White station
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I punti di forza del progetto white station - ampliamento spazi esterni di strutture per somministrazione cibi e bevande, per potenziare l’attività imprenditoriale e, al tempo stesso, nel segno del rispamio energetico, perseguire obiettivi di riqualificazione dell’ambiente urbano circostante. -... Leggi di più
I punti di forza del progetto white station - ampliamento spazi esterni di strutture per somministrazione cibi e bevande, per potenziare l’attività imprenditoriale e, al tempo stesso, nel segno del rispamio energetico, perseguire obiettivi di riqualificazione dell’ambiente urbano circostante. - struttura autorizzata dal comune che ha predisposto un apposito regolamento per l’occupazione temporanea di suolo pubblico per dehors stagionali e continuativi. - valida alternativa a tende e gazebi utilizzabili peraltro solo nel periodo estivo. La struttura white station è stata realizzata a rionero in vulture (pz), dall’azienda vitalegno di giuseppe vitale, secondo principi di sostenibilità ambientale ed alta efficienza energetica, con il supporto tecnico del progettista casaclima geom. Giuseppe maulà e del bioarchitetto tiberio fucci che ha curato anche l’arredamento e il lighting design con sistemi a basso consumo. Si tratta di una struttura annessa al bar buffet dell’antica stazione ferroviaria inaugurata nel 1892 e che nel tempo è stata progressivamente ampliata. Gestita da oltre venti anni dalla famiglia valenza, il bar buffet stazione è oggi un vero e proprio punto di riferimento e di incontro per tutta la collettività locale e del circondario. La struttura white station è composta da due elementi, uno chiuso a vetri, inscritto in un quadrato di m 8x8 con superficie di 64 mq, e una parte adiacente, porticata , lunga 12 m e larga m 3 che sviluppa 36mq. La parte porticata ha la funzione di filtro tra la sala white e il bar vero e proprio. Si tratta di sale e spazi coperti aggiuntivi rispetto a quelli già presenti e attualmente utilizzati. La struttura portante della sala whitestation è interamente in legno lamellare è stata fornita da abilegno, azienda partner di vitalegno. Sorretta da 4 pilastri in legno lamellare con sezione cm 30x30 ai quattro cantoni, la copertura è ordita a ragnatela con travi ed elementi rompi -tratto sagomati che prendono origine da una grande piastra centrale in ferro. L’intera struttura è stata pensata e realizzata di colore bianco senza alcun pilastro centrale. Lungo il perimetro sono stati inseriti infissi in pvc finstral serie top 72 di colore bianco papiro, il coefficiente di trasmittanza termica uf del telaio è uguale a 1,3 w/mqk, quello della superficie vetrata ha un valore ug pari a 1,2 w/mqk per un totale uw dell’intero sistema di 1,5 w/mqk. La scelta della stratigrafia dei vetri è stata condizionata dall’esposizione della struttura e dalle normative vigenti sulla sicurezza, quindi si è optato per un vetrocamera da mm 24 “plus valor”, raggiungendo buoni risultati sia per la protezione dal sole che per l’ isolamento termo-acustico. La struttura del vetro è del tipo vsg basso-emissivo costituita da due lastre accoppiate con pellicola da complessivi mm 6/7 ed intercapedine di mm 12 con gas argon, questa stratigrafia e il particolare tipo di vetro consente di raggiungere un valore g pari al 58% e una trasmissione luminosa tν pari al 77% e il potere fonoisolante rw pari a 35 db. Le quattro pareti vetrate delimitanti la nuova struttura ricettiva, a causa delle loro ampie dimensioni sono modulari. Una ha la parte superiore costituita da sei finestre con apertura a wasistas e parte inferiore a quattro quadri fissi, una comprende otto quadri fissi a tutt’altezza e le altre due pareti vetrate prevedono un portone d’ ingresso principale a due ante, un portone ad anta unica per l’ accesso del personale, uno per l’ uscita d’emergenza e quadri fissi a tutt’ altezza a chiusura tra i portoni. Tutte le aperture sono verso l’esterno e munite di maniglioni antipanico. Il dimensionamento degli elementi è stato eseguito considerando il valore minimo e massimo di espandibilità dei nastri impiegati per la sigillatura perimetrale, nello specifico si è scelto un nastro auto espandente di 600 pascal con espandibilità variabile da un minimo di mm 3 ad un massimo di mm 9 (λ ≤ 0,052 w/m*k e μ ≤ 100) , questo ha fatto si che il nodo tra la struttura in legno ed il telaio infisso avesse una larghezza pari a mm 7 rispettando così quanto dichiarato dal produttore dei nastri. Nella parte inferiore, in fase di getto del cordolo perimetrale di calcestruzzo, è stato inserito un elemento isolante in legno di larice su cui poggiano i serramenti, questa scelta è stata necessaria per annullare il ponte termico del cordolo. Sempre in prossimità del quarto lato inferiore si è utilizzato un nastro butilico per la sigillatura tra il listello in larice ed il telaio finestra, in più una pellicola impermeabile altamente traspirante (sd 0,2 m - 5 m). Il fissaggio è stato eseguito con turbo-viti di lunghezza pari a mm 152 poste a cm 15 dagli angoli superiori dei telai ed interasse di cm 70 circa tra esse su tutti e quattro i lati. Il montaggio eseguito a regola d’arte, curato dal tecnico professionista nella posa dei serramenti di qualità casaclima geom. Giuseppe maulà ha fatto sì che le caratteristiche dei serramenti non venissero pregiudicate, la scelta dei serramenti, dei nastri e delle pellicole è stata decisiva per la tenuta all’aria dell’ involucro. Il tetto è ventilato e traspirante; è stato realizzato con un pacchetto di copertura che contiene 10cm di fibra di legno che consente uno sfasamento termico di circa 9 ore. La camera di ventilazione è stata coperta con assito in larice su cui è stato posizionato il manto di copertura con doppia aggraffatura in alluminio vestis roof patina con effetto rame inverdito, così come i pluviali , mentre i cantoni sono stati rivestiti con alluminio preverniciato bianco grigio. Per illuminare la struttura sia internamente che esternamente, ci si è avvalsi di sistemi a basso consumo, con tecnologia led. Per l’esterno sono stati utilizzati 26 faretti ad incasso con ottica decentrata interna, e led osram rgb+white, realizzati appositamente dall’arch. Fucci per white station, che proiettano il fascio luminoso sui montanti degli infissi, esaltandone la bellezza, anche di notte. All’interno, streap led rgb nascoste sotto la volta, con ulteriori corpi illuminanti a sospensione lungo il perimetro ed elementi luminosi con led osram dimmerabili a temperatura luminosa di 4000° kelvin progettati anch’essi, dall’architetto tiberio fucci che nel progetto di lighting design ha previsto anche l’uso di una centralina dmx . Completano gli effetti sei fioriere luminose con essenze verdi, che segnano lo spazio intorno ai tavoli e conferiscono continuità al rapporto con lo spazio verde adiacente, della villa comunale generale pennella, così come lo stesso effetto sortiscono i listelli di larice posizionati nella parte bassa della struttura. La grafica ad acquerello utilizzata per il logo white station, è stata realizzata da matteo alemanno da venezia, vincitore del premio attilio micheluzzi come miglior disegnatore, al comicon 2012 di napoli.
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