Sferico Architetti

Il progetto s’inserisce in un piano di lottizzazione che si estende su una collina panoramica in gallura, con affaccio sull’arcipelago de la maddalena. L’edificio si sviluppa in lunghezza con il prospetto principale prevalentemente vetrato per poter ammirare il panorama. La villa nel suo insieme ha una dimensione di 305 mq con al suo interno 6 camere da letto e un soggiorno da oltre 80 mq. La zona giorno, con la doppia vetrata su entrambi i lati permette una connessione completa tra il prospetto principale e il patio che si crea sul retro dell’edificio. Nella parte posteriore si sviluppa la zona relax, l’area pranzo e l’ampia piscina che in questo modo gode di una totale privacy. Le camere da letto che si affacciano verso il patio interno hanno accesso direttamente da quest’ultimo con ingresso indipendente rispetto al resto dell’abitazione. La conformazione del terreno permette di nascondere parte della villa creando una continuità tra la collina e il tetto dell’edificio per ridurre l’impatto della costruzione. La camera padronale si identifica come una suite collegata al soggiorno attraverso un camminamento sull’acqua. Al suo interno la camera è composta da cabina armadi, sala da bagno e un giardino interno privato. La villa utilizza i materiali tipici delle costruzioni del luogo per amalgamarsi nel contesto naturale ma con forme e tipologie architettoniche dal taglio moderno.

Il progetto tea house prevede la realizzazione di una tisaneria nel centro di torino. L’intervento si basa prevalentemente sullo studio della distribuzione degli spazi interni e degli arredi che andranno a caratterizzare il locale. Lo stile, in accordo con la proprietà, richiama la cultura orientale vietnamita. Si è scelto di riprendere alcuni elementi caratteristici come l’oro, la vegetazione, i tendaggi e il vimini per decorare e rendere suggestivi gli ambienti interni. A livello distributivo si è deciso di posizionare il bancone bar al centro del locale, dividendo lo spazio in due settori. Questa divisione viene anche enfatizzata dal controsoffitto che, verso le vetrine, si presenta ribassato e rivestito in legno con appesi numerosi vasi e corpi illuminanti in vimini, in modo da attirare l’attenzione dall’esterno. Il pavimento si trova a due quote differenti, distinto da due tipi di pavimentazione diversi. La parte sopraelevata, in parquet di bamboo, è caratterizzata da tavoli bassi e da due aree relax realizzate con reti in tessuto come se fossero delle amache. Entrando nel locale, l’attenzione viene richiamata da una cascata d’acqua che scorre su scaglie dorate, a richiamare le squame di un drago. Il richiamo al mondo vietnamita è anche enfatizzato dalla presenza di numerose piante che, abbinate alla degustazione del tè, trasportano l’ospite nei suoi luoghi d’origine.

L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo edificio residenziale composto da un piano interrato, sei piani fuori terra e un piano arretrato. Il piano interrato è destinato a garage e cantine, al piano terra l’immobile è prevalentemente aperto ad eccezione dei vani distributivi. I piani superiori sono tutti ad uso residenziale e si suddividono in due unità immobiliari per piano, ottenendo 12 appartamenti. L’edifico si inserisce in un contesto edilizio di tipo residenziale già consolidato. A livello compositivo il fabbricato presenta gli elementi tipici degli edifici residenziali cittadini, con balconi e bow-window; questi caratteri sono stati reinterpretati in chiave contemporanea. Il piano terreno è aperto su pilotis e ha come divisione tra gli ambienti comuni e la strada delle lamelle in alluminio verniciato. L’ingresso principale è marcato da una tettoia e si differenzia per il tipo di tamponamento, in lamiera forata invece che in lamelle. I balconi riprendono lo stesso materiale, disegnando delle fasce ondulate in lamiera forata che danno orizzontalità al disegno. Il bow-window e il vano scale sono prevalentemente vetrati e sono rivestiti dalle stesse lamelle in alluminio verniciato del piano terra. L’edificio sarà costruito prestando particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità energetica, utilizzando un tipo di isolamento a cappotto e serramenti di elevate prestazioni, abbinati a sistemi di riscaldamento a pompa di calore, coadiuvati da pannelli fotovoltaici e solari.

