Il monumento dedicato a giuseppe e anita garibaldi si compone sostanzialmente da due elementi: una coppia di cavalli e il gruppo scultoreo di giuseppe e anita, ma ritratti in una pausa extra storica, una pausa di vita immaginata in cui i due eroi scesi da cavallo apprezzano il piacere di un abbraccio, un monumento all’amore che unisce qualcosa di più di una nazione.
La scena teatrale è un fermo immagine di un film un gioco di smontaggio ideale di un monumento ottocentesco che inverte i cromatismi dal nero del bronzo al bianco della resina marmorea.
La soluzione suggerita è al centro di uno slargo recentemente ridefinito dalla costruzione di un palazzo d’angolo e più precisamente tra le vie: adele damiani, xi maggio, calogero isgrò e il corso giovanni amendola, questo progetto privilegia la lettura ad altezza d’uomo con una scena inconsueta per l’ambiente cittadino odierno.
Le sculture saranno in grandezza naturale previste in robustissime resine miscelate con polveri di marmo quindi con la superficie satinata e levigata; le sculture saranno dotate di uno scheletro in tondini di acciaio diametro 15 mm che costituiranno anche opportunamente sagomati il sistema di aggancio mediante annegamento nel basamento cementizio.
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