Lorenzo Rossi Architetto

La villa si inserisce in un lotto rettangolare con direzione nord-sud e con la caratteristica di svilupparsi su confine di proprietà. Questo vincolo ha comportato per normativa l’impossibilità di realizzare aperture finestrate sulla facciata ad ovest. La soluzione progettuale è stata quella di affiancare alla muratura perimetrale la scala ad andamento lineare per l’accesso dal piano interrato al piano terra e piano primo. Il piano terra presenta la particolarità di un locale servizi igienici - guardaroba, posizionato in zona centrale, soluzione adottata per permettere un’illuminazione libera dai tre prospetti e contribuire di fatto a realizzare una separazione tra la zona soggiorno e cucina. Il caminetto, decorato a marmorino di colore grigio, è stato posizionato nella zona centrale della scala in metallo, quale elemento di fulcro per l’area living, ulteriormente evidenziato dalla vicinanza di parapetti in vetro. La canna fumaria, in acciaio lucido, attraversa il piano primo evidenziandone la verticalità. La pavimentazione, in terrazzo alla veneziana di colore bianco di carrara, si sviluppa sull’intero piano e prosegue nei gradini della scala che conduce al piano interrato, adibita ad area benessere. L’abitazione si caratterizza per un ampio portale con portico a sud e due ampie vetrate scorrevoli che consentono un’ importante illuminazione alla zona living e alla camera padronale. Il terrazzo, realizzato con putrelle in acciaio, travi in legno e pavimentazione in legno di teak, fornisce affaccio e protezione. La pavimentazione esterna è realizzata in lastre di pietra di ardesia brasiliana.

Materie e colori sono espressione di una nuova idea di design per interni, caratterizzata da uno stile giovane e contemporaneo, un progetto per valorizzare gi ambienti che associa il fascino della continuità cromatica alla differente matericità delle superfici".

La finalità progettuale dell’intervento di ristrutturazione del locale, è stata la creazione di un luogo che ponesse in risalto sia gli elementi decorativi dell’ambiente sia le specialità del menù. Il risultato ottenuto, è uno spazio originale, caratterizzato da soluzioni decorative in equilibrio tra loro, con l’uso di materiali quali il legno, acciaio e resina a pavimento, pensati nei colori e nelle forme per fermare l’attenzione del cliente. Il ristorante - pizzeria è una combinazione di stile contemporaneo con influenze industrial-urban; il carattere è segnato da forti elementi quali il rivestimento della parete forno con lamiere di acciaio nere, i pannelli di mosaico in legno realizzati su disegno e i colori alle pareti ad effetto antichizzato dal sapore lontano. Un altro punto fondamentale è stato l’approccio progettuale basato su due importanti fattori: l’organizzazione delle zone di lavoro e l’illuminazione controllata. Il layaut distributivo è stato affrontato con precisione e attenzione dalla proprietà, che con esperienza decennale ha esaminato i diversi aspetti funzionali e operativi mentre con prove dirette di illuminazione si ottenevano scenografici giochi di luce. All’atmosfera complessiva, nel catturare l’attenzione del visitatore, contribuiscono le cassette originali inglesi della seconda guerra mondiale, le quali applicate a soffitto e a parete, arricchiscono ulteriormente lo spazio interno e formano una sequenza di pieni e vuoti, luci e ombre e al tempo stesso la loro disposizione comunica il logo del locale. Il bagno è stato riorganizzato, a partire con la demolizione di un rialzo interno e lo spostamento della zona lavabo, in modo tale da percepire all’ingresso una parete scenografica con tagli di luce di diverse dimensioni. La resina di colore nero dalla pavimentazione alle pareti conferisce un risultato unico. L’esito positivo di un progetto architettonico dipende dalla capacità della proprietà di collaborare ed essere partecipe alle proposte ideative e alle scelte organizzative. Un riconoscimento importante è diretto alla proprietà e alle diverse imprese che vi hanno partecipato.

