“il bello di essere architetto è che puoi camminare nei tuoi sogni”, questo affermava l’architetto harold wagoner intorno alla metà del secolo scorso. Il progetto della casa nzeb in località s. Stefano a monopoli nasce proprio dal desiderio dei progettisti, marito e moglie, di creare un luogo denso di significati, di luce, di superfici e volumi puri che racchiudesse come uno scrigno la vita della loro famiglia.
La particolare sensibilità ecologista degli architetti ha generato un progetto fortemente innovativo che, pur mostrandosi contemporaneo nel disegno, assume in sé molte tecniche e accorgimenti presi dalla tradizione costruttiva mediterranea; l’obiettivo era avere un involucro con elevatissime prestazioni dal punto di vista dei consumi per il riscaldamento ed il raffrescamento, oltre che sostenibile a livello ambientale, me che fosse allo stesso tempo contemporaneo e dalle linee essenziali nello stile.
Il progetto è riuscito così a fondere sapientemente le istanze della bioarchitettura con le scelte stilistiche, andando a caratterizzare le necessità di ombreggiamento estivo, guadagno solare invernale, raccolta e accumulo dell’acqua piovana, orientamenti bioclimatici e quant’altro, rendendo tali accorgimenti dei “segni” unici e fortemente caratterizzanti l’opera nel luogo esatto in cui è stata concepita e realizzata.
In tale ottica vanno viste le differenze nei prospetti dell’edificio, con aperture piccole a nord e grandi a sud (che rispondono anche alle esigenze di privacy verso la strada), ma schermate sempre da appositi aggetti o pergolati studiati proprio per permettere l’ingresso dei raggi solari in inverno (quando il sole è più basso all’orizzonte) ma non in estate; tali sporti, costituiti da setti murari che divengono aggetti di copertura e, ancora, pergolati e pensiline in un’unica linea senza soluzioni di continuità, costituiscono anche una scelta stilistica, andando ad “incorniciare” e al contempo collegare i tre corpi di fabbrica giustapposti e disposti con precisi orientamenti bioclimatici, ognuno dei quali racchiudente una precisa zona della casa. Tale giustapposizione di corpi e volumi puri genera al suo interno una chiostrina triangolare con accesso dal piano interrato, orientata in direzione delle brezze estive provenienti dal mare, la quale genera un movimento di aria fresca che, richiamata dal piano interrato, attraverso un moto convettivo di ventilazione naturale, raffresca d’estate i piani superiori, aventi finestre affaccianti su tale spazio, oltre che a nord.
La copertura del primo piano è a falda unica, inclinata a sud per poter ospitare con la migliore esposizione possibile 6,6 kw di pannelli fotovoltaici e due pannelli di solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
Riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria sono affidati ad un’unica pompa di calore elettrica, che per tre mesi l’anno lavora in maniera gratuita grazie all’energia del sole. Il gas non è presente per scelta dei progettisti, per cui anche il piano cottura della cucina, ad induzione, sfrutta energia pulita derivante dal sole.
Le superfici esterne sono chiare e giocano con i toni del bianco e del tortora, compreso le terrazze e le tegole della falda inclinata, in modo tale da ridurre il riscaldamento estivo dovuto all’irraggiamento.
I tamponamenti sono stati realizzati con blocchi di eco-laterizio isolante tipo poroton da 30 cm di spessore con fori verticali, isolati da 10 cm di cappotto esterno realizzato in fibra di vetro riciclata all’80% e a bassa emissione di voc (tale soluzione, oltre al risparmio energetico, ha anche contribuito ad ottenere un ottimo punteggio nel protocollo itaca nella voce consumo delle risorse naturali).
Come finitura esterna dei muri è stato utilizzato un rivestimento silossanico traspirante con tinte del bianco e tortora; gli infissi sono a triplo vetro con struttura in pvc, installati su supporti costituiti da spalle termoisolanti monoblocco (stipiti e cassonetto) in materiale isolante. Questo accorgimento è risultato importante per eliminare i ponti termici sul perimetro degli infissi esterni.
Le soluzioni di bioarchitettura utilizzate, combinate ai materiali e agli impianti appena elencati, hanno fatto sì che la casa unifamiliare realizzata in c.da s. Stefano a monopoli rientri tra le poche residenze private unifamiliari nzeb costruite in italia, con una classe energetica a4. Nzeb è acronimo di nearly zero energy building, tale termine viene utilizzato per definire un edificio il cui consumo energetico è quasi pari a zero e comprende quindi tutti gli edifici ad elevatissima prestazione che riducono ai minimi termini i consumi per il loro funzionamento e l’impatto nocivo sull’ambiente.
Infine la casa ha ottenuto, nello strumento di valutazione del livello di sostenibilità ambientale itaca puglia, un eccellente punteggio, che ha permesso al committente di ottenere uno sconto sul contributo di costruzione ed un bonus volumetrico pari al 10% grazie al nuovo strumento urbanistico vigente, che premia la sostenibilità ambientale del costruito.