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Valle 3.0 srl

Interporto - Roma (RM)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Interporto
Aereoporto di lamezia terme Stazione torino porta nuova Torre di controllo di milano malpensa Aereoporto di fiumicino Aereoporto di torino caselle Aereoporto di genova Riqualificazione porto di palermo

Nuovo ospedale della sibaritide - Reggio Calabria (RC)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Nuovo ospedale della sibaritide
Committente Regione calabria Importo lavori 168 mln/€ Superficie 62000 mq Gruppo di progetto Valle 3.0 Concise consorzio stabile Breve descrizione dell’opera Elaborazione del progetto eseguita con metodo bim con grado di definizione lod e E’ un ospedale poli-specialistico per acuti con livello di assistenza media, organizzato in dipartimenti. Centralità del malato, umanizzazione ed efficienza organizzativa sono i punti cardine che hanno orientato la progettazione del modello, rendendolo aderente alla realtà locali e al contesto fisico. L’obiettivo è di realizzare un “villaggio della salute” inteso come un complesso molto compatto, immerso nel verde, a prevalente sviluppo orizzontale – con massimo tre piani fuori terra, meno alto degli alberi d’alto fusto del parco circostante e degli spazi verdi intorno al quale è organizzato. Gli aspetti più innovativi del modello sono l’alta capacità di prestazioni con un elevato tasso di utilizzazione delle attrezzature a fronte di un’area di degenza calibrata alle reali esigenze del bacino d’utenza. La complanarità delle funzioni primarie e la corretta separazione dei flussi primari – quello sanitario tendenzialmente centripeto e reso autonomo oltrechè ottimizzato in termini distanze e quello aperto all’esterno ai visitatori e agli utenti delle funzioni “di giorno”, tendenzialmente centrifugo – e dei flussi logistici sono alla base dell’impianto plani-volumetrico. Per quanto concerne l’organizzazione funzionale, l’obiettivo di contenere i costi di costruzione e di gestione e, soprattutto di ottimizzare la dimensione complessiva dell’organismo ospedaliero in ragione del suo funzionamento e del budget disponibile – riduzione dei percorsi, salvaguardia delle contiguità, valorizzazione della accessibilità complessiva – ha costituito il principale parametro di riferimento. Questo ha comportato una completa disarticolazione per aree funzionali omogenee e, in sequenza, la definizione per ciascuna di esse di un layout specifico e di una posizione ottimale all’interno del sistema. Grazie alla natura multidisciplinare del team di progetto e al confronto continuo con i responsabili sanitari e tecnici è stato garantito un percorso integrato di verifica di carattere gestionale, procedurale, economico, funzionale, architettonico, prestazionale/impiantistico, strutturale e relazionale. Tutte le discipline della progettazione, architettonico, strutturale impianti hanno realizzato il progetto in ambito bim attraverso l’elaborazione di modelli tridimensionali virtuali con contenuto informativo e grafico in lod e (norma uni 11337). La gestione dei modelli e dei loro contenuti è stata soggetta a verifiche periodiche permettendo il controllo puntuale degli elementi e la migliore integrazione di tutte le discipline specialistiche. L’attività di computazione in ambito bim ha consentito di effettuare la verifica di tutte le quantità degli elementi presenti nei modelli

Uffici - Roma (RM)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Uffici
Uffici viale liegi (roma) Sede della banca centrale di tirana Efsa - autorità europea per la sicurezza alimentar... Sede regione calabria Palazzo di giustizia - venezia Sede del municipio di dubai Commissione economica delle nazioni unite per l'af... Banca d'italia Sede degli uffici alitalia Sede del gse gestore dei servizi energetici

Accoglienza - Roma (RM)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Accoglienza
Padiglione italia - expo70 Presidenza del consiglio dei ministri Riqualificazione gru del porto di palermo Hotel fiumicino airport Centro espositivo del mare Auditorium di firenze Caffetteria del politecnico di torino

Istruzione - Roma (RM)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Istruzione
Liceo scientifico di siano Berto barbarani Istituto sant'anna di pisa Politecnico di torino Università tor vergata - rettorato Università tor vergata - facoltà di medicina Università tor vergata - facoltà di ingegneria

