Menu

Studio Ingrosso

Illuminazione restauro cupola ss. Crocifissogalatone - 2017 - Lecce (LE)

Numero di immagini
5
Visite ricevute
296
Like ricevuti
Archisio - Studio Ingrosso - Progetto Illuminazione restauro cupola ss Crocifissogalatone - 2017
Il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha promosso e finanziato i lavori di restauro del ss. Crocifisso della pietà di galatone, iniziati a febbraio 2016 e li presenterà alla cittadinanza in occasione dell’inaugurazione del 29 marzo. Grazie all’azione di tutela del mibact è stato restituito un bene che per troppo tempo era rimasto nell’ombra, in quanto il suo interno è stato parzialmente occupato da impalcature (installate molti anni fa nell’ambito di un precedente intervento) che ne hanno occultato gli apparati decorativi. La devozione per il luogo dove oggi sorge il santuario risale al 1621, quando si verificò un evento miracoloso legato all’icona del crocifisso che era dipinta sulla parete di una piccola costruzione. A seguito di tale evento venne eretta prima una piccola cappella, poi una chiesa vera e propria, ultimata già nel 1623. Sessant’anni dopo, il 2 febbraio 1683, la cupola della vecchia chiesa crollò rovinosamente, danneggiando in modo quasi irreparabile anche la sacra icona (poi restaurata e ancora presente nell’altare maggiore del santuario). Con grande sollecitudine fu decisa la ricostruzione della chiesa, e già poche settimane dopo il crollo il progettista incaricato, il frate nicolò da lequile aveva già prodotto i primi disegni per la ricostruzione. I lavori proseguirono anche sotto la “supervisione” del celebre architetto leccese giuseppe zimbalo, incaricato come consulente, e grazie alle copiose donazioni dei fedeli, ai quali si deve probabilmente la maggior parte dei contributi per finanziare l’opera. L’intervento di restauro ha interessato solo una parte del santuario, che da molti anni era solo parzialmente agibile a causa della presenza di impalcature, montate per impedire la caduta di parti che minacciavano di staccarsi dalle coperture voltate e dalla cupola. Il mibact, con un finanziamento complessivo di 700mila euro, ha predisposto il progetto di restauro e diretto i lavori, eseguiti dall’impresa leopizzi 1750 di parabita, che sono stati avviati a febbraio 2016 e oggi conclusi. I lavori hanno interessato l’affresco di s. Elena e s. Michele posto sopra l’arco trionfale, la cupola decorata da mario prayer e le superfici sottostanti dei pennacchi e degli archi, il transetto e tre cappelle che si affacciano sulla navata. Il restauro di tutte le superfici è stato condotto con l’obiettivo di rimuovere la cupa versione cromatica degli anni 1944-45, al fine di restituire i colori e la luminosità alle pareti, con gli stucchi a rilievo dipinti a finto marmo e le specchiature rosate. Con la rimozione degli strati pittorici recenti sono stati svelati anche gli originari incarnati degli angeli inseriti negli apparati decorativi e le preziose dorature che ricoprono gran parte delle superfici interne del santuario, queste ultime ritrovate in buona parte intatte. è stato installato un nuovo impianto di illuminazione della cupola progettato dallo studio ingrosso, realizzato con tecniche innovative basate sulla percezione dei neuroni specchio per ottenere una visione tridimensionale dei dipinti, seguendo schemi basati sulla saturazione delle cromìe per esaltare i colori dipinti da mario prayer e appena restaurati. L'impianto è stato realizzato dalla ditta idealuce srl di lecce, nota per la grande esperienza nel settore impiantistico applicato ai beni culturali.

