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Mosaico: rinnovare gli ambienti con eleganza - Roma (RM)

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Il mosaico è il modo ideale per rinnovare gli ambienti domestici in modo originale ed elegante: si tratta di una soluzione di moda, ma anche un’arte antica. Nel corso del tempo le sue applicazioni si sono evolute e al giorno d’oggi si usano materiali raffinati che si possono posare in modo semplice. Il rivestimento a mosaico si caratterizza per essere formato da tessere di piccole dimensioni e trasforma radicalmente l’ambiente senza dover adottare opere murarie. Il mosaico consente di ripristinare superfici rovinate, personalizzare una o più pareti oppure migliorare l’aspetto dei piani d’appoggio. Si possono usare diversi materiali, tradizionali, pregiati, moderni, naturali o innovativi. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Bisogna valutare quale sia il budget a disposizione e il risultato estetico finale da ottenere: per una superficie naturale il mosaico può adottare tasselli di marmo, travertino e pietra, mentre quelli più sofisticate adottano elementi in resina, gres, ceramica smaltata o pasta di vetro. Si possono trovare in commercio anche fogli già pronti di mosaici, formati da reti da fissare alla pareti con colle specifiche e sulle quali sono montate le tessere. Bisogna fare attenzione che la superficie da rivestire sia irregolare, altrimenti è necessario adottare modelli specifici. Quando si riveste a mosaico interi ambienti bisogna scegliere il colore, tenendo conto delle proprie inclinazioni e delle caratteristiche degli spazi. Per un ambiente poco luminoso e piccolo si consigliano colori chiari (grigio perla, bianco e le sue nuance, verde acqua) e materiali luminosi e riflettenti. In spazi più ampi e luminosi si possono adottare anche tonalità meno chiare, ad esempio il verde foresta e il blu. Per avere soluzioni molto eleganti e di design si possono adottare tessere con finitura a smalti opachi oppure iridescenti, tonalità sobrie e di stile, composizioni versatili e dall’interpretazione moderna. In secondo luogo bisogna scegliere il giusto formato e il decoro ideale. Il mosaico è un rivestimento con enormi potenzialità, che consente di personalizzare ogni parete o elemento architettonico. Realizzare un mosaico Il mosaico è una soluzione di stile ed eleganza, basato su un’antica tradizione. La posa è una fase fondamentale per ottenere risultati di grande impatto estetico e funzionali: per questo motivo va eseguita a regola d’arte. In commercio si trovano tessere su supporti differenti: la scelta dipende dal sottofondo di applicazione. Estremamente versatile è il supporto a rete, che si può utilizzare in qualunque contesto. Le tessere si fissano direttamente sulla colla e di conseguenza la procedura di messa in posa è davvero semplice e veloce. Invece il supporto su carta è ideale per le superfici particolari oppure curve. Si consiglia di utilizzare un supporto su film plastico per controllare meglio l’operazione di posa. Il mosaico: glossario dei termini Bozzetto: è il punto di partenza per ogni mosaico, qualunque sia la tecnica utilizzata. Definisce il motivo decorativo da realizzare e consente di scegliere i colori. Viene eseguito in scala ridotta. Mosaici da cavalletto: si tratta di mosaici di medie dimensioni realizzati su supporti, come lastre di pietra, rame, legno, ottone o terracotta. Il supporto può essere liscio oppure avere una cornice rialzata. Cartone: si tratta del disegno del mosaico da realizzare in scala 1:1. Se si utilizza la tecnica del metodo diretto si riporta il cartone sulla superficie su cui creare il mosaico. Martellina: speciale martello a doppio taglio che consente di tagliare le tessere nella misura desiderata; si usa anche un tagliolo oppure con una pinza speciale. A questo punto le tessere vanno immerse nel legante per circa 2/3 del loro spessore, usando pinzette oppure le mani. A seconda della pressione esercitata e degli effetti di luce voluti cambia l’orientamento; questo vale soprattutto con i fondi dorati realizzati con il metodo diretto, dove l’inclinazione arriva a 45°. In questo modo si ottiene una superficie irregolare, difficilmente riproducibile con il metodo indiretto, in cui il mosaico è liscio e uniforme. Interstizio (fuga): si tratta dello spazio tra una tessera e l’altra. Può non esistere con le tessere a contatto. Gli interstizi contribuiscono all’aspetto finale del mosaico. Metodo diretto: si tratta del metodo migliore in quanto si effettua in situ, nelle condizioni di luce normali dell’ambiente; in questo modo si evitano effetti ottici causati da una diversa illuminazione. Questo accorgimento è fondamentale se si sono fondi dorati. Si possono anche prefabbricare i mosaici su pannelli in cemento armato rinforzati da rete metallica e con uno spessore di 2 cm; in questo caso il mosaico viene creato in laboratorio e installato nel luogo voluto con grappe di ottone. Metodo indiretto: in questo caso si realizza il mosaico in laboratorio, incollando su tela o fogli di carta le tessere capovolte usando colla di farina. Questo metodo è maggiormente indicato per le superfici piane (rivestimenti e pavimenti) perché le tessere sono tutte sullo stesso livello e hanno la stessa angolazione. Nel caso di mosaici di grandi dimensioni si consiglia di scomporre la superficie in parti più piccole e maneggevoli, adottando una decorazione lungo il perimetro o preferendo contorni frastagliati così da mimetizzare i giunti. Le sezioni del mosaico o l’intera superficie si collocano sullo strato di legante o di malta fresca e le si batte con un apposito strumento per far penetrare il legante attraverso tutti gli interstizi. A questo punto si elimina la carta e si ha il mosaico finito. Tagliolo: si tratta di una lama di acciaio abbinata a un ceppo sul quale si posiziona il materiale da tagliare in tessere. Stucco: legante; è fondamentale perché il mosaico duri a lungo nel tempo. Tessera: per creare un mosaico servono le tessere, i leganti, i supporti, gli additivi, le strutture portanti e gli adesivi. La tessera è una piccola parte di pietra naturale, smalto, pasta vitrea o altro materiale decorativo che serve per comporre il mosaico; si tratta dell’elemento più importante in quanto la sua forma, colore e grandezza, il materiale, la disposizione e l’inclinazione determinano il risultato finale. Per ottenere le tessere si poggia il materiale sul tagliolo e lo si colpisce con la martellina.
 
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