Nel cuore di roma, dietro campo dei fiori, apre un piccolo bistrot dall'aspetto minimal ma dal cuore legato alla tradizione.
Il lavoro per “bottega degusto” si è rivelato una vincente collaborazione con l’architetto ed ha coinvolto ogni elemento in un lavoro di restyling: dai colori, dapprima caldi e troppi, allo stile d'interior.
Il gioco che ho voluto creare è stato quello di portar fuori dal locale il rosso ed il marrone e fonderli in un intenso bordeaux utilizzato solo nel logo, quasi a volerlo distaccare del tutto dall'arredamento interno, di cui ne prospetta però le linee.
Il bianco assume l'identità di volume e le cornici a parete ne disegnano il dettaglio.
Le sedute in legno lasciano ampio respiro alla leggerezza delle ghost (sedie in policarbonato trasparente) le linee ridefiniscono uno spazio essenziale in cui i volumi si ripetono e si combinano in un gioco di simmetrie e luci.
Questa mia sfida è partita da una domanda: perché non ridisegnare il cuore di roma con un gusto contemporaneo senza svestirla della sua forte identità storica?
Bene, la sfida l'ho vinta creandone risposta tangibile.
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