderni e di recente design, che in una lavanderia contemporanea divengono in realtà veri e propri lavandini incassati in arredi lineari con sportelli e scaffali a vista, comodi e capienti. Usa asciugatrice e lavatrice o unico elettrodomestico combinato L’elettrodomestico indispensabile all’interno di una lavanderia è naturalmente la lavatrice che viene immediatamente seguita dall’ inserimento di una asciugatrice, ottima alleata per minimizzare le tempistiche di panni stesi ovunque e umidità poco desiderata in casa. Oltre a questi principali, troviamo spesso assi e ferri da stiro se lo spazio è sufficiente per contenere ogni elemento sempre attivo e pronto all’uso, così come altri oggetti più contenuti, stendi biancheria con sali scendi o con supporti elettrici ventilati e ionizzati per agevolare tutte le operazioni relative al fare il bucato. Questi ultimi trovano collocazione in esigue e minime porzioni di una stanza adibita a lavanderia o in qualsiasi ripostiglio della casa. Ma come comportarsi con asciugatrice e lavatrice o con un unico elettrodomestico combinato? In mancanza di spazio la soluzione combinata è la risposta ad ogni problema. Nell’inserire una lavasciuga nella lavanderia di casa, bisogna tuttavia soffermarsi su alcune valutazioni come la classe energetica, l’utilizzo di una pompa di calore o a condensazione per il funzionamento, i programmi per lavaggi e asciugatura e la conformazione degli oblò e dei cestelli (singoli o doppi). Se invece la metratura non manca è fattibile gestire due unità separate disposte in modo allineato con carica dall’altro o dal basso o eventualmente in colonne, una sopra l’altra, ad altezze consone per gestire la carica esclusivamente per mezzo di oblò. Prevedi degli accessori per contenere Come in ogni lavanderia che si rispetti gli accessori per contenere non devono mancare. Cesti e porta biancheria sono fondamentali per dividere i panni e oggi giorno se ne trovano sul mercato di svariate forme, colori, dimensioni e prodotte in materiali differenti. Molti sono pensati con imbottiture interne sfoderabili e davvero pratiche per essere lavate o sostituite in caso di usura. Ne esistono alcuni modelli che risultano essere dei veri e propri oggetti di design e che diventano a pieno titolo dei complementi d’arredo che integrano in maniera chic, trendy e alla moda la lavanderia stessa. Altri contenitori sono poi utili e impiegati per ospitare detersivi, spugne, smacchiatori e spazzole. Quelli in rattan o in vimini sono molto apprezzati, così come quelli in legno naturale o bianco che richiamano uno stile neutro e scandinavo e che sanno donare carattere, in termini di delicatezza e accuratezza, ad un ambiente a volte sottovalutato e reso poco attraente per le funzioni a cui deve adempiere. Usa mensole per appoggiare Avere invece la possibilità di utilizzare porzioni di parete adatte e che riescano ad ospitare ulteriori ripiani d’appoggio per agevolare il comfort e l’organizzazione dei vari elementi presenti nella vostra lavanderia, è un eccellente modalità per sfruttare al meglio l’area circostante e caratterizzarla non solo in modo originale ma anche efficace e operativo. Grandi o piccole che siano, lineari o sfalsate, le mensole per appoggiare trovano una collocazione ideale e favorevole, su una porzione di muro che non sarebbe magari stata altrimenti considerata. Tono su tono o a contrasto sia nella colorazione che nel materiale, risultano un elemento aggiuntivo e unico particolarmente apprezzato perché anche facilmente removibile o sostituibile con altro oggetto. Diventano una soluzione risolutiva e indicata per ricavare ulteriore spazio e connotarlo in modo pittoresco ed espressivo.
