Il disegno della piazza prende spunto dall’idea di aprire al massimo san giorgio martire alla città, strizzando l’occhio al passato quando la piazza era l’ombelico della città e la chiesa era una presenza istituzionale. Il nuovo “sagrato” appare come un tappeto che dolcemente si sovrappone al sedime esistente per congiungere via corongiu direttamente alla chiesa, una linea diretta, un percorso senza barriere né sbavature; ad est alberi e sedute con aiuole raccontano di momenti di socialità e aggregazione quasi come se si fosse immersi in un salotto, elegante, raffinato, luminoso come un interno, da noi soprannominato “l’orto della chiacchiera”; ad ovest la “roccia” una grande fontana con zampilli e cascata d’acqua coprono il blocco monolitico di basalto dal quale troneggia un grande albero d’ulivo simbolo di pace
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.