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Simone Casini

Borgo novo di gaiole in chianti - Gaiole in Chianti (SI)

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Archisio - Simone Casini - Progetto Borgo novo di gaiole in chianti
Il borgo novo di gaiole nella sua struttura reinterpreta in forma esplicitamente contemporanea gli elementi della tradizione insediativa e costruttiva locale, rielaborando le procedure e i metodi costitutivi dei borghi rurali chiantigiani. Il complesso, che si appoggia su un’area accentuatamente acclive assecondando la naturale successione delle curve di livello, è diviso nettamente in due parti da un asse centrale, che corrisponde alla strada carrabile di attraversamento. Nella parte inferiore sono disposti sei nuclei (villette bifamiliari), la cui compattezza di impianto è accentuata dalle ampie superfici in murature, con rade e limitate aperture, quasi bastioni di chiusura a difesa del borgo, tanto più serrati agli estremi da torrette ottagonali. La parte superiore del complesso è invece costituita da un vero e proprio borgo, a cui si accede da un’ampia apertura architravata, una sorta di dilatata porta urbica, che introduce al percorso principale lievemente ascendente. Ai lati della strada centrale si aprono stretti vicoli con scale di collegamento ai differenti livelli su cui si sviluppa il borgo; al centro dell’abitato si apre una piccola piazza, posta ortogonalmente alla strada e conclusa alla sommità da una torre ottagonale, che domina l’intero borgo. Le singole unità abitative sono realizzate come aggregazione di cellule base, le cui dimensioni sono ricondotte agli esempi desumibili dai borghi chiantigiani (con cellule di braccia 6 x 9, secondo un dimensionamento che rinvia, si direbbe necessariamente, alla metrologia storica). L’aggregazione delle unità abitative definisce, in successione, il tessuto edilizio del borgo, che si articola secondo uno schema planimetrico dal chiaro e nitido disegno geometrico, nel quale sono distinti i tipi edilizi di impianto isolati e i tipi edilizi di saturazione, ricercando e ricreando cioè un’articolazione dello spazio urbano in analogia a quanto proposto dall’analisi dei borghi rurali del chianti.

Ristrutturazione di villa urbana a montevarchi - Montevarchi (AR)

