Villa unifamiliare 300mq
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Quando ho visionato per la prima volta la villa, non era altro che una grande villa come tutte le altre, rimanendo all’ingresso vedevo solo muri contro muri,tutto cupo, ed era strano per una casa di 300mq sentirsi come se fossi all’interno di un monovano; ma qualcosa al momento in cui sono entra... Leggi di più
Quando ho visionato per la prima volta la villa, non era altro che una grande villa come tutte le altre, rimanendo all’ingresso vedevo solo muri contro muri,tutto cupo, ed era strano per una casa di 300mq sentirsi come se fossi all’interno di un monovano; ma qualcosa al momento in cui sono entrato mi ha fatto vedere oltre, ho immaginato un openspace al primo piano eliminando tutto il superfluo e catturando la scala in un corpo di cristallo. Dopo diversi incontri con i clienti, ho cercato di capire i propri gusti, stili, passioni e amori, questo mi ha permesso di rispecchiare le loro personalità nei loro ambienti; ambienti parlo al plurale perché come in ogni mio progetto, ogni stanza deve essere diversa, sia di stile, e sia di forme, come se fossero diverse scene di un teatro; gli ambienti diversi suscitano emozioni e stati d’animo, per questo secondo me devono essere totalmente differenti, gli abitanti non devono essere ospiti della propria casa ma devono rispecchiarsi e durante la giornata possono sentirsi meglio in un’ambiente che in un altro. La casa prende il nome di gold house, perché un filo conduttore unisce gli ambienti differenti di ogni piano, ed è il color “oro”, ho cercato ad accostare colori, materiali, stili, pur differenti ma che possano accostarsi perfettamente all’oro, filo conduttore lo è un gioco di tondini in ferro che si intrecciano tra diagonali e verticali per tutto il corpo scala avendo la maggior parte un color canna di fucile singoli elementi oro; un elemento così moderno che riesce ad unirsi perfettamente all’intera abitazione a volte “traditional” a volte “modern”. Primo piano: ambiente totalmente radical chic, total black e white; materiale predominante è il marmo, un materiale rigido che in questo progetto riesce ad intersecarsi con materiali come il legno, cristallo e pietre preziose. Già nei palazzi del ‘800 l’accostamento di un pavimento in marmo veniva affiancato a una boiserie che incorniciava l’imperiali stanze, e nell’open space della gold house ho voluto reinterpretare tutto ciò, aggiungendo un tocco di modern con una parete squadrata totalmente in marmo bianco e aggiungendo dei corpi illuminanti moderni oltre ad avere pochi ma giusti arredi sempre modern che dialogo con icone di design traditional come i divani frau chester. Piano terra: ambiente stile industrial e modern, basato su una scala di grigi; qui troviamo protagonista non un materiale ma la forma, giochi di volumi compongono un camino che in questa dimensione diventa il cuore pulsante dell’ambiente, ad abbracciare il tutto è un intreccio di listelli di betulla sbiancato che da parete si sviluppano in altezza per quasi tutto il soffitto. Una linea sottile in pietra lavica delinea un gioco divertente ed interessante che si farà notare senza chiedere agli altri di guardarlo.
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