Rb Studio

Appartamento su due piani in uno stabile degli anni '40 in pieno centro di milano. Richiesta della committenza: dare all'abitazione un "sapore" che richiamasse quello dell'epoca di costruzione della casa, senza derogare al livello di vita attuale. La ristrutturazione è stata affrontata in due tappe: 1 razionalizzazione degli spazi e dei percorsi, 2 scelta delle finiture dei mobili e dei complementi di arredo così da ricostruire l'atmosfera voluta. Catalizzatore dell'intera realizzazione è la scala ellittica, elemento scenografico, posto al centro della casa.

Villa unifamiliare inserita in una zona di lottizzazione del pavese, con preesistenti adiacenze caratterizzanti: una struttura industriale '900 adibita ad abitazione; cascinali e un corpo residenziale ad un piano con finiture a mattone a vista. Il progetto integra la nuova abitazione con l'architettura circostante: struttura principale a due piani intonacata che richiama il cascinale lombardo; Volumi aggiunti a mattone a vista, ampliamenti della struttura principale; Bow-window volutamente sovradimensionato; Corte interna e pergole realizzate con pilastri ugualmente distanti e legati tra loro per mezzo di tiranti che riprendono i filari dei vigneti circostanti, quasi delle passerelle che si protendono verso la natura. Attenzione particolare alle finiture: intonaci, mattoni a vista, coppi in cotto, pavimentazioni in seminata per le zone giorno e parquet a doghe di legno di quercia per le zone notte ed il salone. La progettazione del giardino, utilizzando essenze presenti nel circondario, ha completato l'inserimento del nuovo insediamento.

A proprietà inserita nel parco ticino, presentava problemi di vincolo paesaggistico e l'esigenza, da parte dei nuovi proprietari, di un ampliamento degli spazi interni. Intervento di riqualificazione con cambio di destinazione d'uso ed intervento paesaggistico. Distribuzione degli spazi interni su due livelli e collegamento ai piani mediante scala ad effetto scenografico inserita in uno spazio a doppia altezza. Particolare attenzione alle scelte cromatiche sia per gli interni che per le facciate dell'abitazione.

Atrio

Ristrutturazione di due unità immobiliari situate nella bassa padana ed inserite nell'agglomerato urbano di un piccolo paese. L'intervento è di riqualificazione ed integrazione al costruito. Realizzazione di due unità immobiliari con ditrubuzione su due livelli ed uso di materiali locali. La progettazione si è ampliata al giardino mediante un nuovo utilizzo distributivo degli spazi.

Una villa primi anni '900, in una zona panoramica nel centro di santa margherita ligure. L'immobile presenta elementi architettonici decorativi del periodo. Degradato negli anni '60, ad uso alberghiero, viene poi acquistata per uso abitativo. L'intervento divide gli spazi interni in sei unità immobiliari, di cui tre distribuite su due livelli. Gli interni sono stati curati restaurando lo scalone in marmo, i ferri battuti e le grandi vetrate. I materiali usati, scelti con particolare attenzione, ripropongono le tipicità locali. Di rilievo progettuale il rapporto con il giardino digradante, completamente abbandonato negli anni ma con una preesistenza ancora leggibile e recuparabile.

Appartamento in montagna

Atrio in zona arena

Una mansarda con due terrazze sul cielo. Appartamento su due piani in uno stabile degli anni '70 a milano. La progettazione ha avuto l'obbiettivo di rendere più fruibili gli spazi, enfatizzando l'andamento longitudinale dell'appartamento. Gli elementi caratterizzanti sono stati: la realizzazione dei controsoffitti a volta, per collegare gli ambienti; il colore, per sottolineare i volumi; vetrate ampie, per avere in casa la natura; tagli di luce, per ampliare gli spazi; giochi di luce a effetto.

L'appartamento si sviluppa su una superficie di circa cento metri quadri, ad un piano alto di un edicio costruito negli anni settanta. Con questo intervento di ristrutturazione si è voluto creare uno spazio omogeneo e piacevolmente fruibile, con un vasto ambiente giorno e una zona notte dotata di ampie armadiature. I soffitti ribassati e le pareti inclinate definiscono dei volumi aperti, con fughe prospettiche e scorci, mentre l'inserimento dell'arredamento su disegno assume un ruolo di primo piano. Gli elementi fissi divengono, di volta in volta, armadiature o pannelli decorativi, secondo una logica unitaria che maschera le diversità funzionali, conferendo all'insieme un carattere continuativo. La scelta di materiali di fattura omogenei sottolinea questo aspetto.

Il progetto è nato dalla volontà di creare un punto di incontro personalizzato e accogliente in alternativa a certo anonimato e ridondanza di modelli di importazione di molti esempi milanesi. Facendo ricorso a tecniche scenografiche il locale è stato risolto ricercando l'atmosfera e la spazialità delle corti interne. L'obbiettivo era quello di ottenere una continuità con l'ambiente esterno, utilizzando come materiali da rivestimento la pietra serena e il bugnato tipici degli edifici storici che sorgono nelle immediate vicinanze del bar.

Il progetto, sviluppato cercando di conciliare determinate scelte di immagine con le esigenze della committenza, punta a razionalizzare il più possibile le varie zone di lavoro ma con l'obbiettivo di ottenere una continuità con lo stile dello stabile in cui si trova, un palazzo degli anni '50 nel centro di milano. Importanza prioritaria è stata data all'illuminazione, progettata unitamente all'arredo, quale parte integrante. La scelta accurata dei materiali e una attenta analisi delle finiture caratterizzano è differenziano il locale.

Ristrutturazione, riqualificazione e studio di immagine per l'edificio sede dell'agenzia publicis italia. Progetto di ampliamento strutturale e di intercomunicazione degli spazi lavorativi su più piani partendo dal quinto livello destinato agli uffici dirigenziali, alle sale riunioni e agli spazi ricreativi. Particolare attenzione è stata applicata al rapporto con gli ampi spazi verdi esterni poi successivamente dedicati alla ricreazione.

Uffici

Allestimento della mostra storico-documentaria "avvocati a milano - sei secoli di storia". Il progetto architettonico prende spunto dall'analisi dei volumi dell'edificio, visibilmente simmetrico e verticale in ogni elemento e si traduce in uno spazio espositivo, concluso con un parallelepipedo volutamente traslato e inclinato posto al centro della grande sala di rappresentanza. Questo duplice ribaltamento della scatola espositiva si manifesta ancora più nel segnale luminoso che guida il visitatore dall'esterno fino al centro della mostra passando per i due scaloni inclinati .

Palazzo di brera