Come organizzare la cabina armadio
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Possedere una cabina armadio, ricavata all’interno della camera da letto o totalmente indipendente, è un vero lusso nelle case contemporanee.  Un guardaroba impeccabile, soprattutto se molto fornito di capi di ogni genere, però è una sfida anche per i più ossessivi maniaci dell'ordine. Grazie ad una cabina armadio ben organizzata però tutto può diventare più semplice. Per riuscire in questa impresa bisogna attenersi ad alcune regole che renderanno qualsiasi cabina armadio davvero perfetta ed invidiabile. Questo comporta studiare un arredamento che consenta di sfruttare bene lo spazio a disposizione ma anche pensare a delle soluzioni che migliorano il comfort e la funzionalità di questo ambiente. Avere una chiara visione dell'intero contenuto della cabina armadio aiuta molto nella propria routine mattutina al momento di doversi vestire o comunque tutte le volte che ci si cambia d’abito. In questo modo ci si potrà risparmiare la fatica necessaria per trovare quello di cui si ha bisogno, come sempre accade negli armadi caotici e si potranno dedicare maggiori energie alla selezione degli abiti da indossare.  Per realizzare la propria cabina armadio si possono studiare delle soluzioni personalizzate, soprattutto per quanto riguarda gli scomparti interni che devono essere pensati in funzione del contenuto che andranno ad accogliere. Considera di inserire uno spogliatoio Una cabina armadio ampia e spaziosa diviene l’ambiente ideale in cui vestirsi ed agghindarsi ogni giorno. Pensare di inserire uno spogliatoio è quindi un’ottima idea per renderla ancora più funzionale.  Immancabile una comoda seduta, elemento che influirà molto sullo stile della cabina armadio. Potrebbe essere una bella poltroncina, un grande pouf oppure una panca imbottita, a seconda del taglio che vuoi dare al tuo walk in closet.  È utile inoltre dotarsi di supporti per abiti ed accessori di diverso genere, così da tenere a portata di mano quello che si usa più spesso oppure per preparare in anticipo il necessario per il giorno successivo o per un’occasione speciale. Una stanza della casa in cui puoi passare del tempo a provare nuovi outfit è il sogno di chiunque sia appassionato di moda. Se è vero che in generale, questa stanza viene associata alle donne, anche gli appartenenti al genere maschile saranno ben felici di avere una cabina armadio tutta per sé. Lo stile sarà quindi più mascolino, attinente al gusto del suo utilizzatore. Quando ci si appresta a configurare uno spogliatoio non dimenticare accessori come svuotatasche, portacravatte o scatole in cui tenere orologi e gioielli. Per mantenere l’ordine potrebbe essere utile anche dotare la cabina armadio di un pratico servomuto, così da avere un supporto per gli abiti già indossati. Considera le altezze per ottimizzare lo spazio Se non si dispone di una superficie ampia da dedicare alla cabina armadio tutto lo spazio disponibile va ottimizzato, così da massimizzarne la capienza. Questo significa non sprecare neanche un centimetro, ogni spazio può infatti rivelarsi molto utile all’interno di una piccola cabina armadio.  