Nell’entroterra salentino, situata in una zona collinare a pochi chilometri dalla città di gallipoli, la struttura originaria è stata oggetto di un intervento di ricostruzione globale conservando e valorizzando la tipicità Del trullo annesso. Il progetto ha previsto la demolizione del fabbricato esistente, un tempo costituito da corpi divisi e senza alcun valore architettonico e l’edificazione di una villa unifamiliare ricollegata al trullo salentino. Nel dialetto locale è conosciuto come “furnieddhu”o “pajaru”, tipica costruzione servita nel tempo a rifugio per attrezzi o riparo. Nello specifico la costruzione di forma tronco conica è realizzata con pietra a secco e presenta una scala esterna, addossata alla costruzione, che serviva alla riparazione del tetto. Il nuovo volume dalle linee contemporanee con pieni e vuoti e dal candido colore bianco, contrasta con la massa del trullo e con il colore naturale della pietra a secco. La reciprocità del rapporto interno – esterno ovvero lo studio degli interni e l’attenzione alla vista al giardino di 5000 mq, sono i principi guida del progetto. La disposizione degli arredi come il divano nella zona living, alla ricerca della posizione migliore per la vista al camino e alla tv o come per la cucina che definisce con i mobili e la propria funzionalità le diverse aperture finestrate, sono alcuni tra gli esempi di una riflessione costante per favorire le due relazioni. Importante è lo studio impiantistico elettrico e idrico, definire le posizioni delle apparecchiature in funzione della disposizione degli arredi, è un semplice principio che con continuità si ripete in tutti gli interventi ed è fondamentale per la committenza e gli addetti al fine di conoscere da un lato l’aspetto tecnico che assumerà la propria casa e dall’altro per le quotazioni o le previsioni di fattibilità d’intervento. La villa presenta una zona ingresso-giorno adiacente al trullo con la possibilità di utilizzarlo a studio privato, un’ampia terrazza comunicante con la vetrate e porte finestre alla zona living e cucina. Da un disimpegno attrezzato con armadiature si accede alla zona notte con un’ampia camera padronale – bagno privato e cabina armadio comunicante direttamente. La zona destinata ai servizi quali la lavanderia e il bagno ospiti si collocano in un’area disimpegnata in prossimità della scala di accesso al piano primo denominato “giardino d’inverno” per la presenza di vetrate e lucernari e dall’accesso alla terrazza dalla quale si scorge il panorama e la sagoma della città gallipolina.

Una casa unifamiliare su tre livelli costruita negli anni 2000, è stata completamente rinnovata negli interni con arredi e finiture essenziali. La cucina è disegnata su misura con disposizione a isola centrale e scelta dei colori, con il grigio uniforme del piano lastra in marmo tecnico e la laccatura dell’intera parete attrezzata. I materiali “classici” della zona giorno dalla pavimentazione originaria in terrazzo alla veneziana ai gradini della scala in botticino, coesistono con gli arredi minimali e gli abbassamenti in cartongesso di colore bianco puro, dove trovano collocazione sistemi regolari di tagli luce. Inoltre è la finitura alle pareti di colore grigio della ditta oikos a colpire per la decisione di intensità cromatica espressa dalla luminosità del bianco e dalle luci ricavate a soffitto. Su disegno il sistema di nicchie realizzate nel corridoio illuminate da punti luce e colorate negli sfondati. L’intervento più radicale è stato effettuato in mansarda dove trova collocazione la zona spa e un’ampia zona benessere adibita a tv e relax. Importante è la collocazione del sistema di riscaldamento a parete nei perimetro dell’ambiente. Notevole l’attenzione al sistema domotico che governa la casa con molteplici funzioni, dalla gestione del riscaldamento radiante al sistema di luci e audio sonoro nei diversi piani.

Questa abitazione bifamiliare denominata "lotto 5", rappresenta il primo di quattro edifici realizzati dallo studio, ed è inserita nel quartiere "calle pace", in un’ area centrale della città di abano terme, provvista di aree verdi e parcheggi. Il progetto è stilisticamente caratterizzato da riferimenti presenti nell’architettura classica, riscontrabili sia nella città di abano terme, dove le forme classiche sono presenti grazie alle terme antiche, sia nell’ architettura dei suoi suggestivi dintorni. I colori utilizzati sono il bianco, per le tinteggiature e gli elementi decorativi, quali la copertura d’ingresso e le colonne, mentre il grigio si evidenzia nel manto di copertura e negli scuri delle aperture finestrate. L’interno è a tre piani con interrato adibito a garage; il piano terra con ampia zona giorno, cucina e bagno e le scale di accesso al piano superiore, in cui è situata la zona notte. Il piano primo è costituito da una camera matrimoniale con bagno, due camere doppie, bagno e ripostiglio mentre il piano mansarda è dotato di ampio locale e bagno.

L'utilizzo del "piano casa", secondo la legge regionale 2009 e s.m.i. Ha consentito di recuperare ai fini abitativi il sottotetto dell'annesso rustico, dapprima adibito a deposito attrezzi. I locali Sono stati progettati da una pianta libera di circa 120 mq, con ampia zona giorno a sud , collegata da un corridoio centrale alla zona notte con tre camere e due bagni.

