Nasco a isili nel 1952 da un'antica famiglia di ramai e nella bottega di mio padre compio il tirocinio di tutti i figli degli artigiani: un po' di scuola, un po' di gioco e un po' di bottega. Sono attratto dall'idea di continuare una tradizione plurisecolare a isili che stà mostrando da qualche tempo i segni dell'abbandono; destino simile ad altre espressioni della tradizione artigianale.
Nel 1978 apro la prima bottega e per la mia formazione è determinante il rapporto con un ramaio anziano che per diversi anni accetta di lavorare con me. Essa è consolidata dallo studio di discipline utili alla lavorazione dei metalli, dalla visita di altri laboratori e dallo studio di oggetti antichi.agli inizi la produzione ricalca la tradizione di isili, cioè quegli oggetti in rame necessari all'economia agropastorale della sardegna: padelle, tegami, pentole, caldaie, bracieri, timballe e alambicchi. La tecnica usata è quella della forgiatura e della battitura a mano secondo la maniera arcaica in uso a isili.
Attorno al 1990 apro un nuovo laboratorio più spazioso che mi permette di far uso anche del tornio a lastra, ampliando l'offerta con la produzione di pannelli, quadri e piatti realizzati con la tecnica dello sbalzo e cesello. Per queste produzioni che non appartengono alla tradizione isilese mi ispiro all'arte sarda, oppure creo miei soggetti, assecondando le richieste della clientela. In quel periodo ho prodotto alcuni manufatti su richiesta dell'istituto europeo di design.
Successivamente il mio modo di lavorare passa dalla replica secondo campionario all'esecuzione su richiesta, non trascurando la produzione tradizionale. Attualmente gli oggetti che produco spaziano dalle cappe per cammino e per cucina agli inserti d'arredo, con pannellature e manufatti di complemento all'architettura di interni. Altri campi di interesse sono l'arte sacra, il restauro, il collezionismo e naturalmente la manutenzione degli oggetti per conto del cliente.
Ho partecipato a diverse bienna...
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Nasco a isili nel 1952 da un'antica famiglia di ramai e nella bottega di mio padre compio il tirocinio di tutti i figli degli artigiani: un po' di scuola, un po' di gioco e un po' di bottega. Sono attratto dall'idea di continuare una tradizione plurisecolare a isili che stà mostrando da qualche tempo i segni dell'abbandono; destino simile ad altre espressioni della tradizione artigianale.
Nel 1978 apro la prima bottega e per la mia formazione è determinante il rapporto con un ramaio anziano che per diversi anni accetta di lavorare con me. Essa è consolidata dallo studio di discipline utili alla lavorazione dei metalli, dalla visita di altri laboratori e dallo studio di oggetti antichi.agli inizi la produzione ricalca la tradizione di isili, cioè quegli oggetti in rame necessari all'economia agropastorale della sardegna: padelle, tegami, pentole, caldaie, bracieri, timballe e alambicchi. La tecnica usata è quella della forgiatura e della battitura a mano secondo la maniera arcaica in uso a isili.
Attorno al 1990 apro un nuovo laboratorio più spazioso che mi permette di far uso anche del tornio a lastra, ampliando l'offerta con la produzione di pannelli, quadri e piatti realizzati con la tecnica dello sbalzo e cesello. Per queste produzioni che non appartengono alla tradizione isilese mi ispiro all'arte sarda, oppure creo miei soggetti, assecondando le richieste della clientela. In quel periodo ho prodotto alcuni manufatti su richiesta dell'istituto europeo di design.
Successivamente il mio modo di lavorare passa dalla replica secondo campionario all'esecuzione su richiesta, non trascurando la produzione tradizionale. Attualmente gli oggetti che produco spaziano dalle cappe per cammino e per cucina agli inserti d'arredo, con pannellature e manufatti di complemento all'architettura di interni. Altri campi di interesse sono l'arte sacra, il restauro, il collezionismo e naturalmente la manutenzione degli oggetti per conto del cliente.
Ho partecipato a diverse biennali dell'artigianato, a varie mostre (milano, trento, pistoia, parigi, cortona, alessandria), e sono infine presente in alcune pubblicazioni isola (manos d'oro, artigianato in mostra - quarant'anni) e nel catalogo della mostra riservata alla produzione italiana degli oggetti in rame della città di cortona (arezzo).