Ad esempio, realizzare dei mobili a tutta altezza permetterà di utilizzare tutto lo spazio verticale. I ripiani più alti potranno essere utilizzati per riporre cose che si utilizzano di rado oppure per archiviare i cambi di stagione. Un’altra soluzione consiste nel ricorrere a soluzioni salvaspazio come i sistemi saliscendi da azionare attraverso sistemi motorizzati o manuali. Prevedi un’illuminazione studiata I colori dei singoli capi d'abbigliamento sono fondamentali per un look ben riuscito. Sbagliare gli abbinamenti di tonalità soltanto perché non si è predisposta una corretta illuminazione della cabina armadio sarebbe un errore imperdonabile! Per evitare questi inconvenienti, la temperatura delle luci utilizzate in una cabina armadio dovrebbe essere neutra. Sono quindi sconsigliate luci calde che tendono al giallo, o luci fredde tendenti all’azzurro in prossimità del guardaroba.  Ci sono diversi modi per portare l'illuminazione all’interno della cabina armadio. Una delle possibilità è costituita dalle luci integrate nella cabina armadio, nascoste tra i ripiani, perfette per vedere bene tutto il contenuto dei vari livelli. Anche in un secondo momento si possono acquistare luci da fissare con semplicità alla parete interna dell’armadio, da gestire con semplice pressione o tramite telecomando. Il meglio per ottenere una luce ben distribuita sono le barre o strisce LED che consentono variazioni della luce, nel colore e nella sua intensità. Se la cabina armadio è delimitata da ante in vetro l’effetto di luce visto dall’esterno sarà inoltre molto suggestivo. In alternativa si possono installare in prossimità dei ripiani faretti o spot orientabili, così da poter indirizzare il fascio luminoso verso la cabina armadio. Per quanto riguarda invece l’ambiente generale è utile predisporre lampadari o applique a parete che daranno anche un tocco decorativo. Usa appendiabiti e mensole per organizzare Organizzare la cabina armadio prevede la presenza di supporti di diverso genere e struttura, così da poter organizzare gli indumenti appropriatamente. I capi piegati andranno riposti sulle mensole, per abiti, giacche e camicie invece sarà meglio prevedere appendiabiti che permetteranno di tenerli in ordine e pronti per essere sfoggiati. Organizzare ogni cosa in modo adeguato è indispensabile infatti anche per non danneggiare gli indumenti o stropicciarli. Lo stesso principio si applica a soluzioni per organizzare tutti gli accessori come gioielli, borse e sciarpe. Per facilitare questo compito risulta vantaggioso dotarsi di scatole e contenitori per custodire, proteggere ed organizzare gli oggetti più delicati e preziosi. Prevedi grandi specchi La possibilità di controllare il proprio aspetto è fondamentale in un ambiente dedicato alla cura dell'immagine personale come una cabina armadio. Non possono quindi assolutamente mancare degli specchi di grandi dimensioni. Inseriresuperfici riflettenti a tutta altezza è ideale per poter avere una visione di tutta la figura per intero, così da avere piena consapevolezza del proprio look. Investire in specchi di qualità permetterà di avere un’immagine riflessa realistica e priva di alterazioni. Gli specchi su misura da fissare a parete sono perfetti come soluzione, si possono personalizzare nelle dimensioni e risultano perfettamente integrati nell’ambiente.  Se la cabina armadio è dotata di ante si può invece sfruttare questo come supporto per ampie superfici specchianti. Specchi di grandi dimensioni inoltre danno una sensazione di maggiore ampiezza dello spazio e ne potenziano la luminosità. Grazie alla loro presenza un ambiente ristretto risulta un po’ più arioso e acquisisce maggiore respiro. Tuttavia uno specchio con poca illuminazione risulterebbe poco efficace. Per una resa ottimale è necessaria infatti un’illuminazione adeguata così da evitare effetti indesiderati dati da ombre o eccessivi riflessi delle sorgenti luminose.