L’appartamento è sito al piano terreno di un complesso residenziale che sorge lungo le piste del comprensorio sciistico di monginevro, composto da due palazzine in stile tipicamente montano, con annessi servizi condominiali di ski box, piscina e area spa interne. L’appartamento si compone di due camere, due bagni e una zona giorno che, attraverso una grossa vetrata, si apre verso il giardino privato e le piste, con una splendida vista verso le montagne. Le necessità di ottimizzazione degli spazi dovuti al fatto che si tratti di una casa vacanze sono state risolte con alcuni armadi a muro e soluzioni di arredamento su misura. Il filo conduttore che lega tutti gli elementi della casa e la rende armonica ed accogliente è il larice spazzolato, utilizzato per i rivestimenti delle pareti, le porte e la maggior parte dei mobili. Il larice, in abbinamento ai mobili laccati bianchi, conferisce alla casa uno stile più moderno, mantenendo l’atmosfera montana. La parete del soggiorno, realizzata su disegno, racchiude il camino, una nicchia tv illuminata dall’interno con una striscia led, e numerosi spazi contenitivi. La cucina, moderna e lineare, è incorniciata da elementi in legno. La parete di fondo è disegnata da una carta da parati raffigurante gli animali montani, ma con linee moderne e dai colori naturali, che riprendono quelli dell’arredamento. Le camere, piccole ma accoglienti, sono in linea con lo stile dell’appartamento richiamando gli stessi materiali e tessuti.

L’appartamento è situato all’ultimo piano di un palazzo storico del centro di torino, che, negli anni ’50 ha subito una sopraelevazione. Entrando all’interno dell’appartamento si veniva catapultati nel passato, essendo rimasto tutto invariato dall’epoca di costruzione. La richiesta era di trasformare l’abitazione in un luogo più adatto alle esigenze del presente dando un tocco di modernità ai locali ma lasciando alcuni riferimenti del passato. La prima fase di progetto si è incentrata sulla distribuzione planimetrica, che è stata rivista, eliminando il più possibile i corridoi e ampliando la zona giorno. In ingresso sono state eliminate le numerose riseghe formate dalle pareti creando un setto inclinato che va a celare un comodo armadio a muro per i cappotti. Questa soluzione, oltre ad essere funzionale, ha permesso di creare un cono ottico che porta lo sguardo verso il soggiorno, eliminando l’impressione di trovarsi in ingresso. Da qui si entra direttamente nella zona giorno su cui si affaccia anche la cucina. Le camere da letto sono rimaste invariate come disposizione ma sono stati creati due bagni ampi e dallo stile moderno, utilizzando materiali contemporanei ma che rispettassero lo stile della casa. Avendo ribassato la cucina e gli spazi distributivi è stato possibile realizzare un impianto di climatizzazione canalizzato per garantire anche in estate un elevato comfort termico. Il controsoffitto ha permesso anche di alloggiare dei nuovi corpi illuminanti da incasso tra cui un grosso pannello luminoso dimmerabile sopra la cucina per la zona di lavoro. L’accesso ai disimpegni delle zone notte è celato da due porte filomuro a tutt’altezza che grazie al loro stile minimalista contrastano ed esaltano le parti più antiche dell’abitazione. L’appartamento è stato ristrutturato per essere messo a reddito ed è per questo che non sono state studiate soluzioni di arredo.

L’appartamento, situato in un palazzo storico del centro di torino, è caratterizzato da alti soffitti voltati e affrescati. Il recupero degli affreschi è stato oggetto di un minuzioso intervento, in quanto i disegni originari erano stati coperti nel tempo. La distribuzione planimetrica, vincolata dalla presenza di numerose murature portanti, non ha potuto subire modifiche sostanziali. Questi spazi, già definiti, sono stati resi più funzionali grazie allo studio di arredi fissi su misura. L’ampio ingresso, da puro e semplice locale di passaggio, si è trasformato in uno spazio funzionale, grazie all’inserimento di un mobile su misura che svolge funzione di grande contenitore per libri, scarpe, cappotti e oggetti, ma ospita anche due aree relax dove poter leggere o guardare la tv. La nicchia, illuminata internamente, e l’amaca superiore, possono essere luoghi di svago che definiscono questo locale come stanza vera e propria. Al di sotto dei gradini che portano all’amaca sospesa ci sono degli armadi e dei cassettoni estraibili molto profondi che aumentano lo spazio contenitivo. Il soggiorno è connesso alla cucina grazie all’eliminazione del tramezzo divisorio, sostituito da un’ampia vetrata che permette di dividere gli spazi, isolando gli odori, ma garantendo un collegamento visivo tra i due locali.