Il desiderio proposto dalla proprietà, è quello di rispettare i volumi interni esistenti e di rivolgersi ad un' architettura d’interni di stile contemporaneo, forte di una propria identità emozionale. Per la ristrutturazione di questo appartamento disposto su due piani, il progetto si è sviluppato dapprima nell’analisi dei locali e degli spazi, al fine di ricavare il maggior numero di armadiature e contenimento. La demolizione di una parete divisoria collocata nel sottoscala, ha permesso di ricavare un ampio ripostiglio dapprima nascosto e le ante a specchio e laccate riordinano lo spazio. Come nella camera padronale, la riorganizzazione degli arredi ha permesso di ricavare un guardaroba su misura, anche nel disimpegno del bagno superiore, le nuove ante su misura nascondono ripiani e la lavanderia. Dallo studio funzionale a preservare i locali allo studio dell’ interior design, con una particolare attenzione al dettaglio che impone l’accorgimento tecnico e di riflesso estetico. Le travature del piano superiore sono state sbiancate, mentre il soffitto in zona giorno e bagno del piano inferiore è disegnato con abbassamenti; pieni e vuoti, volumi pensati per inserire tagli di luce ad illuminare le pareti colorate dove si collocano opere d’autore. La pavimentazione ai piani è in legno di rovere spazzolato e l’unico elemento di separazione è la scala di collegamento; modificata nella forma, attraverso l’aggiunta di due ampi gradini di invito e la rimozione del parapetto originario, è stata trattata in resina di colore bianco e illuminata con luce a led. I bagni completamente modificati dal loro aspetto originario, dalla disposizione dei sanitari ai rivestimenti, come nel bagno al piano superiore con l’inserimento di un’ampia doccia a raso pavimento e la tinteggiatura alle pareti a smalto di una specifica tonalità di colore corda. “l’obiettivo è quello di concretizzare il pensiero della proprietà dalla carta alla realtà e come fine riconoscersi nell’opera compiuta”.

Classicismo delle forme e delle decorazioni, eclettismo dei colori, siglano un interno nel centro storico padovano. Il cuore del progetto è il soggiorno, dal quale attraverso l'apertura realizzata con un'ampia vetrata luminosa, si accede al giardino privato; in questo modo la zona living dialoga con il paesaggio esterno creando una speciale sinergia complessiva. La serenità trasmessa dall'ambiente è prodotta dall'equilibrio di arredi e colori studiati con particolare attenzione. L'arredamento della zona giorno è giocato nell'accostamento di arredi classici e moderni di colore bianco-nero. La libreria a tutta altezza e il mobile tv, entrambi in legno laccato con pantografature sulle ante e sostegni di forma particolare, sono stati disegnati su misura per contenere gli oggetti e i numerosi testi dei proprietari. Il tavolo da pranzo cromato e le sedute di design alleggeriscono l'impatto visivo. Per i pavimenti della zona living e camere si sono utilizzati listoni in legno di rovere sbiancato. Nel bagno padronale le pareti e il pavimento sono rivestiti in tessere di mosaico di colore bronzo-oro; nel bagno ospiti si alternano nei rivestimenti tessere di mosaico nero e foglia argento. Alle pareti della camera padronale, arricchite da cornici in gesso, che formano delle doppie specchiature, sono stati collocati mobili e quadri di gusto retrò; il letto di design, si staglia su un ampio campo verniciato a smalto in tonalità marrone cioccolato. Il giardino è stato pavimentato con lastre di marmo posato a correre; una fascia di rispetto in ciottoli di fiume con illuminazione a faretti, separa la pavimentazione dalle mura medioevali. L'arredo del giardino è arricchito da oggetti acquistati dai proprietari nei loro viaggi,quali la "capasa" tipica anfora in terraccotta smaltata salentina.grande luminosità, allegre cromie, giochi di riflessi e la suggestione di ricercate opere, animano la classica, ma allo stesso tempo, razionale sobrietà delle linee e dei volumi di un interno in grado di conservare lo spirito nel tempo.