Resina: realizzare un pavimento in modo semplice ed efficace
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Le grandi pavimentazioni di fabbricati industriali o di edifici pubblici adibiti a scopi sportivi, ludici e culturali, vengono nella maggior parte dei casi realizzate in resina dal momento che questo materiale è molto resistente, con una resa esemplare, semplice da mantenere igienizzato ma soprattutto facilmente personalizzabile. E’ proprio quest’ ultima caratteristica che ha indirizzato anche i privati a voler realizzare un pavimento di casa in modo semplice ed efficace e che potesse essere unico nel suo genere per colori e finiture; oltre alla ricercatezza estetica e legata ad un concetto attuale di grande design da inserire all’interno dei vari ambienti della propria abitazione. Per molti l’idea di avere una superficie continua, senza fughe, (a differenza delle classiche piastrelle o parquet), molto agevole nelle operazioni di pulizia e dallo stile neutro su cui qualunque scelta di tendenza d’arredo può essere abbinata, è stata la spinta che ha fatto propendere verso la scelta di questo prodotto innovativo, versatile e indubbiamente efficiente. Pavimento in resina: aspetti tecnici da considerare La resina è un materiale che si ricava da alberi e piante con ottime doti naturali idrorepellenti e decisamente impermeabili. Ecco perché è un prodotto molto apprezzato per la realizzazione di superfici come pavimentazioni di cucine e bagni nonché come rivestimento di pareti e piani di lavoro, dal momento che non teme l’assorbimento da parte di liquidi. Ma molti altri sono gli aspetti tecnici da considerare quando si decide di voler progettare un pavimento in resina nella propria dimora e negli spazi più disparati, e in particolare: la facilità di applicazione e di manutenzione; il contenuto spessore, di circa 3-5 mm, che non implica interventi per l’accomodamento di serramenti esistenti; la possibilità di poter essere applicata su altri pavimenti senza dover compiere azioni di demolizioni o sistemazioni particolari; la resistenza e durata nel tempo; l’intrinseca capacità di essere un repellente contro la formazione di muffe, funghi e batteri; la semplicità di pulizia; la capacità di offrire un risultato finale omogeneo, definito monolitico, per il compatto aspetto esteriore senza giunti che offre. Pavimento in resina: originali finiture Un pavimento in resina risulta essere efficace anche dal punto di vista estetico, poiché permette di dar libero sfogo alla creatività e fantasia, lasciando ampia scelta ai padroni di casa, di decidere come realizzare il proprio ambiente personalizzandolo con originali finiture. I colori proposti sono davvero molteplici e spaziano dalle palette più neutre e delicate, sino ad arrivare a toni decisamente più marcati e accesi, ai quali possono essere aggiunti glitter per soluzioni energiche e frizzanti in camerette di bambini e adolescenti. L’aspetto può essere poi lucido e brillante o velato e maggiormente opaco con svariate consistenze che vanno dal vellutato al ruvido a seconda del look che si vuole creare. E’ possibile incorporare inserti geometrici e artistici per produrre sorprendenti e particolari mood anche tramite effetti spatolati, lisci, tridimensionali, nuvolati, materici, monocromatici e tanti altri ancora tra cui scegliere. Pavimento in resina: manutenzione e pulizia Pur essendo un materiale molto pratico ed efficiente, la manutenzione e la pulizia di un pavimento in resina non vanno sottovalutate e attuare semplici ma indicati accorgimenti è indispensabile e necessario per mantenere perfetta la superficie di calpestio. La pulizia ordinaria prevede una classica passata di scopa, panno cattura polvere o aspirapolvere come verrebbe effettuata su qualsiasi altra pavimentazione, doverosa per eliminare elementi residui. E’ indicato detergere con acqua e soluzioni non acide, abrasive o che producano eccessiva schiuma utilizzando panni morbidi. Non è necessario asciugare ma benché la resina sia impermeabile e idrorepellente è comunque consigliato arieggiare l’ambiente di casa per contrastare umidità e ristagni di acqua sempre in agguato. E’ possibile poi stendere un sottile strato di cera per chi ama donare ulteriore luce e brillantezza al pavimento e che contemporaneamente contrasterà anche il successivo accumulo di sporco. Per eventuali problemi di macchie più ostinate o profondi graffi dovuti a urti improvvisi e sporadici, sarà sufficiente chiamare professionisti del settore che interverranno in modo puntuale e localizzato sul problema senza dover intervenire su tutta la porzione di pavimento. Come realizzare una posa corretta