Cappella privata - Messina (ME)
Adolf loos affermava che “solo una piccola parte dell’architettura appartiene all’arte: il sepolcro e il monumento”.
Le dimensioni di questa cappella gentilizia, di soli 3 metri per 3, manifestano simbolicamente questo desiderio di eternità. L’edificio si articola su due livelli: la parte basamentale segna l’ingresso alla cappella attraverso due grandi blocchi di marmo sbozzati, che risultano ruotati e traslati a memoria della pietra rotolata del sepolcro di cristo risorto. La parte superiore, opposta per leggerezza ed essenzialità, è di un candido intonaco bianco e vuole rappresentare lo spirito che si distacca dalla materialità della vita terrena, con i suoi affanni e le sue fatiche, e ascende ad una dimensione spirituale. La croce, simbolo di resurrezione, abbraccia, leggera e senza peso, l’intero monumento, fino ad apparire sospesa nel cielo e lega con una linea incisa nella materia, il passaggio dell’anima, che annulla l’io per tornare a dio.
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