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Ventimiglia Lattoniere srl

Rimozione e smaltimento amianto eternit - Lissone (MB)

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Archisio - Ventimiglia Lattoniere srl - Progetto Rimozione e smaltimento amianto eternit
L’amianto è stato in passato molto utilizzato sotto forma di lastre in eternit sia piane che ondulate per coprire abitazioni civili o capannoni industriali. Talvolta questo materiale così versatile poteva essere impiegato per coibentare diverse tipologie di tubature. L’eternit è un marchio registrato ed è un impasto di cemento e fibre di amianto. è stato ludwig hatschek a brevettare nel 1901 il cemento addizionato con amianto dandogli il nome di eternit per la sua lunga durata nel tempo. Solo un anno dopo steinmann acquistò la licenza per produrlo su larga scala. In pochi anni il rivoluzionario materiale disponibile sul mercato a prezzi concorrenziali divenne molto popolare e si diffuse a macchia d’olio in tutta europa. Nel nostro paese la produzione di questo materiale edilizio è terminata nel 1994 anche se già dal 1962 già in tutto il mondo era noto che le fibre e le polveri d’amianto fossero molto pericolose per la salute e provocassero forme di cancro molto gravi e difficili da curare come il mesotelioma che distrugge la pleura dei polmoni. Le ditte produttrici di eternit hanno continuato a produrre i loro manufatti nonostante fossero a conoscenza dell’alto rischio a cui erano sottoposti i loro operai. L’eternit veniva impiegato per realizzare non solo coperture e isolamenti ma anche vasche per gli acquedotti e per i depuratori, tubazioni e per molti altri scopi.attualmente l’amianto, per la sua comprovata tossicità, non viene più prodotto né messo in commercio ma ancora è molto quello che si trova in circolazione istallato come copertura di tettoie, canne fumarie o per altri scopi edilizi. Chi ha ancora dell’eternit collocato in uno o più punti della propria abitazione è obbligato a rimuoverlo solo se è sfaldato o se presenta segni evidenti di deterioramento. In caso contrario può far eseguire da apposite aziende trattamenti adeguati atti a fissare e bloccare le fibre di amianto. La normativa nazionale che regola la bonifica dell’eternit è la legge 257/1992 e la normativa di sicurezza d.lgs. 81/2008. Ogni cittadino ha il dovere di denunciare la presenza di amianto sia all’interno della propria abitazione che in qualsiasi altra struttura pubblica o privata che sia. Può telefonare direttamente all’ufficio amianto o al servizio di tutela ambientale del comune di residenza oppure compilando un apposito modulo di autocertificazione scaricabile online da inviare poi tramite posta sempre al comune o alla asl di competenza. Appena l’ente preposto riceverà la notifica si metterà in moto e farà produrre dal proprietario dell’immobile sotto accusa una certificazione del rischio redatta da tecnici specializzati nel settore con tanto di patentino regionale abilitante per la verifica delle condizioni dell’amianto.

Copertura tetti - Lissone (MB)

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Archisio - Ventimiglia Lattoniere srl - Progetto Copertura tetti
Affidatevi a dei veri e propri professionisti del settore, che sappiano accontentare il cliente e mettere a sua disposizione tutta la propria esperienza. Quello della posa e rifacimento tetti è infatti un lavoro piuttosto impegnativo, che richiede notevole passione e dedizione, ma soprattutto una forte abilità tecnica, unita ad una notevole capacità di problem solving. Le complicazioni che possono insorgere, infatti, sono all’ordine del giorno. Il lavoro di posa e rifacimento tetti si rende necessario non solo nei cantieri in costruzione, ma anche in caso di ristrutturazioni e ascoltare il cliente è fondamentale per riuscire ad accontentare ogni sua richiesta specifica. Per questo è bene evitare di incappare in quelle ditte edili che improvvisano competenze nel campo le quali troppo spesso si rivelano piuttosto limitate, ma affidarsi a chi da diversi anni svolge questo mestiere con serietà ed attenzione. Prima ancora di iniziare il lavoro e anche solo di stilare un preventivo di spesa, i tecnici specializzati inviati dall’azienda hanno cura di recarsi sul posto e di esaminare nel dettaglio la situazione, ascoltando e prendendo nota di tutte le richieste del cliente.

