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Mohamed Keilani

Apt marmorata - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Apt marmorata
Siamo nel quartiere testaccio in un palazzo di inizi ‘900, lungo la via marmorata, via che prende il nome dai grandi depositi di marmi e pietre che giungevano via fiume o via terra e venivano ammassati in questo luogo in attesa di vendita o di lavorazione, fin dai tempi dell’antica roma. La ristrutturazione si è concentrata sulla ridefinizione dei servizi e un nuovo concept generale, per rendere gli ambienti più funzionali e aderenti alle esigenze della nuova committenza. L’essenzialità delle linee caratterizza il progetto d’interior, mantenendo inalterata la conformazione originale dell’appartamento, scandita da una spina centrale portante. L’intervento è iniziato con il restauro delle voltine faccia vista. Abbiamo sviluppato il layout generale partendo da un filtro distributivo che ha diviso nettamente la zona giorno e le due suite separate: una privata e una di rappresentanza. Uno degli obiettivi primari è stato quello di mantenere il senso del colore. Un unico tratto orizzontale all’altezza dei varchi di passaggio, disegna lo spazio attraverso l’uso di due diverse texture: una grana più materica nella parte in basso, l’altra più sottile verso l’alto. Architettura e arredo si fondono, creando ambienti aperti e luminosi in un’atmosfera sobria e rilassante. La cucina estremamente funzionale si mimetizza con le pareti grazie al rivestimento sulle ante realizzato “costum” con lo stesso intonaco delle pareti , così come la parete attrezzata che, in maniera silenziosa, al suo interno contiene il camino e la tv. Articola lo spazio il minimalismo poetico delle luci di davide groppi. Colorano la scena gli arredi marmorei nella scelta del tavolo vintage e degli appendiabiti firmati salvatori. Per massimizzare la presenza della luce gli infissi interni sono stati realizzati in vetro satinato, come anche la parete divisoria tra il bagno e la suite di rappresentanza. Unico elemento di contrasto è dato dal pavimento in legno che con forza ed eleganza regala profondità all’ambiente. Le opere d’arte di roberta morzetti, (morfea_22 e c5 c7_19), le calligrafie persiane di ghazaleh monshizadeh insieme agli elementi d’arredo del laboratorio 'oh my lab’ puntano su un mix vintage/contemporaneo. Queste scelte consentono al progetto di vivere non solo nella ripartizione degli spazi e nel 'racconto' della trama materica, ma nella relazione tra passato e contemporaneo che prende vita e vibra nella luminosità dei nuovi spazi.

Villa appia antica 2/2 - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Villa appia antica 22
Siamo a roma, in una villa all’interno del parco dell’appia antica. L’intervento ha riguardato una nuova ridistribuzione degli spazi, realizzati ex novo su richiesta della committenza, una coppia con due figlie. Il progetto ha previsto la collocazione della zona notte e della zona giorno|pranzo, spaziosa e conviviale con cucina a vista, al piano inferiore, la zona living è invece posta al piano superiore, raggiungibile tramite la scala rivestita in resina e il blocco libreria centrale interamente eseguita su misura. Al piano inferiore della villa un setto|contenitore color amaranto scandisce le funzioni tra le tre camere da letto e la zona giorno evidenziando gli accessi tramite porte in vetro satinato. La casa rispecchia appieno la personalità della padrona di casa, donna di grande spessore, viaggiatrice, curiosa ed eccentrica, obiettivo del progetto era interpretare e tradurre in architettura tutto ciò, il risultato è un insieme eclettico nel quale la distribuzione degli spazi interni si fondono con l’allestimento. In ogni ambiente non manca il tocco di colore che sia dato dalle pitture della farrow and ball o dalle carta da parati. Una wunderkammer in continua evoluzione con la possibilità di arricchirla viaggio dopo viaggio. Si fondono con i ricordi dei viaggi in oriente importanti arredi di design, tra cui le grandi lampade in carta di jaime hayón, le glo ball della flos, il grande tavolo air della lago.