Ospedale della piana di gioia tauro - Gioia Tauro (RC)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Ospedale della piana di gioia tauro
Committente Tecnis Importo lavori 109 mln/€ Superficie 60000 mq Il nuovo ospedale è un esempio di gestione attraverso l’architettura e le sue forme di una complessità sostenibile: come nel caso del nuovo porto di palermo anche nell’ospedale di gioia tauro si guarda al progetto come ad un dispositivo adattativo in grado di gestire e risolvere la complessità attraverso un ottica multiscalare sia da un punto di vista disciplinare che operativo, funzionale ed economico. Valle 3.0 approfondisce con l’ospedale della piana i consueti temi di ricerca sottolineando l’opportunità di intervenire in un contesto specifico (il sud d’italia) attraverso progetti infrastrutturali di grande scala coniugando semplicità e riconoscibilità e dando forma allo stesso tempo ad una nuova identità collettiva attraverso il progetto delle opere pubbliche. In questo quadro la funzione di un architettura a servizio della salute dei cittadini si traduce in un opera “manifesto” in cui mettere in pratica il principio cardine di un “edificio come cura” motore di una “nuova ecologia”. Valle 3.0 persegue l’obbiettivo di mettere in relazione la progettazione sostenibile con le questioni che riguardano la salute e la prevenzione delle malattie e di trasformare allo stesso tempo il nostro habitat in modo da facilitare il cambiamento dei comportamenti collettivi ed orientarli verso un nuovo concetto di ben(e)ssere comune. I criteri secondo cui è stata sviluppato il progetto sono inoltre quelli espressi nel decalogo del modello dell’ospedale di veronesi e nei sette principi dell’universal design (equità, flessibilità, semplicità, percettibilità, tolleranza all’errore, contenimento dello sforzo fisico, misure e spazi sufficienti) con la variante correlata del design per tutti (design for all) che ha per obiettivo fondamentale la realizzazione di edifici che siano di per sé accessibili a ogni categoria di persone al di là dell’eventuale presenza di una condizione di disabilità. Il layout distributivo infine si articola in due elementi principali la piastra e i corpi delle degenze, uniti da una corte centrale coperta e da due elementi di collegamento in cui si attestano tutti i percorsi ( sia verticali che orizzontali) ed i cavedi tecnici.

Nuovo polo scolastico gignano - L'Aquila (AQ)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Nuovo polo scolastico gignano
Committente Comune de l'aquila Importo lavori 3.7 mln/€ Superficie 2200 mq Il progetto per il nuovo polo scolastico di gignano piccola frazione del comune dell’aquila si struttura attorno a pochi ma essenziali concetti chiave come parte di una molteplice riflessione che valle 3.0 porta a compimento nell’ambito di contesti eterogenei sia dal punto di vista territoriale che funzionale. Un approccio trasversale alle discipline che guarda all’architettura come ad una nuova ecologia, una scienza contemporaneamente applicativa e creativa all’interno della quale armonizzare e favorire la relazione tra l’uomo e natura. Armonia con il contesto e sostenibilità sono le azioni che strutturano il concept architettonico della scuola dell’aquila: da un lato la sezione sfrutta la naturale altimetria del terreno per articolare un sistema di percorsi in grado di snellire e facilitare la distribuzione tra scuole di diverso grado (elementari e medie) dall’altro l’impianto planimetrico, plasmato sull’andamento delle curve di livello del lotto, favorisce la creazione di spazi collettivi di cerniera in cui far confluire molteplici funzioni di tipo ludico-creativo. La risultante di questo sistema si riverbera nella qualità delle aree verdi esterne, nella diversificazione degli spazi informali e non meno importante nell’uso preminente della luce naturale per illuminare gli spazi interni. Inoltre la volontà di favorire la riconoscibilità del plesso scolastico nei confronti dell’abitato circostante, attraverso un gioco di rimandi visivi in grado di rendere “familiare” l’architettura da parte dei bambini e dei ragazzi, ha determinato la scelta di dare particolare importanza al tema del colore come elemento costitutivo del brise-soleil posto a rivestimento delle ampie vetrate dei prospetti principali. Seguendo una logica multiscalare che caratterizza la metodologia progettuale di valle 3.0 molta cura è stata posta inoltre nel design degli interni in particolare favorendo sia da un punto di vista morfologico che tecnico i criteri dell’ergonomia e della durabilità. Un progetto che si predispone anche in questo caso come un “dispositivo”, adattivo, sostenibile e creativo con la specifica capacità di predisporsi quale supporto per un nuovo e più moderno modo di concepire la didattica e le sue forme.

Urbanizzazione - Roma (RM)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Urbanizzazione
Urbanizzazione corso del popolo (terni) Riqualificazione zona stazione (vicenza) Intervento in via della lega lombarda (roma) Sviluppo quartiere settevene Riqualificazione via giustiniano imperatore (roma) Insediamento residenziale colle monastero Roma Beni immobili italia Urbanizzazione quartiere dragoncello

Grande distribuzione - Roma (RM)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Grande distribuzione
Mercato agroalimentare di parma Mercato agroalimentare di napoli Mercato agroalimentare di roma Mercato agroalimentare di fondi