Per realizzare una posa corretta di un pavimento in resina, sarebbe preferibile lasciar spazio a professionisti del settore, che in ogni circostanza sapranno valutare caso per caso la miglior procedura da attuare. Le fasi che compongono tale operazione non sono in realtà molte ma vanno eseguite con maestria e attenzione e nel dettaglio riguardano: la verifica del fondo su cui verrà applicato lo strato di resina, se vi sono imperfezioni e irregolarità e se il supporto sia stabile e privo di umidità; la stesura di un primer fissativo che funga da base per il successivo strato; la scelta del colore della resina stessa (con l’inserimento di polimeri nell’impasto) e la successiva stesura tramite spatola o rullo; l’eventuale personalizzazione con decorazioni e disegni; l’applicazione dello strato protettivo. Costi per realizzare un pavimento in resina Per avere un’ idea abbastanza precisa dei costi per realizzare un pavimento in resina, è bene tenere a mente che alcuni fattori influenzano sicuramente il budget finale del lavoro e in particolare riguardano: la metratura interessata della superficie calpestabile all’interno dell’abitazione, la tipologia di resina impiegata per concretizzare la pavimentazione e la finitura scelta. Partendo dalla base, con relativo rinforzo, su cui andrà stesa la resina stessa, il costo per la preparazione varia tra i 20 - 40 euro al metro quadro. Per quel che riguarda invece il tipo di materiale abbiamo prezzi compresi tra i 65 - 90 euro al metro quadro per la resina spatolata e 80 - 130 euro al metro quadro per quella autolivellante. Se si vogliono poi effettuare decori particolari, con disegni o forme personalizzate, vanno aggiunti ulteriori 50 – 75 al metro quadro, per questi effetti ornamentali e speciali aggiuntivi. Come per ogni lavoro progettuale che si va ad affrontare, è sempre bene farsi redigere uno o più preventivi per poter valutare al meglio ciascuna opzione e possibilità, ed essere aiutato nelle varie scelte da tecnici preparati, che abbiamo esperienza e tutte le competenze necessarie per affrontare nel modo migliore l’attività da portare a termine, rispettando budget e termini prestabiliti.
Miscelatore per il bagno: tipologie di rubinetti
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Affrontare un progetto nuovo o di ristrutturazione di un bagno, implica un notevole sforzo da parte dei padroni di casa, nel dover prendere infinite decisioni importanti e su svariati fronti. Quale rivestimento scegliere, come disporre i componenti fondamentali da inserire: meglio i sanitari classici o quelli con forme avvenieristiche? Vasca o doccia? Uno o due lavabi? Ecco alcune tra le tante domande che ciascuno di noi si pone di fronte a una progettazione che riguarda sia l’arredo che le funzionalità di un ambiente davvero importante della casa. Ma chi veramente si sofferma su quale miscelatore scegliere per i rubinetti del bagno e sulle opzioni della rubinetteria da associare ai vari elementi presenti. Di solito viene privilegiata la tipologia esposta insieme al sanitario e se la forma più o meno piace è proprio lì che ricade la scelta. In pochi sono attenti nel voler approfondire le differenze tra una modalità e l’altra di erogazione di acqua calda e fredda. E’ naturale che un miscelatore monocomando va ormai per la maggiore e soddisfa tutta la clientela, ma capire ciò che contraddistingue ogni categoria e valutare al meglio le alternative proposte, è sicuramente il metodo ottimale per trovare la soddisfazione completa nell’ aver creato un bagno davvero su misura per le proprie necessità. Miscelatore a vite per un rubinetto tradizionale La tipologia più tradizionale che riguarda la somministrazione di acqua da parte di un rubinetto è quella del miscelatore con valvola a vite. Le due manopole, ovvero i comandi posti ai lati dell’erogatore, ruotate in maniera molto semplice, forniscono la fuoriuscita sia di acqua calda che fredda in modo indipendente aprendo appunto in modo più o meno ampio le due impugnature. La regolazione della temperatura non è perfetta, né sempre uguale ad ogni utilizzo, ma ancora in molti casi, questa soluzione classica, viene scelta come modello nella progettazione di splendidi bagni dove il gusto per le consuetudini e le usanze, a volte legate alle abitudini di un luogo, vogliono essere mantenute.  