Boldini e gli italiani a parigi
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Negli interni borghesi tra otto e novecento ernst gombrich, nel suo saggio quadri da parete, ci ricorda che il quadro necessita di un appoggio, di una “base” come l’architrave del camino o la linea sinuosa di un sofa; convive con gli oggetti d’arredo; una tappezzeria decorata è il suo sfond... Leggi di più
Negli interni borghesi tra otto e novecento ernst gombrich, nel suo saggio quadri da parete, ci ricorda che il quadro necessita di un appoggio, di una “base” come l’architrave del camino o la linea sinuosa di un sofa; convive con gli oggetti d’arredo; una tappezzeria decorata è il suo sfondo. I quadri sono disposti in maniera emozionale in un montaggio che genera racconti, trattati alla stessa stregua degli oggetti che affollano gli interni. Legata all’oggetto è la ricerca del tempo perduto di proust e gli eterni ritorni di gozzano. Chi non ricorda “le buone cose di pessimo gusto”: il loreto impagliato, i fiori in cornice, il caminetto un po’ tetro, le scatole senza confetti, un qualche raro balocco, le sedie parate a damasco, il gran lampadario vetusto che “immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto”.
“l’intérieur è il rifugio dell’arte. Il collezionista è il vero inquilino dell’intérieur.” benjamin
Per godere al massimo delle opere in mostra abbiamo ricreato l’atmosfera parigina, gli interni borghesi ai quali le opere erano destinate. Abbiamo distribuito i quadri come nelle stanze di una casa: ogni sala espositiva è diventata una camera distinta da colori, stoffe rigate e sagome di arredi d’epoca diversi. In più sulle pareti ricorrevano citazioni da scrittori e poeti cantori della vita moderna. Giovanni boldini, pittore italiano che ha vissuto e operato, ha dipinto quadri di genere per committenti borghesi della parigi ottocentesca, quando le parole di baudelaire e la pittura impressionista plasmavano ancora l’estetica e il gusto.
“ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “andiamo”, e non sanno perché.” baudelaire
Roma, chiostro del bramante
Organizzata da dart chiostro del bramante; a cura di francesca dini; allestimento falegnameria pierotti e chiostro del bramante; catalogo silvana editoriale
Date
14 novembre 2009
Category
Mostre
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