Un materiale non consueto: il corten.
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Una casa dai forti contrasti che si prestava all’utilizzo di un materiale inconsueto: il corten. Un’architettura di interni intensa e decisa. L’ambiente è bianco, candido, immacolato. Bianche sono le pareti, i soffitti, il pavimento in rovere tinteggiato. Ma un materiale contrasta con tutto q... Leggi di più
Una casa dai forti contrasti che si prestava all’utilizzo di un materiale inconsueto: il corten. Un’architettura di interni intensa e decisa. L’ambiente è bianco, candido, immacolato. Bianche sono le pareti, i soffitti, il pavimento in rovere tinteggiato. Ma un materiale contrasta con tutto questo. Lastre di ferro preossidato rivestono poche pareti formando delle quinte che declinano lo spazio. Il corten, (così si chiama questo tipo di ferro arrugginito all’origine), caratterizza l’ambiente grazie alla finitura vellutata, alla colorazione non uniforme, alla compresenza di tratti lucidi e opachi, alla vitalità di un materiale che, con il passare del tempo, continua il processo di ossidazione da noi iniziato precocemente. Il soggiorno vive questo contrasto, la contrapposizione tra il bianco assoluto e l’inaspettato calore del corten e degli altri materiali: il wenge della cucina, l’iroko del tavolo, il velluto del divano. Questi oggetti compongono l’ambiente principale della casa: una zona in cui coesistono soggiorno, pranzo e cucina a rappresentare un modo di vita aperto e dinamico. Lo spazio non è racchiuso all’interno di una scatola. E’ articolato, flessibile: su un lato si protende sul paesaggio mentre dall’altro si conclude nella zona notte, incontrando, in questo percorso, cucina e pranzo che movimentano ulteriormente lo spazio dominato da questo materiale straordinario: il corten.
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