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Enrico Girardi

Villa di valentina e diego - Aosta (AO)

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In un contesto alpino, abbastanza remoto ed isolato, ho immaginato una villa del terzo millennio che guarda alla storia locale e alle esigenze di una generazione in movimento.​ Una famiglia di italiani che vive e lavora a londra mi ha commissionato la realizzazione di questa villa per le vacanze sia estive sia invernali; le loro varie esigenze​, dopo numerosi ed approfonditi confronti,​sono state rispettate ed è nato questo progetto su tre livelli​:​ ​zona notte con tre camere da letto (ognuna con servizi indipendenti) e skiroom con retrostante ​seminterrato ​destinato ai locali tecnici​​, piano nobile (living con cucina ed alcova), zona soppalcata (spazio gioco per i ragazzi); ​l'affaccio della villa è​ spettacolare sulla vallata. Il progetto, uno chalet, è stato prima modellato in 3d sulla base del rilievo puntuale del terreno, anch'esso in tre dimensioni, sino al soddisfacimento delle richieste dei proprietari; dunque è stato tradotto con una progettazione esecutiva di dettaglio volta all'ottenimento dei pareri dei vari enti, ed alla cantierabilità dell'intervento stesso​ in un contesto tutt'altro che facile, siccome chamois non é raggiungibile sostanzialmente da​ alcun mezzo di lavoro. ​le opere sono pertanto state portate avanti principalmente mediante l'uso della teleferica e dell'elicottero.​ Il tema dominante è stato quello della luce naturale, unitamente a quello dell'impiego di materiali locali: un'unione fra tecnologie costruttive moderne e tradizione, con particolare attenzione al contenimento energetico ed all'annullamento dei ponti termici​; un'armonia fra estetica e comfort. Qui alcune foto scattate durante l'allestimento degli interni quasi compiuta. L'ingresso principale avviene da monte ed introduce direttamente nell'ampio soggiorno che si affaccia su un largo balcone esposto a sud: un imponente camino a legna rivestito in pietra, con vetro angolare, scalda emotivamente l'ambiente; qui ampi divani accolgono la famiglia e gli amici davanti ad una vetrata ampissima. Tutto l'ambiente è aperto e proiettato verso la natura esterna grazie a quattro larghe porte-finestra scorrevoli che abbracciano l'ambiente. La spaziosa cucina trova la sua collocazione di fronte ad un lungo tavolo in legno massiccio posato su di una struttura in corten; un piano di lavoro divide logisticamente le due aree costituendo al contempo uno spazio per il servizio delle pietanze ed un comodo banco dove gustare l'aperitivo con gli amici. Luci un po' retrò e di design giocano col contesto alpino. Il lavandino della cucina stessa gode di due particolari finestre angolari che concedono una vista panoramica sul villaggetto di chamois e verso l'ingresso della proprietà; vi è poi un apporto di luce zenitale proveniente da un lucernario posizionato sopra al piano di lavoro. Un angolo che ricorda il sapore della montagna d'antan è stato ricavato a ridosso della sala: un'alcova totalmente in legno, dotata di una quinta scorrevole, può ospitare ulteriori amici e radunare i bambini in uno spazio un pochino in disparte rispetto alla zona living. La scala che conduce dal piano nobile al soppalco è stata realizzata in carpenteria metallica con gradini in legno che permettono alla luce di filtrare attraverso le pedate; la sottostante scala che conduce alla zona notte invece ha giocato un tema più intimo, appoggiandosi ad una parete in geo-pietra, giocando con luci segna-passo incassate a filo della pietra stessa che illuminano i gradini in legno, mantenendo un elemento di leggerezza sullo sbarco verso il soggiorno che vede come protagonista un parapetto in cristallo, segnando il passaggio dalla luce del soggiorno al crepuscolo della zona notte. Tre le camere da letto, tutte con bagno di pertinenza (uno dei quali dotato di un soaking-bath della cabuchon, attestato a fianco di una finestra con vista mozzafiato verso valle): quella padronale più sobria, con un armadio a ponte in legno, ricco di cassetti e cassettoni, quello degli ospiti con una boiserie in esagoni lignei di varie essenze (recuperato da una fiera espositiva di londra), quella dei bambini con una boiserie perimetrale a tutta altezza e due giocosi letti a castello. A fianco dell'ingresso secondario è stata