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Archisio - Simone Casini - Progetto Ristrutturazione di villa urbana a montevarchi
L’adeguamento alla normativa urbanistica vigente L’intervento di ristrutturazione ha riguardato una villa costruita negli anni sessanta nei pressi dello stadio di montevarchi con ampliamenti volumetrici risalenti agli anni settanta, ricadente all’interno della definizione di ristrutturazione edilizia ai sensi dell’art. 79 co.2, lett.d, l.r. 1/05 ed in particolare nella tipologia della re1 – ristrutturazione edilizia di tipo 1 ai sensi dell’art.12 delle n.t.a. Del regolamento edilizio di montevarchi, espressamente consentita nelle zone t3. I materiali ” naturali “ Tutto l’intervento ha avuto come linea guida l’utilizzo di materiali “naturali” evitando accuratamente i materiali chimici di sintesi quali polistirolo, polistirene e simili. Per migliorare l’efficienza energetica e quindi il contenimento dei consumi si è optato per la realizzazione di un cappotto termico isolante interno in sughero naturale ovvero non trattato chimicamente ma semplicemente essiccato al sole con finitura in biocalce traspirante per permettere all’involucro di “traspirare”. Il tetto ventilato Si è proceduto poi alla ricomposizione della copertura al fine di trasformare il tetto ad una falda in latero-cemento con manto in cemento-amianto in un tetto tradizionale a due falde a capanna, tipologia più consona alla struttura portante dell’edificio a setti portanti in mattoni pieni sui quali è stata impostata una struttura lignea di copertura in travi lamellari che sorregge un’assito in legno costituito da doppio tavolato ad orditura ortogonale sul quale posare una doppia orditura di regoli in abete 4×4 cm per creazione intercapedine d’aria e appoggio del manto in tegole di laterizio. Il tutto completo di accessori quali rete parapasseri, raccordi per elementi verticali sporgenti, colmo ventilato ecc. Per l’isolamento termico si è ricorso oltre al tetto ventilato di cui sopra ad un triplo strato di materiale isolante costituito da fibre di legno ricomposto tipo biopan. Per l’impermeabilizzazione si è evitato di utilizzare membrane sintetiche polimeriche o bituminose né tantomeno “catrami” ma semplicimente una membrana traspirante tipo tywek. Le strutture Le opere strutturali hanno riguardato il consolidamento dei due muri centrali in mattoni pieni ad una testa posti al piano terra attraverso l’utilizzo di doppio betoncino armato ed il consolidamento del solaio del piano sottotetto. I prospetti Si è provveduto inoltre inoltre alla ridefinizione del prospetto tergale dell’edificio, in precedenza di alcun valore architettonico e decorativo. A tale scopo, al centro della facciata, l’esigenza funzionale della creazione di un secondo camino ai fini impiantistici viene colta come occasione per la regolarizzazione del disegno complessivo della facciata attraverso la creazione di un sistema del tipo a colonne binate con timpano centrale triangolare posto ad un’altezza tale da porre la quota di sbocco dei fumi al di fuori della cosiddetta zona di reflusso (art. 4.3.3 norme uni-cig 7129/92 e art. 21 delle n.t.a. Del r.e. – camini canne fumarie e sfiati). Tale elemento si prolunga idealmente al piano terra attraverso le due fasce verticali centrali ad intonaco rigato e in combinazione con le altre due poste ai lati della facciata costituite al piano terra da intonaco rigato e al piano superiore da un semplice ispessimento dell’intonaco costituisce il fulcro di un principio ordinatore completato dalle due cornici marcapiano ad intonaco liscio che hanno la funzione di inquadrare la facciata in un sistema ordinato che ha lo scopo di regolarizzare una facciata che nasce irregolare, frutto di un edilizia in cui i prospetti nascevano sulla scorta di mere esigenze funzionali e resa a sua volta ancor più caotica dall’addizione del 1973 che anziché regolarizzare la facciata ha contribuito ancora di più a frantumarne i motivi ordinatori. Stessa cosa non si può dire per quanto riguarda il fronte principale che nel rimanere immutato dalla sua genesi ad oggi conserva un proprio rigore attraverso la corrispondenza delle aperture del piano terra con quelle del piano primo. Ad ulteriore regolarizzazione della facciata (art. 21 delle n.t.a. Del r.e.– aperture sulle facciate e infissi esterni degli edifici) viene riproposto il motivo già adottato nel prospetto tergale della individuazione delle fasce verticali, tra cui quelle alle estremità già esistenti e costituite da un rivestimento con le tipiche bozze di pietra degli anni 60 e da una centrale creata attraverso la posa in opera di intonaco rigato in maniera da fare sporgere leggermente tale finitura dal resto della parete intonacata. A terminazione sommitale di ognuna di esse è stata collocata una semplice cornice che enfatizza l’ordine monumentale delle lesene ed attribuisce all’edificio una caratterizzazione più urbana e quindi più consona all’attuale collocazione dello stesso all’interno del tessuto edilizio della città. Gli impianti L’intervento ha riguardato l’adeguamento degli impianti idro-sanitario, elettrico e termico con l’installazione di pannelli solari termici per l’utilizzo dell’acqua calda sanitaria attraverso un bollitore collegato alla nuova caldaia a condensazione in centrale termica.