Apt monza - Monza (MB)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Apt monza
L’intervento ha interessato un appartamento di 140 mq, non lontano dal centro storico di monza, dall’impianto originale tipico degli anni 70/80 caratterizzato dalla presenza in facciata di una vetrata cielo terra, comune a tutto l‘edificio. La forte frammentazione degli spazi rispetto all’ampia metratura ha richiesto un intervento volto a ripensare radicalmente la zona giorno, resa un open space, attraverso la creazione di un soggiorno ampio in comunicazione diretta con la zona pranzo e cucina. La nuova distribuzione offre ambienti più vivibili illuminati da luce naturale e coni ottici più ampi e profondi dividendo nettamente, la zona giorno dalla zona notte. L’articolazione dello spazio è definita sia chiave materica che attraverso l’istallazione di elementi disegnati in forte connessione con la vetrata cielo terra che assolvono alla funzione di definizione della zona pranzo, isola cucina e libreria contrapposta alla struttura portante. La zona giorno si caratterizza dalla presenza di materiali molto caldi, listoni di parquet in rovere naturale e alluminio anodizzato, contrastata da una quinta color verde foresta che scandisce i passaggi e i tagli di luce accogliendo disimpegno, servizi e zona notte. Apparentemente più fredda, si accende negli imbotti e nelle vetrate riprendendo il calore dorato dell’alluminio anodizzato ‘fil rouge’ dell‘intero progetto. Mentre, nelle camere e nei bagni, dialoga nell’utilizzo di cementine classiche dal motivo arabeggiante. Gli arredi di design, tra cui la mad chair di marcel wanders per poliform, la sedia ombra di paolo lissoni per lema, il tavolo alamo di david lopez quincoces, le lampade della flos e di artemide, il divano e le opere dei committenti tra cui spicca la collezione di libri antichi a cui è stata data particolare attenzione.

Villa olgiata - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Villa olgiata
Siamo a roma, all’interno dell’esclusivo comprensorio dell’olgiata. L’intervento ha riguardato il restyling di una villa anni ’80, la ridefinizione dei servizi e un nuovo concept generale per rendere gli ambienti più funzionali e aderenti alle esigenze stilistiche della nuova committenza. Il progetto d’interni mantiene inalterata la conformazione della villa originale, puntando ad accogliere e valorizzare collezioni di arredi ed opere d’arte. Il soggiorno, fulcro vitale del progetto, si caratterizza per l’istallazione di volumi dorati che, articolano lo spazio, fungendo da pareti attrezzate e quinte espositive. Ferro, legno, cemento e oro si miscelano, suggerendo ora un sapore classico, ora uno contemporaneo. Gli arredi di design, tra cui il divano standard di edra, i tavolini da caffè di riva, la madia metropol di cattelan o la lampe de marseille di le corbusier, le sculture in resina narcotica e apnesya dell’artista roberta morzetti, le opere dell’artista finlandese karin bjorklund, la scultura in fil di ferro di oscar roberto aciar e i complementi di arredo contribuiscono ad accentuare la connotazione eclettica del progetto. Emerge inoltre la forte identità del padrone di casa, impegnato attivamente all’interno delle produzioni cinematografiche hollywoodiane, da cui deriva la collezione di action figures, locandine e neon a richiamare il mondo marvel.

Apt testaccio - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Apt testaccio
Situato nel quartiere testaccio in un palazzo di inizi ‘900, tra il lungotevere e il mattatoio, l’appartamento si affaccia quasi interamente sui platani e sul fiume creando uno scenario diverso a ogni stagione. La ristrutturazione si è concentrata sulla ridefinizione dei servizi e un nuovo concept generale per rendere gli ambienti più funzionali e aderenti alle esigenze della nuova committenza. Il progetto d’interni mantiene inalterata la conformazione originale scandita da muratura portante e si sviluppa a partire da un filtro distributivo, trattato apparentemente in modo neutro, silenzioso che in realtà accoglie la luce naturale e il colore proveniente dagli ambienti limitrofi, animandosi in maniera diversa a seconda della posizione del sole e dell’orario. Assecondando la natura dell’involucro, il concept generale recupera i sapori del passato reinterpretandoli in chiave contemporanea, creando contrasti netti attraverso l’uso della luce, del colore e della materia. L’intervento è cominciato con il restauro delle voltine faccia vista, il ripristino degli imbotti degli infissi e il recupero della pittura originale nella sala da pranzo, riportando alla luce l’antico lambris. Gli spazi sono scanditi da un gioco di tonalità calde e fredde: verde per il bagno ospiti, corda per la cucina lineare e moderna realizzata a disegno, crimson red per il soggiorno e light blu per la suite matrimoniale. La luce filtra in tutti gli ambienti grazie alle alte porte in ferro e vetro che valorizzano ulteriormente lo spazio e il contrasto con gli altri materiali. Contrasto che si ripete anche per le superfici orizzontali – parquet, resina e graniglia – e per l’arredo – che spazia dai volumi disegnati ai mobili vintage, dagli antiques agli oggetti di design contemporaneo – contribuendo a creare un’atmosfera eclettica e accogliente.