Restauro mura urbiche di lecce - Lecce (LE)

Numero di immagini
10
Visite ricevute
627
Like ricevuti
Archisio - Studio Ingrosso - Progetto Restauro mura urbiche di lecce
“quae lapis loquor accipe ni lapis es” (se non sei pietra, accetta ciò che io pietra ti dico) In questa frase incisa alla base del campanile del duomo di lecce, c’è la sintesi del progetto, dove ogni componente di questo complesso lavoro, è stato chiamato a fornire il suo contributo alla percezione del monumento che, per la prima volta dalla sua nascita, si apre al pubblico svelando i suoi segreti. Il progetto impiantistico, che ha visto lo studio ingrosso coinvolto nei suoi diversi apporti e competenze tecniche in campo illuminotecnico, elettrico, meccanico, e la definizione delle carpenterie metalliche presenti, ha affrontato le tematiche proposte nel rispetto, anzitutto, del luogo. Il ruolo degli impianti in un progetto di restauro è sempre un tema di grande interesse per le difficoltà intrinseche di adeguare le necessità della fruizione di un luogo secondo le normative vigenti alle condizioni di conservazione, tutela, leggibilità degli interventi e flessibilità di utilizzo e per questo il tema affidatoci è stato affrontato con grande attenzione verso il comfort dei fruitori, il rispetto dello stato dei luoghi e delle cortine murarie al fine di evitare interventi invasivi ed oltremodo irrispettosi della stratificazione dei luoghi. Tutto quanto espresso sinora, trova nell’impianto di illuminazione una sintesi di quanto affermato in premessa. In un intervento di restauro, gli aspetti legati alla percezione del luogo e la sua tutela divengono ancora più significativi alla luce di quanto affermato nelle carte del restauro e delle norme tecniche, soprattutto in campo di sicurezza, che non si sono mai in realtà occupate dei luoghi storici e dei manufatti artistici, ma solo della correttezza intrinseca degli impianti e delle installazioni, quasi solamente riferendosi alle attività fornendo indicazioni di natura coercitiva sotto il profilo progettuale, non ponendosi correttamente il problema della specificità di alcuni settori di intervento, anzi della specificità di ogni oggetto artistico e di ogni intervento che lo interessi. Lo sviluppo del progetto di illuminazione ha tenuto conto di diverse componenti percettive, alcune delle quali saranno maggiormente esplicitate alla conclusione dei lavori, attualmente in corso con altra impresa, per la sistemazione delle aree esterne e del parco delle mura. All’imponenza delle superfici verticali delle mura urbiche si accompagna un percorso visivo che accompagna il visitatore in una sequenza di luoghi interni ed esterni, in cui si snoderà il futuro sistema espositivo (attualmente in fase di definizione).

Magistra vini - Lecce (LE)

Numero di immagini
7
Visite ricevute
357
Like ricevuti
Archisio - Studio Ingrosso - Progetto Magistra vini
Magistra vini è un progetto complesso ed articolato: realizzare dodici cantine, produttrici di vini rigorosamente d.o.c. Una sfida affascinante per il nostro studio, perchè coniuga la passione per la produzione di qualità, al piacere di vivere un territorio e costruire un percorso culturale capace di legare rispetto per l'ambiente, l'attenzione per l'arte e la diffusione della cultura. La cantina emera è un progetto a cui sono molto legato per la sinergia che un imprenditore illuminato ha saputo creare, spingendo lo staff di progettazione, gli artisti coinvolti, i collaboratori della cantina, ad una partecipazione che ha coinvolto veramente tutti con grande entusiasmo. Così il progetto di illuminazione ha dovuto rispettare i requisiti richiesti per l'intervento di restauro filologico connesso ad un ambito archeologico-industriale, rispettando la funzionalità delle aree di lavoro, lo stupore generato nella sala conferenze dal grande murales dipinto dal maestro ercole pignatelli, la suggestione della bottaia con la sala degustazione e l'emozione del piccolo museo con i reperti archeologici di epoca greca e romana, provenienti dal territorio pugliese
Vai su
Invia una richiesta di lavoro a Studio Ingrosso
+ Allega file
Invia
 
Imprese Edili vicino a te
Professionisti selezionati:
Cambia filtri
INVIA
Modifica filtri
Annulla
Chiedi un preventivo gratuito a Studio Ingrosso