La natura suscita nell’uomo le emozioni più sincere e spontanee.
Dalla natura l’uomo impara l’arte e l’applica nei suoi simulacri che tendono ancestralmente ad un modello naturale.
Dalle cave di carrara vengono i marmi, sulle alpi apuane dove nei secoli l’uomo ha scavato alla ricerca della purezza espressiva dell’architettura e della scultura.
Lo scenario artificiale si contrappone alla meraviglia e alla naturalezza del bianco.
Dalle giant’s causeway in irlanda, nella loro intatta e disarmante bellezza, vengono forme geometriche che l’uomo gestisce solo grazie alla matematiche e alle geometrie.
Ci rapisce l’idea che possa essere opera dell’uomo per la sua insistita regolarità e dimentichiamo che ciò a cui l’uomo da un nome esiste da prima di tutti noi.
Carrara causeway, disegnata da marco porpora architetti è un’installazione che cerca di annodare idealmente due paesaggi della natura così diversi.
La natura non smetterà mai di stupirci e l’uomo non smetterà mai di cercare di imitarla e trasformarla in emozioni.
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