Ribore è un appartamento che si sviluppa su due piani e l’intervento si è concentrato in particolare sul piano terra. L’abitazione è composta da una zona giorno molto ampia disegnata da arredi su misura e arredi forniti dall’atelier bonetto. Gli spazi e i colori si amalgamano creando un contesto armonioso adattato alle esigenze del committente. Le luci del soggiorno si alternano tra strisce led nascoste da velette in cartongesso e faretti orientabili che disegnano con la luce dei suggestivi archi sulla parete. La cucina, a vista sul soggiorno appare concettualmente separata grazie al tavolo da pranzo e alle luci a sospensione in cemento che fanno da sipario tra gli ambienti. La camera da letto principale risulta molto essenziale e ben definita da pochi elementi che si abbinano tra loro per materiale e colore. Ampie porte scorrevoli realizzate in noce canaletto celano al loro interno un’ampia cabina armadi; lo stesso materiale viene ripreso per il ripiano della testiera e dal mobile tv. Il bagno ha subito un cambio radicale e si è deciso di utilizzare tre materiali per ridefinire l’ambiente: l’ardesia, il bambù e gli specchi; questi elementi mischiati tra loro creano un contesto molto naturale grazie alla pietra e al legno ma al tempo stesso anche luminoso grazie alle grandi superfici specchiate.

L’impianto distributivo dell’abitazione, pensata per essere una casa vacanze estiva, è caratterizzato dalla separazione dei locali in tre blocchi distinti, collegati da tettoie e aree semicoperte. I tre edifici ospitano rispettivamente la zona giorno, la camera padronale con il suo bagno e due ulteriori camere con un bagno in comune. Attraverso l’eliminazione degli spazi di distribuzione chiusi, come corridoi o disimpegni, è stato possibile ricavare dalla metratura disponibile il maggior numero possibile di camere da letto, caratteristica fondamentale per un seconda casa. L’ampia tettoia angolare, adiacente alla zona giorno interna, è sorretta da un unico pilastro in legno che forma una gabbia dentro la quale cresce una bouganville. Al di sotto di questa copertura trovano spazio una zona pranzo e un’area relax, molto vivibili e piacevoli nei mesi estivi. Gli edifici sono realizzati con i tipici materiali delle architetture autoctone, come la pietra granitica, il legno e l’intonaco. Il volume che ospita le due camere secondarie, così come la cucina, ricordano i tipici nuraghe sardi, con aperture molto piccole e pareti curve che si rastremano verso l’alto, pur essendo rivestiti in intonaco e reinterpretati in chiave più moderna. Le ridotte dimensioni delle aperture nelle camere da letto sono bilanciate dalle grandi vetrate della zona giorno che, impacchettandosi all’interno delle pareti adiacenti, scompaiono rendendo lo spazio interno un tutt’uno con quello esterno.

Il progetto parte dalla volontà di realizzare un edificio che si sviluppi verso la corte centrale, concentrando qui le aree di svago all’aperto: piscina, solarium e zona pranzo. Tale idea nasce dalla necessità di creare ambienti esterni con molta privacy e riparati dal vento. Attraverso le due grandi vetrate angolari è tuttavia possibile godere della vista panoramica sul mare anche dalla zona pranzo interna alla corte. Per assecondare la pendenza del terreno si è reso necessario realizzare dei dislivelli sia internamente che esternamente agli edifici, movimentando la distribuzione in pianta e creando ambienti su più livelli. La zona giorno occupa la manica centrale dell’edificio e presenta un doppio affaccio, sia verso il mare, che verso la corte interna. Le camere da letto sono quattro di cui tre in continuità con la zona giorno, mentre la quarta è all’interno di una dependance che affaccia sulla piscina.

