Il circo della vita
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In tempi non sospetti, inizio gennaio 2013, marco monopoli "quentin" sconfortato dalle tribune politiche decide di trasformare manifesti elettorali in manifesti circensi. L'addensarsi di pagliacci nella vita politica trova conferma nella lettura che i giornali internazionali danno della vicenda ital... Leggi di più
In tempi non sospetti, inizio gennaio 2013, marco monopoli "quentin" sconfortato dalle tribune politiche decide di trasformare manifesti elettorali in manifesti circensi. L'addensarsi di pagliacci nella vita politica trova conferma nella lettura che i giornali internazionali danno della vicenda italiana. E non è tutto. Con il passare dei mesi, la stessa situazione sembra riproporsi a livello internazionale. " l'affollarsi caotico dei messaggi grafici, l'addensarsi cupo dei colori, i forti contrasti, la superficie stessa della composizione, ruvida e - a - tratti - rilevata, sorprendono l'osservatore come la drammatica conferma del suo smarrimento, la magica concretizzazione delle sue angosce. I volti clowneschi nulla hanno della serena gioia dell'innocenza spensierata, ma si fissano con tragica omologazione tra tutte le figure, nel ghigno indifferente del malvagio. Unico spiraglio di luce, unica speranza l'arte che è, insieme, profezia e denuncia " . Prof. Luciano meligrana presidente centro studi galluppiani di tropea il circo della vita, il circo nella vita: una collezione di colori dove dai vibranti contrasti emergono volti clowneschi. Pallidi, lividi, ma l'ipnotico rosso delle labbra e dei nasi rapisce per poi dirigere l'attenzione verso l'elemento più tagliente, lo sguardo. Nell'esprimere la duplice natura dei suoi soggetti, l'artista li carica di espressioni vive, a sottolineare che i clown sono uomini e viceversa. Questo è il momento in cui alla carica dei soggetti fanno eco le parole stampate di giornali, non a caso, non scontate, attualissime. Là, dove l'espressione dell'artista è un chiaro raffronto con l'attualità, si palesa la forte reazione umana e personale dello stesso nel dare la voce anche alla cultura, in prima persona. La forza della composizione e l' utilizzo della carta dei manifesti elettorali ci rendono chiaro il messaggio totale tra il reale e la menzogna. Ogni opera urla di una diversa voce e carattere ma sempre con messaggi chiari, diretti e schietti. Dott.ssa valentina zorzon.
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