Secondo lotto, inserimento nel contesto
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Il museo respira, attraverso una climatizzazione naturale, come un mammifero marino, come la balena o grande cetaceo che esso stesso contiene. Di notte è possibile vedere il suo scheletro, del museo come della balena, dietro la trasparenza del muro. Non è necessario accendere la luce, se non la no... Leggi di più
Il museo respira, attraverso una climatizzazione naturale, come un mammifero marino, come la balena o grande cetaceo che esso stesso contiene. Di notte è possibile vedere il suo scheletro, del museo come della balena, dietro la trasparenza del muro. Non è necessario accendere la luce, se non la notte, avendo la possibilità di filtrarla, di modularla in luminosità ricercate capaci di esaltare la percezione dei reperti semplicemente giocando con le infinite possibilità della luce naturale. Il museo è così uno spazio vivo, un luogo del quotidiano dove aria e luce contribuiscono al benessere che una percorrenza richiede.
è possibile percepire le ore del giorno, il cambiare delle stagioni, il passaggio di una nuvola; vivere lo spazio interno nel continuo dialogo con lo spazio esterno senza perdere mai, dentro l'architettura, la percezione del tempo e del contesto: perché questo museo non vuole essere il luogo delle illusioni ma il luogo vero delle percezioni, della conoscenza reale delle cose del mare.
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