Il progetto ha come punto di partenza lo studio del terreno e della sua conformazione orografica. Lo spunto di realizzare un edificio parzialmente ipogeo è stato dettato dalla marcata pendenza del lotto. La volontà è quella di rendere invisibile la costruzione dalla strada, minimizzando l’impatto visivo. L’edificio presenta un tetto verde che senza soluzione di continuità lo integra nel contesto circostante. L’abitazione si sviluppa su due livelli, entrambi parzialmente interrati, ma completamente vetrati sull’affaccio principale. Per mitigare gli apporti solari interni delle calde giornate estive, lungo la facciata in vetro si sviluppa una tettoia in legno che ospita dei pannelli scorrevoli con funzione di frangisole. La zona pranzo esterna è collocata sul retro, riparata dal vento, ma gode comunque della vista mare grazie della doppia parete vetrata del corpo principale. Anche il soggiorno ha una sua estensione verso l’esterno: un ampio divano angolare in muratura con un braciere centrale fanno da fulcro alla zona conviviale all’aperto.

I nuovi uffici della sede torinese di autoteam s.r.l. Sono stati progettati rifunzionalizzando i locali di una vecchia banca, adeguando gli impianti e la distribuzione alle nuove esigenze. L’attività ospita al suo interno oltre alla reception, quattro uffici, una sala per visite mediche, una sala corsi e due bagni. Partendo dall’esigenza di dover realizzare un impianto di raffrescamento e recupero del calore canalizzati, si è reso necessario progettare dei controsoffitti che potessero ospitare queste macchine e rendessero possibile la loro ispezione per manutenzione. I controsoffitti della zona reception e sala corsi sono stati realizzati parzialmente in lastra continua e in parte in doghe, creando delle “isole” che caratterizzano i locali e permettono l’accessibilità agli impianti. L’illuminazione della sede autoteam s.r.l. è stata progettata interamente a led. Il corridoio è caratterizzato da una gola in cartongesso che ospita dei faretti direzionabili, i quali, creando un gioco di luci e ombre, disegnano la parete. Nella reception e sala corsi l’illuminazione è garantita integrando all’interno delle “isole” e lungo il loro perimetro delle strisce led, che ne mettono in risalto le forme. Il bancone reception asseconda queste forme e si estende in una waiting area realizzata anch’essa su disegno.

L’assetto planimetrico dell’appartamento prevede una divisione netta tra la zona giorno e la zona notte dell’abitazione. Tale scelta è chiaramente denunciata dall’armadio disposto all’ingresso, con funzione di porta abiti e svuota tasche, che nasconde al suo interno la porta che conduce al corridoio distributivo della zona notte. La camera da letto è stata interamente progettata su disegno, con una testiera in muratura che presenta una nicchia illuminata dall’interno, la quale svolge la funzione di comodino. La testiera, rivestita in legno, fa parte di un intero elemento, pensato e progettato nel suo insieme, con funzione di testiera, libreria, scarpiera e piccolo angolo studio. Il soffitto è disegnato attraverso una veletta in cartongesso, che svolge la funzione d’illuminazione; l’orientamento diagonale della veletta unifica e dilata la percezione dello spazio. Lo studio della luce, come elemento integrato nell’architettura stessa, sta alla base del progetto. Tutto l’appartamento è illuminato attraverso strisce led inserite in controsoffitti dalle forme precisamente studiate, utilizzati essi stessi per arredare gli spazi. Il soggiorno, con i suoi circa 50 mq, è l’ambiente più spazioso della casa e da un lato confina con un ampio terrazzo a quota più alta. Originariamente il dislivello era colmato da due gradini in prossimità della finestra. La strategia progettuale ha previsto la realizzazione di una pedana nella zona adiacente al terrazzo, in modo da creare una maggiore continuità tra lo spazio interno e quello esterno, e anche per dare movimento all’ampia zona giorno. La restante porzione del soggiorno è adibita a zona tv, con un grande mobile realizzato su misura e un soffitto a velette inclinate illuminate che caratterizzano questo angolo, quasi come fosse una sala cinematografica.