Il progetto presentato si riferisce alla ristrutturazione di una villa unifamiliare dei primi anni 70. L'intervento progettuale consiste nella ridefinizione dei prospetti e nella modifica distributiva delle planimetrie dei piani primo e mansardato. I prospetti hanno assunto un nuovo aspetto attraverso il rivestimento con isolamento a cappotto, a uniformare i diversi spessori e le finiture di un tempo. L’utilizzo di parapetti in acciaio bianco e i serramenti ad un’unica anta rafforzano un orientamento razionale e di pulizia degli elementi. La scala di collegamento esterna e a sbalzo è stata rivestita con pietra di trani spazzolata. La scala è rafforzata dalla presenza di un setto rivestito con lastre di pietra a correre con funzione di parapetto e fioriera. All’interno le modifiche distributive dei locali hanno interessato il piano primo e mansardato. La demolizione di una parete divisoria tra due vani preesistenti ha permesso di spostare l’angolo cottura e di realizzare un’ampia cucina collegata direttamente alla zona giorno. Gli ambienti cucina–soggiorno-scala sono stati realizzati con pavimentazione in marmo biancone di asiago. La caratteristica particolare dell'intervento è la nuova collocazione del vano scala di collegamento tra i piani. La scala presenta due ampi gradini di partenza con funzione di arredo e illuminazione a segna passo. Il piano mansardato è stato oggetto di una radicale trasformazione, indotta dalla modifica all’angusta scala di collegamento, dalla demolizione di parete divisorie e dalla ristrutturazione del bagno. Il risultato ottenuto è un ambiente open space ora adibito a sala relax con pavimento in listoni di rovere, parapetti in lastre di vetro e tinteggiature chiare. Una fondamentale operazione è stata rivestire con il cappotto il soffitto a due falde, un tempo lasciato al grezzo, coibentato e mantenendo la sagoma delle travi in ca del tipo varese. La soluzione progettuale ottenuta rispecchia la volontà e il desiderio della proprietà, la quale ha contribuito con pazienza e partecipazione alle diverse fasi di intervento.

La progettazione della bifamiliare è caratterizzata da un’identità architettonica forte e ben definita che riprende il rigore della tradizione classica rivisitata e attualizzata. La monumentalità classica della costruzione, che si riconosce dall’impiego di colonne a modulare il prospetto, e dal rigore dei due fronti simmetrici, si valorizza al contempo da una combinazione di elementi architettonici contemporanei quali parapetti, recinzioni, e materiali di rivestimento. In particolare i due prospetti sono volutamente simmetrici, perché si vuol dare uguale dignità e importanza sia al fronte che si affaccia sulla strada di accesso, sia al cosiddetto “retro” della casa, spesso relegato ad un ruolo di secondo piano. Ne deriva una costruzione nella quale si possono facilmente riconoscere forme ed elementi familiari entrati nella memoria comune.

Un tempo negozio di abbigliamento, il locale è stato oggetto di una radicale trasformazione. Da uno studio preliminare di fattibilità, rivolgendosi agli enti competenti, si è giunti alla realizzazione dell' edera wine bar & food. La principale richiesta della committenza è che il locale fosse dotato di cucina a vista, mentre si è consentito a un libero studio estetico e funzionale. Il logo “edera” è utilizzato come maniglia in acciaio inox sulla porta d’ingresso e i colori del tono del verde sono presenti all’interno degli sfondati a soffitto. Il gusto apparentemente retrò individuabile nella panca in capitonè di colore verde e nelle cornici dorate degli specchi, è moderato dall’oggettistica contemporanea dei corpi illuminanti delle aziende slamp e kundalini. Il bancone e la retro alzata, disegnati e realizzati su misura, sono in essenza di legno di noce e si armonizzano con le tonalità della resina a pavimento, utilizzata per permettere l’apertura delle vetrate nei periodi estivi. I tavoli sono realizzati su misura con piano in essenza di legno di noce e gambone centrale di gusto retrò colorato. Il bagno è rivestito in mosaico di colore verde e fasce di colore bianco a comporre specchiature a parete e a pavimento.

In una cornice suggestiva, immersa nel verde, la villa offre agli ospiti, oltre ad ampi spazi caratterizzati da eleganza e funzionalità, l'atmosfera ideale per momenti speciali quali matrimoni, ricevimenti, riunioni ed eventi aziendali. La villa è stata oggetto di un particolare intervento di ristrutturazione e contemporanemente nella costruzione di un annesso. L'annesso è stato collocato in continuità a un fabbricato esistente utilizzato come ricovero attrezzi, a est della villa. La conformazione planimetrica assunta richiama una tra le tipologie rurali venete, con corpo principale adibito a residenza e annesso per la raccolta dei prodotti agricoli e mezzi. L'annesso presenta struttura lignea a pilastri con capitelli lavorati su disegno e copertura a due falde, la pavimentazione è in marmo di asiago. Questo nuovo spazio consente agli organizzatori dei diversi eventi di ampliare la quantità dei posti a sedere, a diretto contatto con il parco sapientemente organizzato e mantenuto.