Villa appia antica 1/2 - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Villa appia antica 12
Trasformare il tradizionale in qualcosa di inaspettato: questa la nuova ed accattivante sfida dello studio ….. (oppure mohamed keilani e claudia famiglietti) nella recente ristrutturazione di un appartamento in una delle zone più verdi e cariche di storia di roma, ovvero l’appia antica. Dall’esigenza di accogliere e valorizzare collezioni di arredi ed opere d’arte nasce l’imput di un contenitore silenzioso che possa accogliere oggetti che, al contrario, molto hanno da raccontare. Uno stile sì minimalista, ma con tratti materici profondamenti riconoscibili. Ferro, legno, cemento e marmo si miscelano, suggerendo ora un sapore classico, ora uno contemporaneo. L’appartamento si snoda attorno ad un asse centrale ideale e privo di confini fisici che divide gli ambienti di rappresentanza da quelli di servizio. Il soggiorno, fulcro vitale del progetto, evoca un gusto classico, reinterpretando, con gli occhi di oggi, il parquet a spina ed il marmo rosso levanto del camino. Pensato per accogliere icone del design, dialoga, attraverso una vetrata in ferro, con la cangiante cucina monomaterica, incentivando l’incontro degli abitanti. In un’architettura dall’identità essenziale che strizza l’occhio al passato, una nota “stonata” (o sfumata), inserita appositamente per impreziosire il progetto, è nel recupero di oggetti antichi o semplicemente vecchi (ritratti, sedie, cornici), grazie alla feconda collaborazione con “oh my lab”, che riesce a donare essenza vintage a dettagli apparentemente privati dal tempo di significato.

Apt. Monteverde - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Apt Monteverde
L' appartamento, situato in un palazzo ­del primo '900, nel cuore del quartiere romano di monteverde, è scandito dalla presenza di un volume scultura funzionale articolato come filtro, scala e contenitore. Sfruttando la presenza del lucernario è stato realizzato un collegamento verticale con la terrazza attraverso una scala wireframe realizzata su disegno che oltre ad assolvere la funzione dialoga con il living e la cucina filtrando i due ambienti tramite una porta scorrevole vetrata. L’intera casa è realizzata con una semplicità che vive di contrasti, senza timore di sovrapposizioni. Si possono infatti apprezzare sia un mood classico dato dagli imbotti di legno e dall’uso del colore blu cobalto sulle pareti della zona giorno, che un sapore industriale con materiali quali: resina, ferro e mattoni facciavista delle tipiche abitazioni del quartiere, cosi come l’utilizzo di cementine classiche dal motivo arabeggiante.  inoltre gli opposti cromatici danno vita a nuovi ed interessanti equilibri come quello che nasce tra il parquet noce piallato a mano che crea un effetto vissuto ricco di calore e la freddezza del blu delle pareti e quello tra il ferro naturale e i mattoncini facciavista. I passaggi materici sono sempre segnati da scansioni formali o funzionali; completano il progetto arredi di design vitra, il divano finn juhl del lak00labdanish e gli elementi industriali dello showroom oh my lab.

Ristorante "kook" - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Ristorante kook
Sapori, odori, tatto, gusto, sensazioni…. Un luogo che esaltasse la percezione dei sensi senza prevaricarla, era questa la missione architettonica dei progettisti. Il concept ha creduto nel freddo cemento, scaldato dal caldo legno e personalizzato dagli arredi carichi di memoria e, forse, fino a poco tempo fa, testimoni di intime scene familiari. Il filo di ieri e di oggi si intreccia nell’ architettura e nella cucina di questa realtà romana dal sapore mediterraneo. A rafforzare il rapporto tra innovazione e tradizione, tra ricette della nonna e ricette da chef, un ulivo, simbolo di saggezza, longevità ed essenza mediterranea, incastonato nel vetro. Un acquario verde che imprigiona uno dei simboli reali della cultura e della cucina locale, rendendolo però libero catalizzatore di luce che si diffonde in tutto il locale. La parola chiave è armonia. Passeggiando all’interno del locale, si possono scoprire una serie infinita di dettagli, palesi (come la bicicletta bianchi) o celati (come i tubi a vista dei lavandini, proprio quelli di una volta), enormi o piccolissimi, che dialogano tra loro in un perfetto stile industriale, vintage, ma pur sempre fedele alla nostra identità mediterranea. I materiali maggiormente utilizzati sono il vetro, il ferro e il cemento, elementi che rendono l’edificio ancor più contemporaneo, un po' insolito per roma, città prevalentemente ricca di maestosi edifici antichi e classici. L’uso abbondante del legno porta calore e originalità donando all’ambiente un’interessante vena industriale e metropolitana. La capacità progettuale di mohamed keilani e luca gasperini si legge anche nel raffinato accostamento delle diverse tipologie materiche del pavimento: dal parquet color miele, alla resina industriale, ai classici colori mediterranei delle mattonelle in cemento. La continuità spaziale–visiva con l’esterno, e quindi il senso del colori e della luce, è studiata perché il verde degli ulivi, per eccellenza tinta simbolo del mediterraneo, facesse capolino tra i tavoli del ristorante. Così non resta che lasciare la parola ai progettisti: “matto, furioso e privo di buon senso è chi del pasto” (o del posto) “non gode ogni senso” [cit. Di un detto popolare].

