Erosione urbana
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1. Concept
La città e l’ambiente erodono e compenetrano il volume dell’edificio, che viene attraversato dai flussi di persone, dalla vegetazione, dal vento e dalla pioggia, dando origine ad uno spazio fluido e dinamico caratterizzato da un’unica ed avvolgente superficie scultorea in cement... Leggi di più
1. Concept
La città e l’ambiente erodono e compenetrano il volume dell’edificio, che viene attraversato dai flussi di persone, dalla vegetazione, dal vento e dalla pioggia, dando origine ad uno spazio fluido e dinamico caratterizzato da un’unica ed avvolgente superficie scultorea in cemento. La città e l’ambiente scavano una grande “grotta” urbana ed un camino verticale continuo fino alla copertura, delle vere e proprie cavità architettoniche attraverso le quali il contesto antropico e quello naturale riescono a stabilire delle relazioni profonde e vitali con l’edificio, creando un sistema organico e simbiotico. Le persone, il vento, gli alberi divengono la linfa vitale dell’architettura che si lega indissolubilmente al contesto.
2. Elementi architettonici
L’attacco a terra dell’edificio è stato pensato per aprirsi il più possibile verso il contesto, con spazi fluidi e dinamici, come fossero stati erosi nel tempo da traiettorie, percorsi, visuali. Il risultato è uno spazio unitario, morbido, luminoso, in costante relazione con la città. Dimensione urbana e architettonica si fondono in un luogo ricco di verde e di vita, forato al centro dalla corte interna, attraverso cui si rivela la piazza intermedia sovrastante. Anche la pelle dei prospetti sembra frutto di un lento processo di erosione, come se un fluido avesse scavato lentamente le fessure verticali tra le lamelle dei brise soleil e le profonde fasce opache strombate e aperte verso la città. L’alternarsi delle fasce di lamelle con gli scavi verticali strombati conferiscono alla pelle architettonica un motivo slanciato ed elegante, quasi musicale. Il volume sembra espandersi nello spazio circostante, sembra respirare, aprendosi e smaterializzandosi nel contesto, nel quale allo stesso tempo sembra fondersi.
3. Funzioni
La grande grotta basamentale solleva l’edificio dal piano stradale creando la piazza urbana, un grande spazio unitario senza soluzione di continuità con la città, che è possibile vivere, nei suoi spazi per l’incontro, per la sosta, per il relax, ma che è anche possibile attraversare e percorrere liberamente da qualsiasi direzione.
I grandi piloni di appoggio sono allo stesso tempo struttura, pelle architettonica e accessi alle funzioni superiori.
Tra la piazza urbana e le funzioni tuttavia si innesta una piazza intermedia, destinata ad alcuni servizi di quartiere, un asilo nido, una biblioteca, un bar, tutti inseriti in un grande openspace caratterizzato dalla doppia altezza sulla piazza urbana e dalle sedute a gradonate per l’incontro e per eventi musico-teatrali.
Al di sopra della piazza intermedia si sviluppa il corpo per le residenze, organizzate secondo lo schema distributivo “in linea”, cioè con vani scale e ascensori verticali a servizio di due / tre unità abitative. I tagli degli appartamenti sono diversificati sia per superfici che per tipologia, per rispondere ad una domanda più diversificata possibile, in concordanza con le esigenze di durban.
Una porzione del corpo superiore è destinato ad uffici, per lo più openspace a doppia altezza caratterizzati al primo livello da grandi tavoli flessibili per lavoro in team e da spazi di relazione, a contatto con le grandi vetrate verso i giardini pensili della corte, mentre al piano soppalcato si collocano gli uffici veri e propri. Ai terminali trovano posto le sale conferenze e gli uffici amministrativi / dirigenziali.
4. Bioclimatica
La piazza urbana, costantemente ombreggiata e circondata da una vegetazione perimetrale, è decorata da alberature puntuali e da una importante cascata, elemento di attrazione, di gioco e di grande qualità architettonica. Al contempo, la presenza di tutti questi fattori contribuisce a creare nella piazza un volume d’aria “fresca” abbastanza grande da innescare i meccanismi di ventilazione naturale, contribuendo al controllo dei parametri termo igrometrici e all’evacuazione del calore dalle residenze e dagli uffici. La pelle esterna dell’edificio è costituita da un gioco di lamelle e di pannelli opachi direzionati in base all’esposizione dei prospetti, in maniera tale che l’involucro sia costantemente ombreggiato, indipendentemente dall’ora del giorno o dal periodo dell’anno, senza che però la visuale dell’esterno dagli appartamenti o dagli uffici non sia preclusa né penalizzata. Il disegno dei pannelli, oltre ad essere il motivo decorativo dell’edifcio, è studiato in modo tale da captare l’energia solare durante tutto l’arco della giornata per trasformarla in energia elettrica e per la produzione di acqua calda sanitaria. Il sistema di recupero delle acque meteoriche consiste nel convogliamento della pioggia dalla copertura, attraverso delle condutture integrate nei giardini pensili della corte interna, in un sistema di serbatoi, dai quali l’acqua può essere immessa nei circuiti per l’irrigazione del verde e per gli scarichi dei wc.
5. Struttura
L’edificio è costituito da un grande basamento in cemento armato e strutture tridimensionali in acciaio, che rendono possibile la creazione dello spazio scultoreo della piazza urbana e il “cuscinetto” orizzontale della piazza intermedia. Su tale basamento, in perfetta sovrapposizione con i canali distributivi verticali dei vani scale/ascensori, si eleva una struttura tradizionale a telaio all’interno dei quali si snodano i moduli abitativi.
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