Nuovo ospedale di amatrice - Amatrice (RI)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Nuovo ospedale di amatrice
Committente Regione lazio – asl rieti Importo lavori Mln/€ Superficie 12544 mq Gruppo di progetto Valle 3.0 (mandataria) – ets, geologo l. Nolasco [mandanti] Il nuovo ospedale di amatrice possiede una valenza simbolica non solo nell’essere un ospedale in una zona disagiata, ma anche per essere uno dei primi edifici che danno l’avvio alla ricostruzione post terremoto. Basandosi sul principio che la memoria è parte integrante della ricostruzione e che la ricostruzione post terremoto non si può considerare semplicemente come una ricostruzione del tessuto urbano, ma principalmente come una ricostruzione del tessuto umano, si capisce l’attenzione posta su ogni elemento architettonico che costituisce l’intero intervento. L’edificio risulta essere composto da due corpi principali, che contengono funzioni differenti, aggregandosi tra loro così come un pezzo di città in embrione. Le volumetrie dei due corpi principali dell’edificio richiamano una immediata associazione all’architettura di amatrice, così come i colori delle facciate. La scomposizione degli elementi riporta l’edificio a una scala urbana, la scala che si è persa proprio a causa del terremoto. I colori dei moduli della facciata ventilata in gres estruso prendono spunto dai colori, attentamente analizzati, delle facciate del vecchio corso di amatrice per riportare alla memoria un’atmosfera familiare e per non snaturare quello che si configurava come un elemento caratterizzante delle strade della cittadina. Gli assi visivi, prescelti rispetto agli assi eliotermici, permettono sia la vista sul paesaggio circostante, sia la creazione di una corte interna nella quale è possibile prevedere il “garden healing”, giardino terapeutico. I benefici del contatto con gli elementi della natura [sole, aria, acqua, piante, animali] sono molteplici e afferiscono a tutte e tre le sfere della salute fisico-mentale-sociale. Tutti gli spazi, interni ed esterni sono stati progettati per favorire salute e benessere. Gli sforzi, condotti anche dalla medicina, per sviluppare modelli di cura centrati sulla persona [e non sulla malattia] si concretizzano nella qualità dell’ambiente, essendo consapevoli della stretta relazione che esiste tra questo e la salute. La caratterizzazione estetica e funzionale degli spazi è stata impostata secondo aspetti tematici “chiave”, nell’ottica di fornire un “modello ospedaliero” che inquadri non più l’ospedale come macchina produttiva, ma come luogo di accoglienza nel quale il rispetto dell’individuo, il comfort, la privacy, la facilità di orientamento sono requisiti indispensabili a imprimere all’organismo architettonico quei connotati di “positività”, complessità e totalità altrimenti estranei alla tipologia consolidata, surrogando così, nell’immaginario comune, la tradizionale valenza di “isolatore sociale” in “aggregatore sociale”. A tutti gli aspetti altamente evocativi che a questo ospedale è demandato di richiamare corrispondono anche motivazioni funzionali e tecnologiche che hanno, in tutti gli ospedali, condizioni stringenti. La disposizione plano_altimetrica lungo la strada di accesso permette riconoscibilità da parte degli utenti e permette la divisione dei percorsi dei diversi utilizzatori [condizione obbligatoria per il funzionamento dell’ospedale]. La scomposizione in blocchi di livelli di tecnologia differenti permette un controllo impiantistico più efficiente, ogni corpo di fabbrica ha una funzione differente, quindi anche pesi impiantistici differenti. La progettazione integrata delle componenti architettoniche ed impiantistiche consente di abbattere l’energia primaria richiesta dall’edificio, garantendo i più elevati standard di qualità delle condizioni termo-igrometriche interne, nonché, l’utilizzo delle fonti rinnovabili e un minore spreco di risorse ambientali. L’involucro è stato studiato per ridurre le dispersioni termiche dell’edificio e conseguentemente di ridurre l’energia necessaria al riscaldamento e raffrescamento dei locali. Basandosi sul principio che il primo accorgimento per il contenimento dei consumi è non consumare, è stato progettato un involucro con una trasmittanza termica inferiore a quella prevista dalla normativa. In ultimo, la caratteristica della tipologia di ospedale in zona disagiata comporta una dotazione di software importante che riguarda la telemedicina, per tale motivo sono stati previsti anche locali destinati a tali attività all’interno dei reparti.

Lavoro - Roma (RM)

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Ospedale "san marco" e centro ortopedico Ospedale civile san sebastiano Ospedale cisanello Ospedale cardarelli Policlinico di tor vergata

Infrastrutture - Roma (RM)

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Archisio - Valle 30 srl - Progetto Infrastrutture
Variante esterna all'abitato di tortona Prolungamento dell’autostrada a31 - valdastico Autostrada sa/rc - dal km 348+600 al 359+400 Autostrada sa/rc - dal km.400+900 al km.404+000 “centrale sicula” - km 19+000 e 23+200 s.s.117 Gra svincolo aurelia - dal km.13+900 al km.17+400 Tratto di via nuova poggioreale a corso malta
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