Tre ville unifamiliari a figline e incisa valdarno - Figline Valdarno (FI)

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Archisio - Simone Casini - Progetto Tre ville unifamiliari a figline e incisa valdarno
Il complesso è ubicato lungo la strada regionale 69, in prossimità dell’abitato di restone nel comune di figline e incisa valdarno ed è stato realizzato in virtù di un piano di recupero che ha previsto la demolizione dei fabbricati ad uso agricolo le cui volumetrie sono state distribuite nei tre nuovi fabbricati ad uso residenziale. Le caratteristiche tipologiche e morfologiche dell’architettura, sia quella di recupero che quella di nuovo impianto, e delle sistemazioni esterne sono riferite all’ambiente rurale locale in modo da poter trovare una completa integrazione con il contesto. In particolare l’architettura di nuovo impianto è stata realizzata in modo da assecondare almeno in parte il dislivello del terreno al piede della collina, in modo da non troncare bruscamente il rapporto morfologico del terreno esistente, a tale scopo sono introdotti dislivelli di circa un metro sia all’interno dei singoli edifici sia fra edifici diversi di lotti contigui. In termini generali sono stati realizzati paramenti murari prevalentemente intonacati con intonaci tinteggiati con colori chiari, le tegole delle coperture in laterizio e legno le gronde ed i pluviali in rame. Le finestre in legno, mentre quelle più ampie, le vetrate ed i lucernari in ferro verniciato, così come in ferro verniciato tutte le ringhiere e le recinzioni. Per le finiture sia interne che esterne sono stati privilegiati materiali naturali quali il travertino utilizzato per le pavimentazioni interne ed esterne e la pietra serena per soglie e davanzali. Sono stati installati pannelli solari fotovoltaici e particolare attenzione è stata posta al raggiungimento di una elevata qualità di benessere termo-igrometrico ed al contenimento dei consumi energetici tanto che l’abitazione già completata nel lotto d ha raggiunto la classe energetica a così come certificato nell’attestato di prestazione energetica (ape) redatto in occasione dell’ottenimento del certificato di abitabilità.

Centro direzionale commerciale artigianale a san giovanni valdarno - San Giovanni Valdarno (AR)

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Archisio - Simone Casini - Progetto Centro direzionale commerciale artigianale a san giovanni valdarno
Recupero di fabbricato adibito a mulino con ampliamento e riuso a destinazione commerciale-direzionale-artigianale di circa 3500 mc. Che si sviluppa su quattro piani di cui uno interrato accessibili mediante un sistema di distribuzione verticale interno costituito da due nuclei scala-montacarichi, uno accessibile dal fronte sulla via pubblica distribuisce tutta la zona adibita a commercio e ad attività di ristorazione, l’altro accessibile dal prospetto tergale tutta la zona adibita ad attività artigianale. Il complesso comprende 10 unità ad uso commerciale-direzionale-artigianale per una superficie utile di circa 1.000 mq. La sistemazione esterna, oltre ai parcheggi che si sviluppano sui due lati e sul fronte tergale dell’edificio, comprende la realizzazione di un’area realizzata con elementi che introducono l’acqua, la luce e la materia naturale per la pavimentazione.

Nuova costruzione a reggello in località matassino - Reggello (FI)

