Nella campagna astigiana, calda d'estate e fredda d'inverno, mi fu commissionata questa villa.
Se dovessi darle un nome la direi "villa dell'amore". Era infatti frutto di un amore, diverso e, purtroppo, a senso unico.
Quest'amore la caratterizzò per la frivolezza della vetrata sull'ingresso, per la ridondante vegetazione, improbabile per il luogo e per la piscina.
Oggi quest'amore non c'è più, è rimasta la villa, un pò trascurata e un nuovo padrone.
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