L'appartamento, che occupa parte del terzo piano e della mansarda di un edificio in centro storico in tortona, ha come fulcro una scala che collega il piano adibito a zona giorno (cucina, soggiorno e studio) con la mansarda nella quale si trova la zona notte.
Tale scala è in realtà un “oggetto” magico che non solo “collega” i vari piani ma che “divide” il soggiorno dalla cucina e “genera” il soffitto coi sui tagli che contengono le luci: nessun lampadario è stato utilizzato ma soltanto piccoli neon incassati così da poter giocare con i gradi luminosi e passare dall'ombra alla luce attraverso tutte le sfumature possibili, dal riposo alla lettura, dalla sensualità alla conversazione.
Le pareti ed i controsoffitti sono state decorati con stucco veneziano mentre i pavimenti sono in legno di rovere.
Ricordando un insegnamento di dante benini “non esistono lavori piccoli ma solo lavori poco interessanti” : l'incarico per scegliere una scala a chiocciola si è trasformato nell'occasione di riprogettare l'intero appartamento.
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