Pannelli fotovoltaici - Lissone (MB)

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Archisio - Ventimiglia Lattoniere srl - Progetto Pannelli fotovoltaici
sia per ridurre l’impatto ambientale che per avere un consistente risparmio sulla bolletta, i pannelli fotovoltaici sono la soluzione più adatta per poter perseguire questo importante obiettivo e per fari sì che esso generi un riscontro duraturo nel tempo. I pannelli fotovoltaici, infatti, sono un importante passo in avanti della tecnologia verso un futuro che guarderà sempre più al rispetto per l’ambiente, garantendo un risparmio energetico da cui, oltre alla natura, traiamo beneficio anche noi. Tuttavia spesso, essendo un investimento importante da un punto di vista economico, e necessitando di un’apposita operazione di installazione, il ricorso ai pannelli fotovoltaici non riscuote, tra le famiglie, il successo che in realtà meriterebbe. Questo accade anche perché la gente è ancora poco informata in materia, e vede questa nuova realtà troppo complessa per esser messa in atto nella propria abitazione e per considerarla con reale interesse. E’ bene, però, avere consapevolezza di cosa sono realmente i pannelli fotovoltaici e del loro funzionamento per poter comprendere fino in fondo la loro importanza. Innanzitutto è bene precisare che un impianto fotovoltaico è caratterizzato da moduli che, colpiti dai raggi solari, riescono a produrre energia elettrica. Tale energia, tuttavia, non alimenta direttamente gli apparecchi presenti all’interno dell’abitazione su cui è installato l’impianto, in quanto la sua produzione non risulta essere costante ma varia a seconda dell’ora e della relativa insolazione; i pannelli fotovoltaici hanno, quindi, il compito di caricare una batteria che, a sua volta, provvederà a dare l’energia necessaria ai vari apparecchi per consentirne il funzionamento. La batteria, quindi, si scaricherà e verrà successivamente ricaricata dagli stessi pannelli. Dopo aver chiarito in maniera piuttosto sommaria il funzionamento di un impianto fotovoltaico, è necessario proseguire affrontando alcuni importanti concetti quali le modalità di fornitura dei pannelli fotovoltaici e la loro posa ed eventuale sostituzione, tematiche alle quali si aggiungerà un approfondimento indispensabile relativo al risparmio energetico che l’installazione di questi dispositivi potrà garantire nel tempo. Fornitura e posa La realtà degli impianti fotovoltaici presenta, per la maggior parte delle persone, un aspetto ancora oscuro e complesso, non privo di tutta una serie di dubbi che necessitano di dover esser chiariti. Una delle prime domande che la gente si pone quando ha intenzione di valutare l’installazione, nella propria abitazione, di pannelli fotovoltaici riguarda, sostanzialmente, le caratteristiche che una abitazione deve avere per poter prevedere l’installazione dell’impianto. Sostanzialmente, i pannelli fotovoltaici hanno la particolare caratteristica di poter essere adattati facilmente ad ogni superficie; per questo motivo, quindi, non esistono grandi impedimenti relativi alla loro installazione e, di conseguenza, possono essere posizionati, oltre che sul tetto di uno stabile, anche sulla facciata o su una veranda. Ciò che, invece, è importante considerare prima dell’installazione di un impianto fotovoltaico è i moduli siano caratterizzati da una corretta esposizione e da una giusta inclinazione superficiale. Il posizionamento ottimale dei pannelli, infatti, prevede, per l’italia, che questi abbiano un’inclinazione di circa 30 gradi e la superficie rivolta verso sud; inclinazioni o esposizioni leggermente diverse, tuttavia, non causano una perdita eccessiva della resa energetica, a patto, però, che i pannelli non vengano montati in zone ombreggiate da alberi o da altri edifici confinanti. Indicativamente, per le piccole applicazioni, un impianto fotovoltaico presenta un’occupazione superficiale di circa 8-10 mq per kw di potenza nominale installata. Ciò che è importante sapere, inoltre, è che il montaggio dei pannelli fotovoltaici non richiede più di alcuni giorni di lavoro e che questi non necessitano di particolari operazioni di manutenzione nei periodi successivi; i moduli fotovoltaici, infatti, sono pressocchè esenti da malfunzionamenti, in quanto essi non sono caratterizzati da parti mobili che possono subire guasti. Solitamente, un pannello fotovoltaico viene garantito fino a 25 anni di vita, con una resa energetica, man mano decrescente, che, tuttavia, non arriva mai ad abbassarsi al di sotto dell’80-85% di quella nominale, propria dell’impianto nuovo. Altra questione di notevole rilevanza riguarda la quantità di energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico; prima di poter rispondere a questa domanda, occorre precisare che la produzione elettrica che un impianto fotovoltaico riesce a generare nell’arco di un anno dipende da alcuni fattori