ricavata una ski-room pensata come un filtro di passaggio tra l'esterno (spesso innevato) ed il calore della casa; un termo-arredo con ribaltina permette di asciugare velocemente gli indumenti dello sci, posizionato sullo sfondo di una carta da parati con tronchi di legno stampati. Per garantire una sensazione di ​sobrietà in mezzo a tanto legno, il soppalco è stato realizzato sospendendolo al tetto mediante​ tre​ tiranti in acciaio, e risultando posizionato in affaccio sul mega-abbaino con fronte totalmente vetrato. L'illuminazione​ di tutti gli ambienti​ è garantita da ampie vetrate che si aprono sull'esterno, con accesso sui balconi perimetrali in affaccio sulla vallata​ che degrada verso boschi di conifere​. ​ Molta attenzione è stata dedicata al posizionamento degli arredi​ ed alle scelte cromatiche: è stato fatto ampio uso di parquet oliato, a sezione ampia (19 cm) e con plance lunghe oltre due metri; questo tema é stato ripreso anche in alcuni rivestimenti dei bagni in gres porcellanato con "stampo legno"; in un bagno degli ospiti si sono adottate scelte un po' più forti, con colori scuri (piastrelloni da 120 cm con déchiré della mutina), luci a raso, piano lavandino in legno con lavandino realizzato mediante un paiolo in rame, ed inserendo un sanitario iper-tecnologico: un wc elettronico multifunzione originariamente pensato per il mercato giapponese​. Da provare! Il tetto, imponente, molto ben coibentato e micro-ventilato, è risultato decisamente complesso nella sua realizzazione​; per conferire una sorta di teatralità​ è​ stata​prevista un'illuminazione​ tangenziale​ d'ambiente ​a led caldi ​ Ricavata far le travi. Anche questo è stato interamente modellato in 3d e realizzato in una falegnameria con tecnologia cam (dal modello​ computerizzato​ al taglio automatizzato​ in stabilimento​); dunque i vari elementi costituenti la copertura sono stati trasportati in loco con un elicottero per il montaggio "in stile lego". ​l'uso di corpi illuminanti wall-washing e di lame di luce, ​ha permesso di ottenere vari scenari molto suggestivi durante le varie fasi del giorno, dove la luce indiretta gioca con quella diretta proveniente dalla vallata. E' notevolmente suggestivo e coinvolgente vivere le diversità di luce che caratterizzano la giornata. Un attento uso di luci in corten per gli esterni è stato progettato per scaldare il contesto notturno con un effetto molto morbido ed intimista: i rivestimenti in pietra naturale a spacco, posata come i muretti a secco di una volta, e le spesse perline bisellate e spazzolate, vengono così esaltate. Il terrazzo a sud permette di restare all'aperto e al sole tutto l'anno, accogliendo tranquillamente lo spazio per alcune sedie a sdraio e per un telescopio (il cielo di chamois di notte è uno spettacolo!); correndo lungo l'affaccio principale il terrazzo si allarga nuovamente verso ovest dando respiro ad una zona dove sorge un barbecue e tanto spazio per una festa al tramonto o sotto alle stelle. Una parte determinante del lavoro è stata quella di coordinare e gestire le opere in un contesto inaccessibile, in quanto a chamois non è possibile circolare con mezzi su ruote; la quasi totalità dei materiali è stata conferita mediante la teleferica comunale, mentre per il montaggio del tetto è stato impiegato l'elicottero. Il cantiere Il fabbricato - una seconda casa per le vacanze - ha un contenimento energetico di alto livello, prossimo alla classe a (ma la committenza non ha richiesto particolari certificazioni); inoltre l'impianto termico​ a pavimento​ è stato realizzato in modo tale da risultare gestibile e controllabile in remoto comodamente via internet da un qualsiasi computer o telefonino, senza l'ausilio di particolari componenti domotiche, bensì tramite una semplice interfaccia wifi che pilota i termostati d'ambiente. E' inoltre stata realizzata la predisposizione per una jacuzzi da esterno sotto allo sbalzo della terrazza orientale. Le imprese Le imprese principali che hanno concorso alla realizzazione di questo lavoro sono: Edile: méabé sas / riconda Impianto idro-termo-sanitario: camillo dujany Impianti elettrici: punto luce / fabio russotto Luci: illumina / roberto pistore Falegnameria: pagani, aymavilles Tetto: chenevier, aosta Carpenterie metalliche: gieffe / cipolla Parquet: mda, borello, torino
 
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