La loggia del drago
Uno copertura tra due case: una cerniera tra lo spazio domestico e quello celebrativo del coabitare - Firenze (FI)
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La luce entra di taglio seguendo le fasce inclinate di lamiera del brise-soleil. Osservata da altra angolazione, la copertura della loggia, come una doppia faccia, appare "muta", senza aperture zenitali. La gronda, sul lato di raccolta delle acque meteoriche, si prolunga verso l'esterno e si conclude con la catena di sgrondo che furiesce della gargolla di una bocca di drago. La lingua, tinta di rosso, è un omaggio plastico alla forgiatura del fabbro esecutore.
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