L’intervento prevede la ristrutturazione di una cascina di metà ‘800 sita nel centro storico di pecetto torinese. La sfida è quella di mantenere la struttura storica dell’edificio, portandone a vista gli elementi tipici costruttivi dell’epoca, e integrandola con alcuni elementi contemporanei che, nel contrasto, ne caratterizzino lo stile. La facciata esterna dell’edificio, un tempo intonacata, è stata portata al grezzo, mostrando i voltini che facevano da architrave alle aperture e le vecchie pareti in mattoni e pietra. Gli elementi che sono stati sostituiti, per ragioni strutturali o di degrado, vengono messi in risalto utilizzando l’acciaio come materiale di contrasto. Il corpo principale è diviso in due unità immobiliari, che si sviluppano entrambe su tre livelli. Il soggiorno dell’appartamento che si affaccia sulla via presenta in ingresso un pavimento vetrato, studiato per illuminare naturalmente il locale interrato sottostante. Le scale interne di collegamento sono realizzate su disegno e si prefigurano come veri e propri elementi di arredo, che, integrati con strisce led, creano scenari suggestivi. I locali voltati preesistenti che non presentavano rilevanti danni strutturali sono stati consolidati e le volte ripulite al fine di portarle in mattoni a vista, enfatizzando la tecnica costruttiva originaria dei solai. Uno degli elementi caratterizzanti del secondo appartamento è il “blocco scala”, che si identifica come un volume monolitico in cemento levigato, creando un forte contrasto con la natura storica dell’immobile. La riqualificazione dell’edificio non riguarda solo l’aspetto architettonico, ma anche quello energetico. L’involucro è stato completamente isolato dall’interno, sono stati installati infissi a triplo vetro, un impianto centralizzato di ventilazione meccanica, pannelli fotovoltaici e solari che hanno portato ad un miglioramento delle prestazioni energetiche, dimostrando come un edificio possa conciliare la sua natura storica con le tecnologie abitative più moderne.

L’intervento riguarda la ristrutturazione di una porzione di un ampio fabbricato rurale, realtà contadina rimasta inglobata nel centro storico della cittadina di piossasco. Il complesso si sviluppa su una pianta a ferro di cavallo composta da un edificio principale centrale e da maniche secondarie adibite a fienile, ricovero attrezzi e stalla. Il fabbricato residenziale, di origine settecentesca, è di modesta fattura; costituito prevalentemente da solai lignei. Le volte in muratura della zona giorno e del vano scala risultano invece essere di maggior pregio architettonico e si è quindi deciso di mantenerle, valorizzandole con un tipo di illuminazione che ne esalti le forme. Il piano terra ospita la cucina, un bagno di servizio e un ampio soggiorno con un camino canalizzato, che permette di distribuire l’aria calda in tutte le stanze della casa. Il vano scala che conduce al piano superiore termina in una suggestiva zona lettura ricavata nell’abbaino del tetto. Al primo piano si sviluppa la zona notte, composta da due camere da letto, di cui la padronale è completata con una cabina armadi e il bagno in camera.

L’appartamento oggetto di ristrutturazione appartiene ad un esclusivo complesso residenziale anni ‘70 della collina torinese. L’assetto distributivo originario dell’appartamento risulta ormai poco funzionale rispetto alle esigenze contemporanee. La cucina, attualmente confinata nella zona di servizio, nel progetto di ristrutturazione viene maggiormente integrata nell’ampio soggiorno, mantenendola comunque separata da questo attraverso delle pareti vetrate. L’arredamento del soggiorno viene rivisto in chiave più moderna, inserendo un grande divano che fa da padrone alla stanza. Al posto della zona di servizio viene predisposta una camera multifunzionale che ospita una palestra e un’ampia armadiatura contenente la lavanderia e due letti a vagone, per eventuali ospiti o personale di servizio.

Wave è il risultato di un concorso per giovani creativi promosso da cristalplant in collaborazione con agape. Il concorso aveva come obiettivo la progettazione di un elemento di arredo bagno innovativo, che avesse come base costruttiva il cristalplant. Wave è un lavabo costituito da un doppio guscio sagomato in cristalplant. All’interno di questo doppio guscio s’inserisce una ciotola da incasso; il piano superiore e le facce laterali sono retroilluminate, esaltando la leggerezza e il principio costruttivo dell’elemento. Sul retro la struttura si appoggia alla parete grazie ad un elemento in legno che ha la doppia funzione di contenitore e piano di appoggio.