Miscelatore monocomando: un’unica leva direzionale I rubinetti che l’attuale mercato del settore bagno propone, sono certamente più moderni e innovativi rispetto ai modelli a vite maggiormente datati, anche se sono in realtà in commercio soltanto da una quarantina di anni e non hanno subito grandi varianti nel trascorrere del tempo. Rispetto al doppio comando sono più definiti e sistematici nel regolare la miscelazione della temperatura, garantendo la fuoriuscita di acqua più o meno tiepida a seconda del fabbisogno, grazie ad un’unica leva direzionale. Ciò che permette la facilità di funzionamento di un miscelatore monocomando è la cosiddetta cartuccia, che attiva o interrompe il flusso e la quantità di acqua desiderata. Questo elemento, è un corpo realizzato in plastica che contiene al suo interno due dischi, uno superiore e uno inferiore, in materiale ceramico. Non appena la leva monocomando viene aperta, si azionano i due dischi innescati dal movimento della cartuccia, sulla cui superficie sono presenti due fori laterali per l’ingresso di acqua fredda e calda ed uno posizionato nella zona al centro per l’uscita. Questo meccanismo innovativo è associato a un largo numero di rubinetti per il bagno che connotati da forme particolari e di design sono sicuramente la scelta più ovvia per un acquisto che contemporaneamente contempla massima efficienza e impeccabile estetica, sia posizionato sul lavabo che a parete.  Miscelatore termostatico: per una temperatura prefissata Impiegato maggiormente nella rubinetteria riservata all’impianto della doccia in un bagno, il miscelatore termostatico trova oggi largo impiego anche nella zona lavabo, dove il comfort e la praticità vogliono essere messe in ampio risalto. E’ una soluzione economica e funzionale e costituita da un elemento che, attraverso una valvola interna, mantiene con estrema semplicità la temperatura dell’acqua costante durante tutto il suo utilizzo. Inoltre, in caso di interruzione dell’erogazione di acqua fredda, dovuta all’apertura di altri rubinetti presenti all’interno di una casa, la valvola stessa si attiva in modo istantaneo per ovviare a tale imprevisto, consentendo una normale fuoriuscita alla temperatura desiderata. I modelli più comuni sono quelli dotati di manopola termo graduata dove manualmente vengono impostati i gradi a cui si desidera far sgorgare l’acqua. Prodotti alternativi e tecnologici, con costi meno contenuti e connotati da un design moderno e minimalista, sono quelli realizzati con display elettronico, in cui attraverso semplici mosse con modalità touch screen, è possibile regolare costantemente e in modo ancora più immediato la temperatura gradita. Miscelatore idroprogressivo: una sola manopola di design Una sola manopola di design è ciò che caratterizza un miscelatore idroprogressivo utilizzato per il lavabo del proprio bagno di casa. Il funzionamento di tale sistema è semplice e intuitivo. Il movimento rotatorio è unico e progressivo, appunto per permettere di aprire il getto dell’acqua e allo stesso tempo di regolarne il calore, con portata e temperature pre impostate, attraverso 5 posizioni: ·        chiuso; ·        aperto, con erogazione minima di acqua fredda; ·        aperto con erogazione massima di acqua fredda: ·        aperto con erogazione massima di acqua tiepida; ·        aperto con erogazione massima di acqua calda. Il contro di questa tipologia di miscelatori risulta quindi essere la limitata gestione personalizzata della quantità di acqua nonché della scala termica della sua regolazione. Il pro è che in termini di estetica e di concetto minimal riferito ad un design maggiormente attuale e contemporaneo è sicuramente uno tra i modelli più riusciti. Miscelatore automatico con l’utilizzo di un sensore Principalmente utilizzato in luoghi pubblici, dove l’afflusso di persone è intenso ed è necessario garantire la massima igiene in luogo dove chiunque può toccare e trasmettere o acquisire germi e batteri, trova oggi giorno un impiego interessante in molte abitazioni domestiche. Stiamo parlando del miscelatore automatico con l’utilizzo di un sensore; un’ottima alternativa per chi vuole rendere maggiormente salubre i continui lavaggi delle mani, e non solo, senza dover toccare in alcun modo diretto rubinetti, leve e manopole. L’erogazione dell’acqua, perfettamente pre miscelata, viene gestita dal sensore che tramite una fotocellula rileva il movimento delle mani in avvicinamento e ne attiva la sua fuoriuscita, fermandosi dopo un tempo stabilito a priori. Questi meccanismi tecnologici sono molto precisi e corredati di funzioni di risciacquo automatico per una pulizia maggiore e con meno ristagno di acqua all’interno del rubinetto stesso. I modelli più recenti, permettono di variare temperatura e flusso tramite app da mobile, oltre alla funzione manuale sempre presente. Le batterie del sensore hanno lunga durata e consentono oltre 100 azionamenti quotidiani con una manutenzione davvero minima.
