Odilla chocolat
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La ristrutturazione della nuova sede di odilla chocolat, in un palazzo di fine seicento a milano, poneva due problemi: le ridotte dimensioni del locale, 40 metri quadrati, che limitavano le possibilità di creare una via di fuga che desse respiro all'ambiente; la necessità di inventare un'icona che... Leggi di più
La ristrutturazione della nuova sede di odilla chocolat, in un palazzo di fine seicento a milano, poneva due problemi: le ridotte dimensioni del locale, 40 metri quadrati, che limitavano le possibilità di creare una via di fuga che desse respiro all'ambiente; la necessità di inventare un'icona che differenziasse nettamente odilla dalle altre botteghe del settore. La prima esigenza è stata risolta grazie all'uso di superfici a specchio e luci soffuse, disposte in modo da creare una profondità visuale. Stessa funzione assolvono il pavimento a cementine e la struttura disassata dell'entrata a bussola, realizzata in metallo dipinto di grigio e ornata da motivi che si rifanno al design dei gioielli di cartier. L'insegna, staccata dal fondale, è illuminata dal basso, in modo da far risaltare la ricercatezza dei caratteri.
La necessità di legare odilla ad un marchio inconfondibile è assolta da un'esclusiva carta da parati di pierre frey, che raffigura frutti e fiori dell'albero del cacao, in una composizione che rimanda alle tavole da erbario settecentesche. L'arredamento è costituito da due grandi banconi in marmo di carrara e da una serie di scaffali a nicchia, convenientemente illuminati. Il soffitto a cassettoni in legno è stato riportato al primitivo splendore. Vetrerie e i paralumi sono stati realizzati da artigiani altamente qualificati.
“il risultato finale è un ambiente accogliente e sereno, dove ogni particolare è stato studiato ad hoc ma allo stesso tempo non è preponderante sull'insieme”.
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