Transsensorial gateway
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Stimolare i “contatti umani” perché l'architettura riguarda sempre le persone. è da questa premessa che ha preso le mosse l'installazione progettata da noa*. Il concept propone una sorta di paesaggio luminoso e sonoro, che accoglie i visitatori all'ingresso della mostra.
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Stimolare i “contatti umani” perché l'architettura riguarda sempre le persone. è da questa premessa che ha preso le mosse l'installazione progettata da noa*. Il concept propone una sorta di paesaggio luminoso e sonoro, che accoglie i visitatori all'ingresso della mostra.
Qui, su entrambi i lati del portale, si apre una corona di steli di luce che, giocando su altezze differenti, amplifica visivamente la sequenza del seicentesco porticato che fa da scenografia all’installazione.
Il risultato è un'opera scultorea che combina più elementi, tra cui luce, suono e movimento in un dialogo diretto con le persone e con lo spazio.
Infatti, questi steli luminosi creano delle relazioni, costruendo “ponti” tra più persone: la luce reagisce alla presenza dei visitatori e allo stesso tempo legge il modo in cui questi si relazionano fra di loro.
Attraverso un meccanismo “transensoriale” si crea una partitura musicale e luminosa che non solo è strettamente connessa alla massa e al volume, e quindi al numero dei visitatori, ma diventa essa stessa forza motrice dell’installazione.
Il risultato è un'originale coreografia di luci e suoni sempre diversa, unica nel suo genere, che arricchisce ulteriormente il percorso emozionale dei visitatori.
I 34 steli che disegnano la corona luminosa ai lati dell'ingresso sono in acciaio inox rivestiti con un materiale specchiante, che amplifica la presenza delle persone. Ogni elemento ha un'altezza che varia da 2,50m a 4,00m e presenta una sezione triangolare di 7x7cm2.
Il know-how dell’azienda altoatesina ewo ha permesso di tradurre il concept dell’interattività in un sistema funzionante di luci e tecnica. L’illuminazione degli steli avviene grazie a delle unità led applicate nel senso della lunghezza e dotate di un’innovativa tecnologia anti-abbagliamento chiamata ewolighttile. La composizione sonora, ad opera di ebner film + music, è stata creata appositamente per questa installazione e programmata per reagire alla diversità di situazioni rilevate dai sensori. Il suono è regolato da casse acustiche disposte nell'area espositiva dell'installazione, mentre i sensori che regolano luce e suono in base alle interazioni fra le persone sono distribuiti lungo il ventaglio di steli.
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