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Archisio - Simone Casini - Progetto Nuova costruzione a reggello in localit matassino
Nuova costruzione di quattro unità residenziali su un’area in acclivio con una variazione di quote che vanno da un minimo di m 153,06 slm ad un massimo di m 162,69 slm con una pendenza media di circa il 20% in località la vecchia, frazione matassino, nel comune di reggello. Il luogo L’intervento è impostato per definire meglio l’identità del luogo, già ampiamente edificato, in un contesto in cui si deve prevedere un’architettura urbana ma chiaramente derivabile da quella locale tradizionale. In particolare il progetto si riferisce alle strutture insediative collinari dei borghi rurali esterni ed autonomi rispetto ai complessi colonici. A questi caratteri si riferisce direttamente l’organizzazione tipologica la quale prevede per ciascuna unità abitativa una struttura articolata secondo una netta ripartizione fra ambienti di servizio, collocati verso il vicolo-corte interno e ambienti serviti collocati vero l’esterno. Il complesso residenziale L’impianto è organizzato attorno a un piccolo vicolo-corte su due livelli dal quale si accede a quattro unità tipologiche contrapposte a coppie che si aprono sul vicolo mediante un porticato. Le quattro unità immobiliari di identica tipologia sono collocate in modo da seguire la pendenza del terreno. I dislivelli pur assecondando integralmente il declivio del terreno lo rendono armonico e graduale in modo tale che lo stesso non condizioni la sintesi linguistica necessaria per un complesso residenziale di queste modeste dimensioni, e soprattutto non incida sulla corretta fruizione e funzionalità delle unità residenziali. Gli interni Le singole unità residenziali dal punto di vista tipologico e distributivo sono così articolate. Il portico d’accesso serve da filtro generale, dall’ingresso si accede direttamente ad un servizio igienico ed alla scala che conduce al piano superiore, mentre di fronte si apre l’ambiente sulla doppia cellula dove è possibile organizzare tutte le attività di relazione, dalla cucina al pranzo al soggiorno. Dalla cucina e dal soggiorno si accede direttamente al giardino. Dalle scale si raggiunge il piano superiore dove si raggiungono le due camere entrambe dotate di loggia o balcone coperto e ad un sevizio igienico dotato di tutti gli elementi (lavabo, bidet, wc, doccia/vasca) dal pianerottolo inoltre si accede anche ad una loggia verso aperta verso l’interno mediante un filtro a doghe che ha prevalentemente una funzione tecnica. Mediante le scale si raggiunge il sottotetto, ambiente agibile ma non abitabile, il quale oltre ad assolvere le funzioni tradizionali della soffitta viene utilizzato per l’accesso protetto al tetto relativo al dispositivo anticadute. Nel piano interrato, oltre al garage è realizzata una cantina alla quale si accede anche dalla zona di soggiorno a piano terra mediante una scala di servizio. La struttura La struttura è realizzata in setti e pilastri in c.a., i solai sono in laterizio e c.a. Tipo bausta, compreso quello inclinato di copertura. La fondazione è realizzata in travi rovesce in c.a. Con integrazione di pareti sempre in c.a. A retta per la ripartizione delle differenti quote. I paramenti verticali esterni in laterizio con cappotto isolante termico esterno sono intonacati e tinteggiati con colori chiari, le cimase i davanzali, le soglie ed eventuali cornici in travertino. La copertura in tegole di laterizio con i canali di gronda ed i pluviali in rame, mentre tutte le ringhiere ed elementi di corredo sono realizzati in metallo verniciato grafite. Gli esterni La sistemazione esterna prevede la realizzazione di una pavimentazione in calcestruzzo architettonico e la realizzazione di una piscina ad uso esclusivo di una singola unità immobiliare. La classificazione energetica Grazie all’utilizzo di soluzioni progettuali quali il cappotto termico esterno ed i serramenti ad alto valore isolante tutte e quattro le unità residenziali sono state classificate nei relativi attestati di prestazione energetica ( ape ) in classe energetica b.