8 modi per illuminare il soggiorno
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Come illuminare il soggiorno di casa Per avere ambienti di vita piacevoli e confortevoli è importante curare non solo l’arredamento ma anche l’illuminazione dello spazio. Questa è infatti una componente molto importante nella generazione dell'atmosfera complessiva di una stanza in cui si trascorre molto tempo, così come avviene con il soggiorno della propria casa.  Pensare all’illuminazione del soggiorno prevede uno sforzo per immaginare le diverse situazioni e le necessità di ognuna di esse, ottenendo così un sistema articolato che permette di avere diversi effetti di luce a seconda delle esigenze del momento. Affinché sia possibile procedere ad un'illuminazione per zone è utile sapere fin dall'inizio come sarà arredato l’ambiente, così da poter realizzare aree distinte anche dal punto di vista della luce. Sarà dunque necessario installare delle sorgenti luminose in diversi punti, ognuna di queste con specifiche caratteristiche idonee all’uso per cui sono preposte.  Inoltre, bisogna sempre ricordare quanto la differente temperatura di luce delle lampade produce effetti secondari, ed l’influisce sulla corretta visione dei colori ma soprattutto può avere ripercussioni sul benessere delle persone. Poiché si tratta di un ambiente di soggiorno è preferibile installare lampade a luce calda che rendono l’atmosfera accogliente. Luci fredde sono da preferire in luoghi di lavoro o ovunque ci sia bisogno di un’illuminazione perfetta, mentre in una stanza di questo genere, dedicata al relax, potrebbero causare disagio proprio perché eccessivamente stimolanti.  Questi aspetti funzionali di primaria importanza spesso passano in secondo piano rispetto al fattore estetico, poiché le lampade hanno anche un forte impatto decorativo, anche quando sono spente. Per essere pienamente soddisfatti è dunque importante individuare prodotti che riescano a conciliare entrambe le necessità. Luci d’ambiente a sospensione Indipendentemente dallo stile classico o moderno, le lampade a sospensione sono un elemento molto suggestivo per l’illuminazione del soggiorno. Sofisticati chandelier sono indicati per salotti eleganti e glamour mentre lampade minimal o creazioni dal design accattivante si addicono ad ambienti in stile moderno. Ogni lampadario contribuisce nel determinare lo stile del soggiorno con la sua personalità essendo un elemento di spicco all’interno della stanza. I lampadari installati a centro stanza forniscono quella che si definisce un'illuminazione d’ambiente, che permette di rischiarare la stanza con una luce diffusa ed uniforme.  Questa tipologia di lampade che pendono dal soffitto possono essere utilizzate anche come luci puntuali, ad esempio quando vengono posizionate su un tavolo da pranzo. Tuttavia ricorrere a questa come unica soluzione luminosa per il salotto può non essere sufficiente, soprattutto per un ambiente ampio ed articolato, in cui si svolgono diverse attività. Illuminare con le piantane Le piantane o lampade da terra producono una luce diffusa localmente. Sono ideali dunque per illuminare una zona limitata, ad esempio si possono porre accanto al divano o ad una poltrona per avere una luce localizzata oppure per illuminare un angolo. Una piantana contribuisce a creare un angolo intimo e se dotata di paralume emette una luce filtrata che non disturba l'occhio. Uno dei vantaggi di questo genere di lampade è la possibilità di utilizzarle ovunque sia necessario, non essendo fisse infatti il loro utilizzo all’interno del soggiorno è molto libero. Le piantane sono una buona soluzione anche