Si tratta di una installazione scultorea che riqualifica lo spazio antistante l’ingresso del museo della cartiera papale di ascoli piceno, sintetizzando simbolicamente il lavoro e il prodotto finale del raro esempio di edificio di archeologia industriale del cinquecento finemente restaurato.
L’installazione è composta da 8 fogli di acciaio calandrato e verniciato e di una mano in poliuretano espanso e resina cementizia fissate su un basamento di cemento armato gettato nello scavo della scarpata antistante al museo.
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