David camp hotel a wuhai in cina - Wuhai Cina

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Archisio - Simone Casini - Progetto David camp hotel a wuhai in cina
La struttura urbana Il progetto è costituito da una sua importante struttura urbana che contribuisce a definire meglio anche la struttura urbana del territorio in cui si inserisce, visto che questa è ancora in corso di formazione. Lo stesso progetto è stato impostato proprio per divenire un luogo di riferimento per tutta la città ed il territorio di wuhai. L’organizzazione urbana del progetto si basa su alcuni punti essenziali: - la griglia ortogonale orientata sulla quale è organizzato l’intero ambito urbano in cui si inserisce il progetto; - il fiume che definisce il margine sud dell’area; - gli asse di orientazione che definiscono le relazioni urbane esterne ed interne al progetto. La griglia ortogonale orientata definisce rigorosamente l’organizzazione delle strutture aperte alla città, i loro spazi urbani e i loro ritmi architettonici, così come definisce il registro matrice del progetto. Gli edifici si dispongono lungo il margine dell’area, lasciando una fascia di relazione urbana a ridosso delle strade esterne, destinata a verde ed a parcheggi. Mentre all’interno dell’area una grande piazza organizzata da verde strutturato con giardini all’italiana, dove si può accedere con i mezzi meccanici solo per raggiungere la reception dell’hotel. Essa diventa il luogo di relazione urbana con le strutture aperte alla città. Il fiume invece agisce direttamente sulla definizione del progetto specifico dell’hotel, con il quale viene instaurata una forte relazione urbana che contribuisce a determinare la forma articolata delle strutture architettoniche. La struttura urbana interna all’hotel è definita dalla stretta relazione con l’architettura, come avviene nelle città italiane: le strade e le piazze sono un insieme unitario con l’architettura che le delimita. Attraverso la fruizione delle strade e delle piazze si scopre l’architettura. La struttura del headquarters hotel è posta a cerniera fra il mondo dei servizi esterni, generato dalla griglia e ed il mondo dei servizi interni all’hotel generato dal fiume. Le relazioni esterne ed interne al progetto sono definite dagli assi di orientazione. Da sud l’asse del ponte è definito dalla torre landmark posta al centro della rotatoria stradale, ispirata al campanile di san marco a venezia, città che ha contribuito moltissimo a mettere in relazione il mondo orientale e quello occidentale. Dalla torre landmark si genera l’asse di relazione con la struttura del headquarters hotel identificato dalla colonna posta al centro della corte centrale di tale struttura: lungo quest’asse si sviluppa la strada di accesso all’hotel. Questa strada è utilizzabile anche per portare le auto ed altri mezzi meccanici direttamente all’interno dell’hotel per realizzare manifestazioni e fiere. Dalla colonna al centro della corte del headquarters hotel si genera l’asse, orientato secondo la griglia, in base al quale viene organizzato l’accesso monumentale all’area e definita la struttura di relazione urbana dell’intero ambito territoriale. La struttura architettonica I servizi esterni Nell’angolo nord-est dell’area è collocata la struttura della recreation room-ballroom-majiong-ktv, per una superficie totale di m2 3153. Questa è costituita da un corpo di fabbrica a due piani, posto a ridosso dell’accesso monumentale, e da un corpo di fabbrica a tre piani posto perpendicolarmente lungo il margine est. Si accede alla struttura dal corpo a due piani dove si trovano i servizi di accesso al piano terra mentre al piano primo ci sono le salette gioco. Da qui si passa nel corpo principale a tre piani, il quale è dotato anche di un accesso diretto a sud. Questo ha all’interno una grande sala che si sviluppa in un triplo volume ed è attorniata da gallerie per il pubblico e per i servizi di ripresa e regia. L’angolo nord-est dell’edificio è rotto da una torre in vetro ottagonale dove sono collocati gli uffici della ktv. Alla parte opposta rispetto all’accesso monumentale, lungo il lato nord dell’area, è collocata la struttura del restaurant, per una superficie totale di m2 3256. Questa è costituita da un corpo di fabbrica a due piani, posto a ridosso dell’accesso monumentale, e da un corpo di fabbrica a tre piani posti in diretta continuità. Si accede alla struttura dal corpo a due piani dove si trovano i servizi di accesso al piano terra mentre al piano primo ci sono le salette private. Da qui si passa nel corpo principale a tre piani. Questo all’interno ha due corpi scale/ascensori che si sviluppano all’interno di due tripli volumi ottagonali