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Il concept dello stand è stato gestito come la frammentazione di un parallelepipedo in vari elementi, ottenuti sia tramite sottrazioni oblique che attraverso traslazioni verticali. Ne risultano spazi ed ingombri equilibratamente ponderati e complementari, organizzati come in un meccanismo ad incast... Leggi di più
Il concept dello stand è stato gestito come la frammentazione di un parallelepipedo in vari elementi, ottenuti sia tramite sottrazioni oblique che attraverso traslazioni verticali. Ne risultano spazi ed ingombri equilibratamente ponderati e complementari, organizzati come in un meccanismo ad incastro. I prospetti, di colore grigio, sono “graffiati” da linee luminose, risultato residuale della frammentazione iniziale, che presentano la stessa colorazione del logo, andando a rafforzare quindi la sua “presenza scenica”. L'area dedicata alla reception ed alla degustazione è parte integrante del volume, risultando come un nastro di collegamento tra il celino e la base dello stand, rendendo così il prospetto permeabile. Tutte le parti laterali interne della struttura e del celino sono di colore beige, questo per rafforzare la nostra idea concettuale di taglio, dando una diversa gerarchia cromatica alla “pelle” e al nucleo dello stand. Anche il celino risulta spezzato: parte di esso è sopraelevato, diventando così un segnale totemico, visibile anche a grande distanza. Il progetto è concepito anche per lasciare molto spazio alla visibilità del logo aziendale, considerandolo un aspetto fondamentale per la pubblicità dell'azienda. Lo spazio interno è stato diviso in maniera molto razionale, lasciando la giusta metratura all'ufficio e al ripostiglio, dandogli un'ulteriore luminosità interna con l'ausilio di vetri satinati. Lo spazio dedicato ai tavoli per la degustazione e la mescita viene invece rimarcato con l'ausilio di una parte di pavimentazione luminosa, ben visibile anche dall'esterno. La flessibilità degli spazi è stato un elemento chiave della progettazione, valutando attentamente sia le percorrenze dello staff che dei visitatori, creando una giusta gerarchia tra di esse. La struttura è stata studiata per adattarsi ad uno specifico e propedeutico flusso di visitatori: come si può notare nello schema sottostante, è stato ipotizzato un andamento orario, strutturando e in base a questo i vari punti di interesse. Lo stand risulta “aperto” su 3 lati, aprendo varie possibilità ai flussi di persone. Questo aspetto garantisce, ad esempio, ai visitatori provenienti da destra una grande visibilità del tavolo dedicato alla degustazione, dove sarà possibile provare i prodotti, dandogli poi la possibilità di recarsi direttamente alla zona mescita per iniziare una contrattazione oppure dirigersi verso la reception dove sarà possibile ricevere informazioni e materiale pubblicitario. A questo punto si avrà nuovamente la possibilità di accedere allo stand e muovendosi verso i tre spazi di contrattazione differenziati: l'area relax, l'area mescita e l'ufficio. La differenziazione di queste tre aree deriva dalla necessità di voler personalizzare la contrattazione per poter avere un approccio con diverse tipologie di cliente e cercare quindi di massimizzare le possibili vendite: il grande distributore avrà necessità di un breve incontro informale nell'area relax per poi essere invitato nell'ufficio garantendogli privacy e professionalità; mentre il piccolo cliente preferirà sicuramente una contrattazione comodamente seduto sulle poltrone o nella zona mescita dove poter continuare a sorseggiare il prodotto in un ambiente con dinamiche quasi domestiche e non sentirsi così oppresso da eccessivi formalismi.
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