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Leopoldo Esposito Architetto

Restauro del carcere borbonico di montefusco (av) - Montefusco (AV)

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1. 2 natura e modalita’ dell’intervento si cerca in questa fase, attraverso l’analisi specifica dei criteri di progettazione urbana esistenti e una lettura della città e dei suoi processi di trasformazione, ancorati all’interpretazione dei principi insediativi di ciascun luogo, alla valutazione delle relazioni funzionali e simboliche tra le diverse parti, alla riscoperta del ruolo centrale dello spazio pubblico, alla definizione di un corretto rapporto tra continuità e suddivisione tecnica dei tessuti, consente a noi progettisti di misurarci con un sistema di regole. Ciò tende, quindi, ad attribuire al progetto di una parte di tessuto o nel nostro caso di un singolo edificio, che tale non è se lo si guarda come un unicum col contesto, il giusto peso e un “senso” appropriato. 1. 2. 1 descrizione interventi interventi in facciata: • spicconatura intonaco in corrispondenza prospetto est; • rifacimento intonaco spicconato con intonaco deumidificante; • revisione dell’intonaco in corrispondenza degli altri prospetti; • raschiatura vecchie pitture in corrispondenza dei quattro prospetti; • attintatura di tutte le superfici con pittura idrorepellente; • sostituzione delle gronde e dei discendenti con elementi in rame; • realizzazione di pozzetti ai piedi dei discendenti ; • messa in opera di una zoccolatura in pietrame di breccia irpina su tutti i lati. • messa sotto traccia di fili e tubazioni esistenti sulle facciate esterne. Interventi tetto: • revisione completa manto di copertura in tegole. Stradina pedonale di collegamento: • rimozione pavimentazione esistente in cubetti di porfido con sottostente masso in cls; • savo per livellamento piano stradale ; • rifacimento masso in cls con interposta rete elettrosaldata e pavimentazione in pietrame di breccia irpina ; • rifacimento rete smaltimento acque meteoriche ; • scavo per alloggio tubazioni fan coil , rete elettrica per alimentazione fan coil e rete elettrica illuminazione esterna ; • posizionamento tubazioni; • illuminazione esterna composta da faretti e proiettori ad incasso in pavimento carrabile. Secondo piano interrato: • fan coil e prese per alimentazione ; • struttura in legno per copertura fan coil ; • pannelli in alluminio e plexiglas. Primo piano interrato: • fan coil e prese per alimentazione; • struttura in legno per copertura fan coil; • pannelli in alluminio e plexiglas; • trattamento protettivo solaio e travi in legno; • spicconatura di parte dell’intonaco e rifacimento dello stesso con intonaco deumidificante; • attintatura di tutte le superfici con idropittura traspirante. Piazzale interno: • taglio delle piante e smantellamento delle aiuole e della pavimentazione esistente ; • allargamento del locale caldaia ; • scavo di livellamento ; • scavo per alloggio tubazioni fan coil , rete elettrica per alimentazione fan coil e rete elettrica illuminazione esterna ; • posizionamento tubazioni; • rifacimento rete acque meteoriche ; • rifacimento pavimentazione. Impianti: • rete fan coil ed alimentazione degli stessi ; • rimozione vecchia caldaia ; • messa in opera nuova caldaia e collegamento alla rete esistente. 1. 2. 2 scopo dell’iniziativa lo scopo di questa iniziativa punta alla valorizzazione della struttura architettonica. All’interno della valutazione di un suo nuovo ruolo non piattamente coercitivo e ultimativo, capace di assorbire le diverse velocità di trasformazione e quindi esigenze della città, uno strumento flessibile nel tempo insomma. L’obiettivo di questo studio è quello di illustrare i caratteri del bene e del centro storico, contesto nel quale è inserito, atto subito precedente all’individuazione di una strategia di riqualificazione e valorizzazione di esso, attraverso lo studio di interventi puntuali, sistematici ed omogenei, di adeguamento funzionale che contemplino la possibilità di assegnare un nuovo uso all’ edificio che ha perso la sua originaria destinazione. E’ il caso di ricordare che la vita stessa di un’edificio storico, è legata in modo indissolubile ad un suo utilizzo adeguato e continuativo. Certo non è possibile congelare la storia né il destino degli edifici. Uno studio attento di possibili soluzioni funzionali, ci ha condotto a scegliere per esso un suo utilizzo come museo; con questa scelta si punta proprio alla memoria, alla sua storia, e alla sua identità passata che gli ha dato forte connotazione, tanto da essere ancora oggi ricordato per le sua particolare funzione. Si pone l’accento quindi al passato e alla necessità di tramandare alle generazioni future la stessa quantità di risorse, nella loro interezza, che noi abbiamo ereditato dai nostri predecessori, affinchè possa essere tramandato e per dare ad esse la possibilità di conoscere le proprie origini, la propria storia. 1. 3 valenza dell’intervento per la valorizzazione del bene attraverso attente valutazioni dell’intervento nella sua totalità, oltre che del contesto nel quale è inserito, occorre dire che la qualità degli spazi collettivi attrezzati, degli assi viari scarsamente riqualificati (pavimentazione), rende immane il bisogno di promuovere e valorizzare, oltre che l’immobile, anche il suo reinserimento in quel borgo, portavoce di tanta storia e cultura. Questo lo si farà attraverso la cura nella scelta dei materiali e dei dettagli, con attenzione a non nascondere il linguaggio architettonico che esprime senza dubbio il carattere dell’edificio, il suo uso e il ruolo che per secoli ha rivestito nella sua città di appartenenza, e che lo ha visto al centro di innumerevoli vicende.
 
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