Il concept di progetto architettonico deriva dall’idea di identificare l’edificio con un nido, in cui le aule si collocano come uova, allo stesso tempo “protette” dalla pelle esterna dell’edificio e “protettrici” di ciò che è incluso nel proprio recinto. I piccoli utenti, i “pulcini” all’interno del nido, vengono accolti da spazi delimitati da superfici curvilinee, che addolciscono la percezione dello spazio e lo rendono fluido. L’articolazione degli spazi proposta fa leva su due prerogative: la facilità di orientamento e lo sfruttamento della aeroilluminazione naturale. L’integrazione con il contesto esistente è assicurata dal potenziamento della connessione tra spazio interno ed esterno, nonché dal rispetto della modularità dei prospetti, la cui durezza è addolcita da una pelle colorata e giocosa.
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