Mbquadro Architetti

Nel 2014 siamo stati contattati da una cliente italiana per intraprendere un ambizioso progetto di ammodernamento e ristrutturazione di una villa provenzale sita a cannes, nella regione della costa azzurra in francia. L’abitazione, dislocata a mezza costa su un declivio con una splendida vista sulla baia cittadina, è formata da un volume piuttosto semplice e regolare e disposta su due livelli, uno seminterrato, uno interamente fuori terra, adagiati su due dei numerosi terrazzamenti che caratterizzano la proprietà. Di fronte al piano inferiore vi è una piscina riscaldata. Ad est del volume principale, al piano superiore, si trovava allo stato d’origine un volume accessorio, aperto, attrezzato con una cucina da esterni. Stilisticamente l’abitazione era già un ibrido tra stilemi tipici provenzali e superfetazioni contemporanee, riscontrabili soprattutto nelle aperture e nella scelta dei serramenti. La distribuzione interna dell’appartamento, inoltre, rispecchiava, da un lato, alcune abitudini francesi che mal si coniugano con lo stile di vita italiano, dall’altro risultava in più punti disordinata e caotica. L’intervento ha esteso l’abitazione di 13 mq per la realizzazione di un nuovo volume cucina, realizzato al posto del portico presente sul lato est, e riordinato la distribuzione di tutta la casa, riuscendo a ricavare una zona pranzo nel soggiorno, al posto della cucina dislocata nel nuovo volume. Inoltre sono stati realizzati bagni completi, en-suite, per ciascuna delle 3 camere da letto, oltre ad un bagno per gli ospiti adiacente al soggiorno. Il volume del soggiorno è stato esteso in altezza, demolendo il controsoffitto a 250cm da terra ed aprendo il volume verso il tetto, ora tenuto a vista. Solo nella zona pranzo è stata mantenuta l’altezza originaria, che identifica questa zona funzionale rispetto al soggiorno. Una delle grandi sfide a livello distributivo è stato il collegamento tra la zona pranzo e la nuova cucina. Per ottenere un collegamento diretto si è realizzato un bagno privo di finestre, ma areato forzatamente e staccato dalla facciata. Il bagno viene raggiunto dalla luce naturale grazie ad una lastra composita di vetro, agate e resina, permeabile alla luce che proviene dall’ampia apertura che illumina il corridoio tra cucina e pranzo. L’effetto, nel bagno, è quello di una luce più che sufficiente ma soffusa, mossa dalla materialità della lastra composita, molto scenografica. Altro grande sforzo progettuale è stato profuso nella camera padronale. La camera con la vista migliore sul paesaggio circostante era, allo stato di fatto, molto angusta e affiancata da un bagno fin troppo ampio, illuminato da una grande porta-finestra. Con una complessa serie di interventi si è abbattuto il muro portante che separava camera e bagno, si è ristretto il bagno che, originariamente provvisto solo di doccia e lavamani, è stato riorganizzato e completato dai sanitari, si è realizzata la chiusura del bagno verso la camera attraverso 4 sezioni, di cui una apribile, di vetrate lcd, in grado di lasciar percepire uno spazio unito tra camera e bagno, ma di diventare opache all’accensione della luce per garantire la privacy durante l’utilizzo della stanza. La doccia è “incassata” nel pavimento e rivestita interamente da una resina artistica realizzata ad hoc.

Un locale tecnico - originariamente realizzato a servizio della piscina in una prestigiosa proprietà sita a cannes e di dimensioni molto generose, rispetto alla funzione che ospitava prima della ristrutturazione - è stato trasformato in uno spazio wellness e fitness. Il progetto ha integrato nello spazio una vasca idromassaggio free-standing, dalla quale si può godere di una meravigliosa vista mare; una doccia / bagno turco, situato dietro alla parete ricurva; una zona relax provvista di lettini; infine, un'area fitness, ribassata rispetto alla zona wellness, dove poter fare esercizio fisico.

Un appartamento molto piccolo, nell'immediata prossimità del centro storico, privo allo stato di fatto dei requisiti igienico sanitari minimi (manca un locale bagno), viene completamente ridistribuito in un concetto di monolocale suddiviso in aree funzionali aperte, ma separabili all'occorrenza.

Un'abitazione sita nel centro storico di un piccolo paese in provincia di varese era provvista di alcuni locali, pertinenza dell'abitazione vera e propria, a piano terreno. La cliente ha inteso ricavare in quei locali uno studio di fisioterapia. Si è proceduto a cambio di destinazione d'uso, allo studio della normativa, quindi si sono realizzati i locali in perfetto accordo alla normativa locale e nazionale.

L’appartamento, a piano basso in contesto di corte milanese, era originariamente diviso in due locali, piccoli e poco luminosi. La decisione, presa di concerto con la cliente, è stata quella di unire i due locali in un unico ambiente più ampio e spazioso. Il risultato è uno spazio fresco e luminoso, in cui tutte le funzioni si svolgono nel medesimo ambiente; se il concept è dunque quello di un piccolo openspace, le aree funzionali sono ben distinte dal mobilio e dall'uso dei tessili che, oltre a schermare una zona "cabina armadio", conferiscono un'atmosfera più intima alla zona notte. Progetto realizzato in collaborazione con l'arch. Luciana giovannardi

Un bilocale di dimensioni piuttosto anguste, ma comunque provvisto di camera da letto, soggiorno, cucina separata e bagno, necessita di un profondo lavoro di ammodernamento e riordino degli spazi. Si è proposto di unire il locale cucina (estremamente stretto e poco fruibile allo stato di fatto) al soggiorno, ricavando un unico ambiente più ampio e godibile; si è studiata la disposizione degli arredi per la zona giorno. Anche il bagno è stato oggetto di intervento. La pianta lunga e stretta di questo locale ha suggerito un cambio nella distribuzione dello spazio: si è sfruttato lo spazio sotto finestra per l'inserimento di una doccia dalle dimensioni generose, quindi si sono nuovamente dislocati tutti i sanitari, spostando la lavatrice nel disimpegno.