Contenuto e contenitore ricercano coincidenze concettuali e formali in dinamici equilibri transitori. La struttura in acciaio, rivestita di pannelli traslucidi, è come lo scheletro della balena; dentro si è come nel suo ventre ma anche dentro la nave e ancora dentro il cantiere navale nel quale si costruisce il nuovo museo dinamico: una macchina scenica praticabile che sostiene l'espansione a sbalzo proiettata verso il mare per gli avvistamenti.
La leggerezza dei solai e la presenza di carroponti per la movimentazione dei reperti e degli allestimenti provvisori, garantisce la flessibilità espositiva così come dell'architettura stessa in una funzionalità misurata. Il progetto di allestimento è tutto contenuto in un unico elemento che è allo stesso tempo percorso ed espositore: è come un monolite, sospeso nel grande volume, strutturato in acciaio e sagomato in legno a evocare un fondale marino disegnato dalle correnti da dove lo sguardo può spingersi verso il mare a incontrare l'onda.
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