L'orto negato
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Gli elaborati qui presentati rappresentano l’esito di un breve workshop, (tre giorni) che si e’ svolto presso il polo universitario di agrigento cui hanno partecipato 5 gruppi di studenti della facolta’ di architettura di palermo con sede ad agrigento.
L’intenzione era contribuire alla c... Leggi di più
Gli elaborati qui presentati rappresentano l’esito di un breve workshop, (tre giorni) che si e’ svolto presso il polo universitario di agrigento cui hanno partecipato 5 gruppi di studenti della facolta’ di architettura di palermo con sede ad agrigento.
L’intenzione era contribuire alla costruzione del giardino degli orti di favara, denominato ortus, con il progetto di un capanno per l’ortolano da costruirsi dentro uno degli orti messo a disposizione dal proprietario.
A pochi giorni dall’inizio del ws, l’iniziativa così ben preparata in collaborazione con il proprietario dell’orto, proprio da questi è stata cancellata.
La notizia, incredibile, è che i vicini hanno fatto “questioni”, ed il proprietario ha dovuto rinunciare per non “dispiacerseli”.
Questa circostanza e’ stata utilizzata come punto di partenza per un diverso tema di progetto che vuole evidenziare questa contraddizione: a fronte del grande progetto ortus, a cui hanno contribuito i proprietari dei terreni e l’amministrazione comunale, alla prima occasione concreta di realizzazione che prevedeva il coinvolgimento diretto della proprieta’ (soprattutto dal punto di vista culturale e sperimentale), si e’ manifestata una presa di distanza.
La citta’, questa societa’, noi, non siamo ancora pronti per questa innovazione, quindi e’ necessario discuterne; pertanto il tema iniziale del progetto è cambiato: dalla costruzione di un capanno all’orto negato.
L’orto segreto
Il giardino segreto, separato, dal paradiso terrestre ai giardini di babilonia, fino alle ville del settecento, è stato un tema praticato dalla ricca società nobiliare prima e borghese poi.
Qui si vuole affermare un principio sociale diverso: l’integrazione non la separazione. Pertanto, se vogliamo evidenziare il cambiamento dobbiamo fare esplodere questa differenza e farla diventare un manifesto con cui “ammonire” chi si oppone al cambiamento.
Da qui l’idea dell’orto separato, segreto, ambito perché difficile da raggiungere, dove tutti vogliono andare, ma non si può se non a certe condizioni.
I 5 progetti, elaborati da 5 diversi gruppi di studenti, alla fine sono stati sintetizzati in una realizzazione, a cui tutti hanno contribuito, che e’ il prodotto finale ed il punto di partenza per una discusione sul tema degli orti urbani.
Tale tema rappresenta una straordinaria innovazione, ma e’ ancora da dimostrare la loro realizzabilita’ in una societa’ individualista e lontata dall’idea del bene comune.
Workshop di progettazione nel paesaggio
Ortus favara 30 giugno 2012
Università degli studi di palermo.
Corso di laurea in architettura 4s-sede di agrigento.
Laboratorio di progettazione 5° a.a. 2011-12
Prof. Arch. Giuseppe guerrera.
Arch. Lillo giglia.
Ingegneria naturalista prof. Gianluigi pirrera.
Studenti progettisti :
1 - morena ortega, anna serena zambuto
2 - salvino daniele cardinale, alessandro di piazza, nadia fucà, alberto nucera
3 - federica drago, valentina pezzin, enrico sabella
4 - stefania antona, maria elena farulla
5 - francesca caravello, riccardo catena, giuseppe conti
Giuria : notaio andrea bartoli, arch. Giacomo sorce
Contributi realizzazione opera :
Lillo crapanzano, raffaele indelicato, salvatore farruggia, salvatore tusciano.
Contributi materiali : impresa ortega licata, chianetta ferro favara.
Costo dell’opera 500 euro.
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