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Serre bioclimatiche - Roma (RM)

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Serre bioclimatiche La cura degli spazi esterni all’abitazione, oltre a riguardare la loro fruizione estiva e il decoro degli edifici, può comportare anche il miglioramento del comfort; strutture esterne come tettoie, pergolati e verande possono diventare gli spazi più gradevoli della casa e contribuire anche al risparmio energetico. Le caratteristiche dimensionali degli spazi esterni chiusi da vetrate sono fortemente vincolate dai regolamenti regionali e locali. In molti comuni le serre bioclimatiche possono diventare, senza aumenti di volumetria, grandi ambienti di soggiorno; in altri, come milano, devono limitarsi a poco più di un’intercapedine vetrata. Dal punto di vista normativo tutti gli interventi di questo genere richiedono una pratica edilizia. Per la messa in opera di una pergola è necessaria una semplice comunicazione di inizio attività libera (cia, cil o cial) nei comuni che ammettono tale procedimento anche per opere esterne, oppure una segnalazione certificata di inizio attività (scia). Entrambe prevedono la possibilità di presentare la pratica contestualmente all’inizio dei lavori o -con una sanzione amministrativa – dopo l’inizio degli stessi. Nei centri storici o su immobili vincolati sono necessarie l’autorizzazione paesaggistica e/o della sovrintendenza per 1 beni architettonici e la presentazione di una denuncia inizio attività (dia, con inizio delle opere dopo 30 giorni) o permesso di costruire (con assenso esplicito). Spazi confortevoli per vivere all’esterno Le normative indicano generalmente la pergola, o pergolato, come una struttura in legno o acciaio con pilastrini esili privi di fondazione e travetti ad altezza non superiore a 3 metri, facilmente smontabile e con superficie delle parti aperte non inferiore ai 4/5 della superficie totale. Contrariamente ai pergolati, la posa di una tettoia rappresenta una modifica di sagoma e un aumento della superficie utile o utilizzabile, sia in appoggio a pilastrini che a sbalzo. Perciò, coprire un pergolato esistente con una lastra di policarbonato, per esempio, è un abuso edilizio e richiede una pratica a sanatoria. Le serre bioclimatiche, anch’esse soggette alle stesse procedure urbanistiche che riguardano la tettoia, vengono, invece, indicate come un ambiente vetrato su almeno tre lati, con pareti trasparenti asportabili o fisse, la cui volumetria non viene computata se non supera dal 15 al 30% della superficie del terrazzo su cui insiste o della superficie dell’alloggio, secondo ì regolamenti comunali. Non si può togliere il serramento che la divide dall’ambiente interno, perché cosi ci sarebbe un aumento della volumetria. Serre bioclimatiche: come funzionano? Le serre bioclimatiche, oltre a rappresentare un’estensione della superficie fruibile dell’abitazione. Possono avere una funzione importante nel risparmio energetico. Il principio più evidente del loto funzionamento è la captazione dei raggi solari nella stagione fredda: il sole scalda per irraggiamento l’ambiente (tela serra che a sua volta scalda ambiente adiacente, per conduzione, cioè scaldando i muri e i serramenti e anche per convezione (movimentazione di aria calda) se i serramenti sono aperti. Anche in assenza di sole, le serre bioclimatiche funzionano da intercapedine. Facendo diminuire la differenza di temperatura tra interno ed esterno. L’aria calda delle serre bioclimatiche può inoltre essere convogliata negli altri ambienti tramite appositi collettori di distribuzione. Per la stagione calda è bene che le pareti vetrate siano, oltre che parzialmente apribili. Anche parzialmente asportabili e schermagli, in questo modo, le serre bioclimatiche diventano anche un filtro contro il caldo. La normativa Le serre bioclimatiche godono di una normativa particolare, diversa da comune a comune, perciò è sempre bene consultare il regolamento del comune di appartenenza prima di cominciare il lavoro. A titolo esemplificativo, menzioniamo alcuni aspetti fondamentali per tre città campione. Nel regolamento edilizio di milano la superficie delle serre bioclimatiche, intese come ambienti addossati a un muro perimetrale e con tre lati vetrati, non vengono computate nelle superfici lorde di pavimento se non eccedono il 25% della superficie del terrazzo su cui è posta. Nel nuovo regolamento edilizio da poco approvato e che verrà adottato a brevissimo, scompare invece tale percentuale e la limitazione principale (oltre all’orientamento che deve essere compreso tra sud-ovest a sud-est) riguarda la profondità massima, che diventa di 1,50 metri. La normativa edilizia di roma, con l.r. N° 10/2011, ha portato la superficie massima delle serre bioclimatiche escluse dal volume, dal 15% al 30% della superficie del relativo alloggio. A palermo, il regolamento indica che verande o serre bioclimatiche non sono da computare ai fini del volume edificabile se disposte su fronti orientati a sud con un margine di tolleranza di 30 gradi.
 
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