Un’azione di svuotamento, l’integrità strutturale, un “contenitore” che diventa qualcosa di altro. Da qui siamo partiti per realizzare uno spazio funzionale di qualità. In accordo con quanto detto, l’intervento di riconversione proposto mantiene inalterata la struttura portante del palazzetto del ghiaccio – pilastri, capriate, copertura – concentrando le azioni progettuali sulla pelle del suo involucro e sull’interno. All’esterno, infatti, viene data nuova veste al volume attuale: una scatola di legno e vetro sapientemente bucata per permettere alla luce di filtrare, ora di più ora di meno, in funzione delle specifiche destinazioni d’uso degli ambienti. La nuova veste del palazzetto avvolge lo stesso completamente celandone la scansione strutturale dei pilastri che, invece, resta pienamente manifesta all’interno. La dimensione e il posizionamento delle nuove superfici vetrate sono stati progettati in ragione della quantità di illuminazione necessaria e delle funzioni delle diverse aree: maggiore luce e rapporto interno-esterno negli spazi relazionali (hall, caffetteria, piscina); privacy e luce soffusa negli ambienti destinati ai trattamenti benessere . All’alternanza legno vetro dell’esterno si contrappone all’interno la presenza della pietra a faccia vista e del legno delle capriate. All’interno di questo grande contenitore rivisitato il progetto individua tre macro aree trattate spazialmente in maniera diversa: area benessere, piscine e auditorium caffetteria. Area benessere attraverso un ingresso indipendente lungo il fronte est si accede al vero cuore della nuova riconversione che offre ai fruitori una serie di spazi organizzati per la cura, la bellezza e il benessere del corpo: la zona dei trattamenti (massaggi, sauna, bagno turco, idromassaggio, relax) e la sala fitness raccordate dagli spazi spogliatoio che ne fanno da cerniera. L’area benessere è composta da diverse cellule ognuno delle quali svolge una specifica funzione. Le cellule dei trattamenti e dei massaggi, le cellule del bagno turco, della sauna, dell’idromassaggio, le cellule dei servizi e la grande cellula della sala fitness divisa in due ambienti: la sala aerobica e la sala degli attrezzi. Le cellule di quest’area sono caratterizzate dalla presenza e dei muri in pietra viva e delle capriate. Quest’ultime sono sempre visibili in quanto l’altezza del muro in pietra arriva al di sotto delle capriate (5,20 metri di altezza). Piscine all’area benessere si contrappone l’area delle piscine un unico grande ambiente caratterizzato dalla presenza dalle grandi pareti in pietra e in vetro, dalla presenza dell’acqua e della natura circostante. Il salto di scala è massimo: agli ambienti frammentati e riservati dell’area benessere si contrappone uno spazio di ampio respiro che travalica le barriere dell’edificio attraverso il ritmo costante delle vetrate che permettono la penetrazione dell’ambiente naturale circostante e di stare in continuo contatto visivo con questo. Auditorium e caffetteria la terza area è quella che comprende l’auditorium, con i suoi servizi, e la caffetteria con un ampia zona prospiciente riscaldata da un suggestivo camino in pietra e acciaio. L’area dell’auditorium e della caffetteria è un grande ambiente in cui predomina il grande manto in legno che contiene l’auditorium, il bar e i servizi. Questo manto contiene lo spazio delle relazioni, della comunicazione e dello scambio. Tutto intorno è lo spazio della conversazione, dello stare bene e del relax, un grande salotto accogliente. Tra il dentro e il fuori non c’è soluzione di continuità e la pavimentazione interna si protrae verso fuori attraverso l’uso dello stesso materiale, il legno. Abbiamo realizzato due terrazze: all’ingresso e un’ampia terrazza sul torrente evançon. Le terrazze in legno sono parte integrante del centro benessere in quanto diventano una panoramica zona relax e solarium da godere in ogni periodo dell’anno. Le pavimentazioni in legno utilizzate sono resistenti per natura all’attacco di muffe, batteri e intemperie, principali cause di deterioramento di questo pregiato materiali. Questi legni vengono lavorati in doghe, non temono l’acqua e non necessitano di trattamenti particolari. Anche l’involucro esterno è realizzato in doghe in legno disposte verticalmente. I prospetti sono scanditi dal ritmo delle vetrate e dal legno. Il legno del manto contenente l’auditorium è tagliato a fil di sega e mordentato. Si pensa di utilizzare come essenza il ciliegio che, pur essendo un legno costoso, risulta un materiale ottimo per l’acustica. Le capriate sono trattate con la tecnica di decapatura che ne modifica il colore e la percezione materica. I muri sono realizzati in blocchi di pietra faccia a vista e i tramezzi sono realizzati in blocchi termici di argilla espansa intonacati.