Villa monza - Monza (MB)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Villa monza
Le corbusier nella sua celebre frase “l’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati nella luce” ci ricordava l’importanza dell’uso della luce come materiale, al pari di ferro e vetro. Ed è proprio la luce il tema di questo nuovo progetto di mohamed keilani e claudia famiglietti con il supporto realizzativo della società open 01 srl, ormai parte integrante del team per quanto riguarda i progetti nel nord italia. Siamo a monza, in una villa unifamiliare disposta su 4 livelli, di cui lo studio ha curato sia l’interno che l’esterno. La forte frammentazione degli spazi rispetto all’ampia metratura ha richiesto un intervento volto a ripensare radicalmente la zona giorno del piano terra , resa quasi un open space, attraverso la creazione di un soggiorno ampio in comunicazione diretta con la zona dei servizi. La nuova distribuzione offre ambienti più vivibili illuminati da luce naturale e coni ottici più ampi e profondi. L’articolazione dello spazio è definita in chiave materica: solo parquet in tonalità calda per la zona living, trattata in maniera molto classica; ferro in alzato per la parte destinata ai servizi, che divide ma non chiude lo spazio; e graniglia di marmo, che sa molto di anni ‘60 e ‘70, per i collegamenti, ovvero l’ingresso e la scala che conduce agli altri livelli. Una simile divisione degli spazi è riproposta anche al piano superiore dove la graniglia della scala ci introduce nella suite matrimoniale dotata di guardaroba e bagno privato. Nella camera ritroviamo il parquet che qui dialoga non più con il ferro bensì con un’accesa resina rossa dei servizi. La luce è di nuovo protagonista grazie all’uso di porte vetrate. Arredi & complementi : Tappeti : kristina lassus Bicchieri : fferrone design Carta da parati : misha wallpaper

Dana concept store - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Dana concept store
Una piccola chiesa sconsacrata, risalente al '400, nascosta nei vicoli di roma diventa negozio di abbigliamento e galleria d'arte. Questo il nuovo contenitore con cui noses ha dialogato con un occhio al passato ed uno al futuro. il progetto corre sul filo del doppio senso: lo spogliatoio è ospitato in un confessionale il cui motto "spogliati di ogni peccato", impresso sulle pareti, lascia un sapore di malizia. sulla parete di fondo invece elementi in ottone ricordano la presenza di un'abside, che, soprattutto di notte, sembra accendere la sua anima attraverso una retroilluminazione. a stemperare la furba malizia rimangono gli elementi tipici della chiesetta come le colonne ed i capitelli in marmo, le volte che ospitavano affreschi ormai perduti, o altre immagine sacre. L'antico, con l'essenza materica dei suoi materiali, ben si accompagna con gli inserti in legno (bancone in noce, porte, ecc..) ed in ottone (espositori e pareti) che riportano calore nella monocromia del contenitore. i vestiti di famosi design emergenti e le opere pittoriche di artisti di fama mondiale sono impreziositi dall'illuminazione a spot di pslab, famosa marca libanese.

Ostiense flat - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Ostiense flat
Il progetto ostiense flat è stato uno dei primi ad essere creato e plasmato insieme al nostro laboratorio: oh my lab. Si è basato fin dal principio in un restyiling semplice e pulito dei singoli ambienti. Abbiamo giocato il più possibile con i materiali e il colore, senza andare a modificare l'anima strutturale della casa. Dove possibile abbiamo valorizzato la preesistenza scoprendo le travi in legno esistenti e spostando la cucina nella zona più luminosa dell'appartamento: sotto una bellissima vetrata in ferro che nei primi del '900 copriva un balcone. Insieme al lab. Abbiamo curato e recuperato ogni minimo particolare dell'arredamento. Oggetti provenienti da ogni parte del mondo vanno a riempire tutti gli angoli della casa: l'antico orologio francese che sovrasta il tavolo da pranzo olandese; la djeldè a parete che illumina un antico giradischi; la toio di castiglioni che illumina le letture del cliente su una bellissima club chair in pelle .. Fino ad arrivare alle singole lampade realizzate su misura dal nostro laboratorio mettendo insieme pezzi recuperati dal sud america all'europa. Una vera e propria casa di recupero riscaldata dalla storia di ogni singolo oggetto che la vive.

Apt. Campo de fiori - Roma (RM)

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Archisio - Mohamed Keilani - Progetto Apt Campo de fiori
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