particolari tra cui l’inclinazione e l’orientazione dei pannelli, caratteristiche, queste, già citate, alle quali si aggiungono la radiazione solare incidente e le caratteristiche tecniche dell’impianto. In linea di massima, considerando un impianto di piccole – medie dimensioni, caratterizzato da una potenza nominale di 1 kw e da un’esposizione e un’orientazione ottimali, si può stimare una produzione annua massima di energia elettrica che si differenzia, in italia, a seconda della zona di installazione e che si può riassumere come segue: - regioni settentrionali 1.100 kwh/anno - regioni centrali 1.400 kwh/anno - regioni meridionali 1.600 kwh/anno Sostituzione La tecnologia, nell’epoca in cui viviamo, fa letteralmente passi da gigante; spesso, infatti, succede che un prodotto ad alto livello tecnologico diventa, in pochissimo tempo, obsoleto, tanto da indurci a sostituirlo con uno più attuale, dalle caratteristiche sicuramente più performanti. Questo processo può verificarsi anche alla realtà dei pannelli fotovoltaici la quale, essendo nella sua fase di maggior sviluppo, vede migliorare, in lassi di tempo brevissimi, l’efficienza dei propri moduli, che si traduce in una maggior potenza generata. Tuttavia, chi si è dotato di un impianto fotovoltaico, non è costretto a sostituirlo ogni qualvolta esce sul mercato una versione tecnologicamente più avanzata; è pur vero che, nel caso in cui dovesse succedere qualche danno ai moduli dell’impianto, potrebbe accadere che la sostituzione degli stessi non risulti fattibile. Questo potrebbe verificarsi in quanto il continuo progresso tecnologico che caratterizza questo settore ha portato al ritiro, dal mercato, dei moduli più obsoleti che, di conseguenza, non risultano più disponibili. Spesso accade anche che i nuovi moduli più performanti non risultino essere compatibili con quelli vecchi, sia a causa del degrado di questi ultimi, dovuto al tempo, sia perché la combinazione di pannelli fotovoltaici vecchi con quelli nuovi potrebbe causare una perdita in termini di rendimento dell’intero impianto. In questo caso risulta estremamente importante rivolgersi ad imprese con una consolidata esperienza nel settore, che possano aiutare il cliente nell’individuazione delle soluzioni più convenienti per la sostituzione dei moduli che consentano di evitare squilibri, perdite di potenza ed, eventualmente, la rottura dell’impianto. Risparmio energetico Oltre che per il rispetto dell’ambiente, l’installazione di un impianto fotovoltaico è una scelta che viene effettuata anche, e soprattutto, per motivazioni economiche. Il risparmio energetico, infatti, è diventato una priorità, nell’epoca di crisi economica che ci troviamo a dover affrontare. E a questo punto, quindi, sorge spontaneo chiedersi quanto è possibile risparmiare avendo, in casa propria, un impianto fotovoltaico. Per prima cosa è importante chiarire che la resa di un impianto varia a seconda dell’area geografica in cui si vive, delle condizione climatiche che la caratterizzano e della tipologia dell’impianto stesso. Per quanto riguarda il primo aspetto, si è provveduto a suddividere l’italia in cinque fasce, contenenti ciascuna un determinato numero di province caratterizzate dalla stessa incidenza dell’irraggiamento solare. Questa suddivisione, effettuata ad opera dell’ aeeg (autorità per l’energia elettrica e il gas), consente di individuare facilmente la propria fascia di appartenenza, che servirà, successivamente, per valutare il risparmio energetico all’interno di una apposita tabella nella quale, a seconda del tipo di collettore installato, è riportato il risparmio specifico lordo (rsl) per unità di superficie in relazione al precedente impianto di produzione termica. Si può, infine, calcolare il risparmio energetico globale lordo moltiplicando il rsl per la superficie installata. Per riuscire, comunque, a farsi un’idea sommaria del risparmio ottenibile, senza dover necessariamente intraprendere questi calcoli non proprio semplici, si può considerare che, in linea di massima una produzione di energia solare di circa 850 kwh al mq consente di risparmiare circa 91 litri di olio combustibile, 101 metri cubi di gas naturale o 940 kwh di energia elettrica, e di ottenere una riduzione delle emissioni di anidride carbonica che ammonta a circa 306 kg. In conclusione, la scelta dell’installazione di pannelli fotovoltaici nella propria abitazione è una delle soluzioni migliori da perseguire al fine di risparmiare sulla bolletta energetica e di contribuire al rispetto dell’ambiente. Si tratta, sostanzialmente, di un investimento che porta i suoi frutti nel tempo, e che costituisce a tutti gli effetti un notevole passo in avanti verso un futuro che si sta dirigendo, in maniera sempre più veloce ed efficace, verso una tecnologia dalle prestazioni eccellenti e dal basso impatto ambientale.
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