Il laboratorio controprogetto progetta e realizza pezzi unici, arredi su misura, allestimenti e spazi pubblici utilizzando materiali di recupero anche attraverso percorsi di costruzione partecipata. Nasce nel 2003 a milano all’interno dell’esperienza di riqualificazione urbana partecipata della stecca degli artigiani, una vecchia fabbrica nel quartiere isola, contenitore multidisciplinare di artigianato, associazionismo e arte. Eravamo un gruppo di amici, studenti alla ricerca di un contenitore in cui sperimentare, costruire, sentirsi liberi, contribuire alla creazione di una città migliore insieme a persone interessanti ed impegnate. Il nostro primo progetto è stato un parco giochi per uno sperduto paesino del kosovo. In quell’occasione è stato attrezzato il laboratorio controprogetto, che da allora non ha mai smesso di costruire, progettare e sperimentare…siamo stati alla stecca per 5 anni, prima che venisse abbattuta perché incompatibile con gli scenari urbanistici che si prospettavano nel quartiere. In questi anni il gruppo è cresciuto, arricchendosi di persone, incontri, stimoli e progetti. Dal 2006 si è definita la nostra composizione. Un buon equilibrio di attitudini e caratteristiche complementari, nel continuo processo di trasformazione delle differenze in sinergie. Nel 2009 abbiamo lasciato l’isola e siamo approdati in via tertulliano 70, un nuovo territorio ricco di stimoli e realtà eterogenee in cui continuare il nostro percorso di crescita.
Attraverso la rielaborazione del materiale e la sua lavorazione artigianale, ogni pezzo diventa unico e irripetibile. Il segno della vita precedente della materia, da difetto diventa memoria e significante. Doghe, bancali, tapparelle, parquet dismessi, pannelli di vecchie scenografie destinati al macero, mobiletti buttati via, infissi di legno...smembrati e stravolti si ricompongono in mosaici e in varie composizioni riacquistando nuovo valore.
Il laboratorio controprogetto progetta e realizza pezzi unici, arredi su misura, allestimenti e spazi pubblici utilizzando materiali di recupero anche attraverso percorsi di costruzione partecipata. Nasce nel 2003 a milano all’interno dell’esperienza di riqualificazione urbana partecipata della stecca degli artigiani, una vecchia fabbrica nel quartiere isola, contenitore multidisciplinare di artigianato, associazionismo e arte. Eravamo un gruppo di amici, studenti alla ricerca di un contenitore in cui sperimentare, costruire, sentirsi liberi, contribuire alla creazione di una città migliore insieme a persone interessanti ed impegnate. Il nostro primo progetto è stato un parco giochi per uno sperduto paesino del kosovo. In quell’occasione è stato attrezzato il laboratorio controprogetto, che da allora non ha mai smesso di costruire, progettare e sperimentare…siamo stati alla stecca per 5 anni, prima che venisse abbattuta perché incompatibile con gli scenari urbanistici che si prospettavano nel quartiere. In questi anni il gruppo è cresciuto, arricchendosi di persone, incontri, stimoli e progetti. Dal 2006 si è definita la nostra composizione. Un buon equilibrio di attitudini e caratteristiche complementari, nel continuo processo di trasformazione delle differenze in sinergie. Nel 2009 abbiamo lasciato l’isola e siamo approdati in via tertulliano 70, un nuovo territorio ricco di stimoli e realtà eterogenee in cui continuare il nostro percorso di crescita.
Attraverso la rielaborazione del materiale e la sua lavorazione artigianale, ogni pezzo diventa unico e irripetibile. Il segno della vita precedente della materia, da difetto diventa memoria e significante. Doghe, bancali, tapparelle, parquet dismessi, pannelli di vecchie scenografie destinati al macero, mobiletti buttati via, infissi di legno...smembrati e stravolti si ricompongono in mosaici e in varie composizioni riacquistando nuovo valore.