collocati ai due opposti delle sale che si sviluppano autonomamente per ciascun piano. A piano terra il restaurant è relazionato direttamente con la banqueting and conference hall posta lungo il lato occidentale, con la quale ha in comune anche i servizi di cucina. La banqueting and conference hall è costituita da un corpo ad un piano con due elementi che la relazionano con il restaurant a nord e con il business conference hotel a sud, per una superficie totale di m2 1960. L’accesso principale alla struttura avviene dalla grande piazza centrale dove si sviluppa il giardino all’italiana. è costituita da cinque elementi strutturali, organizzati in modo tale che all’occorrenza potrebbero consentire la realizzazione di cinque manifestazioni contemporaneamente. L’hotel L’ headquarters hotel è posto in asse all’ingresso monumentale per una superficie totale di m2 3037. Questo è costituito da due corpi distinti, uno rettangolare, posto a ponte a formare la loggia di accesso carrabile, che si sviluppa per tre piani ed uno a pianta circolare che si sviluppa per un piano attorno ad una corte anch’essa circolare. Nel primo corpo sono collocati la hall, la reception, l’information and financial services al piano terra, la tv room e la computer room al piano primo ed il lobby bar al piano secondo. Mentre nel corpo circolare ad un piano sono collocati il cafe patisserie con il relativo buffet ed il restaurant con il relativo buffet, nonché tutti i servizi logistici per il funzionamento dell’intera struttura. Il business conference hotel, per una superficie totale di m2 4062, è posto in adiacenza all’headquarters hotel ed in relazione con la banqueting and conference hall, in rapporto con la linea di penetrazione urbana che viene effettuata dal tessuto residenziale che si sviluppa oltre la strada ad ovest. Questa struttura è costituita da due corpi di fabbrica a tre piani. Al piano primo e secondo sono ospitate complessivamente 28 suite e 16 room, mentre al piano terra i due corpi si differenziano per funzione. Quello ad est accoglie gli uffici del personale direzionali dell’albergo, mentre quello ad ovest ospita un servizio di bar cafè attrezzato per lo svolgimento di piccole riunioni d’affari. Il five stars hotel, per una superficie totale di m2 8406, si sviluppa su tre corpi di fabbrica su tre piani organizzati in rapporto diretto con il fiume. Complessivamente ospita 72 suite e 66 room. Al piano terra del corpo a diretto contatto con l’headquarters hotel e direttamente accessibile anche da quest’ultima struttura sono collocati una piscina ed una spa aperte sul fiume, con tutti i relativi servizi. Le suite a piano terra aperte direttamente sul fiume sono dotate tutte di giardini privati. Il villa style hotel per una superficie totale di m2 2317, chiude con un arco l’intervento ad ovest aprendosi su una piazzetta più riservata. Si sviluppa su tre ville separate, ciascuna di tre piani, con un appartamento per piano per un totale di 9 appartamenti. Le tre ville sono collegate sul retro da un passaggio coperto e vetrato tipo “limonaia” che le collega direttamente alla struttura di un piano con una vasta loggia al piano secondo, che ospita la piscina, che si apre su ampio giardino “solarium”, e la spa con i relativi servizi. Questa struttura dei servizi contribuisce in modo determinante alla formazione della strada di accesso verso la rotatoria con la torre landmark ed allo stesso tempo definisce la piazzetta interposta alle ville ed al business conferences hotel, la quale si focalizza nella fontana ottagonale al centro dello spazio urbano dell’hotel.

Ristorante bar brancaleone a san giovanni valdarno - San Giovanni Valdarno (AR)

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Archisio - Simone Casini - Progetto Ristorante bar brancaleone a san giovanni valdarno
Ristrutturazione di locale adibito a magazzino per il riuso a bar ristorante con contestuale cambio di destinazione d’uso. La struttura ospita al piano terra un bar con una piccola sala con cucina per la preparazione dei cibi, oltre al banco caffetteria ed esposizione dei cibi, con locali accessori quali servizi igienici per il personale e per il pubblico accessibile ai disabili ed un ambiente ad uso dispensa e magazzino. Da questa prima sala si accede, tramite una rampa di scale realizzata al posto della rampa precedente, ad un’altra sala per la ristorazione il cui riuso è stato possibile attraverso il risanamento di solai e pareti perimetrali. Gli elementi strutturali sono in muratura originaria intonacati, con il soffitto a travi, travicelli e pianelle che è stato sabbiato per riportarlo alla situazione originale.
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