quando non è possibile installare una lampada a sospensione per assenza di un collegamento diretto alla rete elettrica a soffitto. Luci da terra orientabili Una particolare tipologia di lampade a piantana sono quelle provviste di braccio orientabile. La particolarità di questi modelli regolabili è la direzionabilità della luce verso il punto desiderato. Con modelli di questa categoria di lampade si riescono ad illuminare zone a diverse altezze e coprire anche grandi distanze, in funzione della lunghezza del braccio. Sono lampade ideali per la lettura proprio per la flessibilità di movimento e per il comfort visivo offerto. Applique per illuminare il soggiorno Le applique sono sono una soluzione molto elegante e dal minimo ingombro, da utilizzare per illuminare il salotto in vari modi. Ad esempio, quando si desidera avere un punto luce mirato su un oggetto oppure su un tavolino da salotto, le applique sono la soluzione ideale per lasciare libero il piano. Prima di installarle bisogna pensare bene alla posizione da assegnare a queste sorgenti luminose trattandosi di lampade fisse a parete. In mancanza della predisposizione elettrica nel punto in cui si vuole installare un'applique si può ricorrere a modelli dotati di spina, basterà fissarle al muro e collegare alla presa. Illuminazione dal controsoffitto Se all’interno del salotto è prevista la presenza di un controsoffitto si potrà intervenire creando interessanti effetti di luce. Questo elemento architettonico permette infatti di nascondere alla vista le sorgenti luminose lasciando vedere soltanto la luce prodotta. Realizzando dei livelli sfalsati in cui inserire i corpi illuminanti si produrrà una luce decorativa che valorizza il controsoffitto stesso, enfatizzando i tagli ed i diversi livelli realizzati.  Se le luci nel controsoffitto sono distribuite in tutto l’ambiente possono fungere da illuminazione generale della soggiorno.  Faretti incassati Un altro modo per inserire l’illuminazione nel controsoffitto è l'installazione di lampade ad incasso. Si tratta di spot luminosi che producono un fascio di luce da utilizzare per enfatizzare un particolare architettonico del soggiorno oppure focalizzare l’attenzione su un particolare elemento d’arredo.  I faretti incassati sono generalmente fissi e producono un fascio di luce verso il basso, ma ci sono anche modelli orientabili che consentono di indirizzare la luce verso altre direzioni. Faretti orientabili I faretti orientabili possono essere installati ad incasso nel controsoffitto oppure possono essere a vista. Nel caso di faretti orientabili esterni l’installazione può avvenire anche in assenza di controsoffitti, poiché la lampada è totalmente a vista. Inoltre questo tipo di luci possono essere installate su binario che consente di avere ulteriore mobilità oppure possono essere indipendenti. Sono luci direzionabili a cui fare affidamento anche per enfatizzare un elemento decorativo come un quadro oppure per mettere in risalto una scultura.  Luci per il soggiorno: task lighting Per illuminare una precisa area del salotto si possono utilizzare le cosiddette task lighting, ovvero delle lampade da utilizzare per compiere un compito specifico. Queste possono quindi essere accese soltanto nel momento in cui è necessario svolgere un’azione, focalizzandole nel punto in cui si svolge il compito. Per questo utilizzo è preferibile utilizzare lampade orientabili e regolabili nell’intensità attraverso un sistema dimmerabile, prediligendo temperature di colore neutre così da non alterare i colori e allo stesso tempo non affaticare la vista.
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