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Tombe di famiglia - Solto Collina (BG)

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In un contesto caratterizzato da un ricco scenario paesaggistico, all’interno di un’area cimiteriale esistente, l’inserimento di nuove tombe di famiglia e loculi si pone come un importante episodio progettuale. L’obiettivo principale di creare un blocco “tipo” ripetibile anche infinite volte, e a sua volta scomponibile, ha indotto ad un’acuta e profonda riflessione progettuale in cui far convergere tutte le diverse esigenze. Il blocco di tombe di famiglia, che si presenta come un volume puro e sobrio, è costituito da una struttura in cls (scc, colorato in pasta, trattamento faccia vista) coperto da una lamiera in acciaio cor-ten a sua volta svuotata da una croce di vetro che genera un’alternanza di vuoto e pieno. Anima e corpo. Il vuoto della croce vetrata diventa un pieno di luce. L’acciaio cor-ten, oltre ad essere un materiale dalle ottime caratteristiche meccaniche e funzionali, può essere visto come metafora dell’eternità: si trasforma nel tempo mantenendo invariata la propria essenza e si pone inoltre come legante cromatico, allo stesso tempo mimetico, con il paesaggio circostante. La soluzione proposta prevede, come richiesto dal bando, tre articolazioni di tombe: da 8, da 3 e da 6 loculi che per scelta compositiva sono accostate tra loro. La scelta di adottare un unico standard per quel che riguarda l’ingombro in pianta delle tombe (260 cm x 400 cm), consente una grande flessibilità alla committenza, la quale potrà gestirne la disposizione a seconda delle richieste. Le tombe da 6 e da 8 sono realizzate con la stessa tipologia: ingresso frontale delle salme e laterale dei visitatori, loculi posizionati ai lati con ossario in posizione centrale, e spazio privato antistante, racchiuso dai tamponamenti vetrati. La tomba da 3, invece, ha l’accesso comune per salme e visitatori, ossari posti sopra i loculi e spazio privato antistante. La conformazione di quest’ultima permette di creare, inoltre, in qualsivoglia sequenza di tombe, una zona più o meno grande con funzione di disimpegno ed al contempo un luogo dello “stare”. Ambienti spazialmente e cromaticamente armonici nel rispetto della riflessione e della memoria. Aria e luce diventano materia compositiva legando il trascendente all’immanente. Struttura la struttura portante caratterizza il volume architettonico e si esprime in tutta la sua essenza. Telaio la struttura portante in calcestruzzo armato autocompattante (scc) è ritenuta la più adatta per questa realizzazione. La notevole fluidità e la resistenza alla segregazione lo rendono un materiale altamente lavorabile ed idoneo ad ottenere distribuzioni omogenee nella struttura dei loculi (articolata in setti sottili) grazie alla possibilità di scorrere agilmente tra le maglie dell’armatura. Le operazioni di casseratura sono limitate all’involucro esterno delle tombe per il quale sono utilizzate casseformi con struttura metallica a telaio e pannelli in legno rivestiti. Per realizzare i loculi e gli ossari sono invece utilizzate casseformi prefabbricate in eps. Anche il getto è agevolato dalla particolare consistenza del materiale che, inoltre, mantiene le caratteristiche prestazionali invariate nel tempo di trasporto e di posa. La possibilità di evitare le operazioni di vibratura riduce il rischio di eventuali imperfezioni nel calcestruzzo faccia vista. In conclusione si ritiene quindi che l’utilizzo di questo materiale porti ad una riduzione dei tempi, dei costi di costruzione e nel contempo caratterizzi compositivamente il volume architettonico. Copertura la copertura è realizzata in acciaio cor-ten, materiale innovativo che possiede proprietà fisiche e meccaniche migliori dell’acciaio ordinario. è realizzata con la combinazione di un telaio portante ancorato alla struttura in calcestruzzo con la sovrapposizione di una lamiera di rivestimento. La maggiore resistenza meccanica del materiale permette di sfruttare spessori ridotti per i profilati che quindi non risultano troppo invadenti rispetto alla pulizia della composizione architettonica. Le qualità fisiche emergono nel tempo quando avviene la stabilizzazione del processo corrosivo che si riduce ad una patina superficiale. Relativamente al processo costruttivo, la copertura si può identificare come struttura a sè stante tale da poter essere realizzata interamente in officina e collocata sucessivamente in opera con assoluta precisione e senza particolari difficoltà cantieristiche. Tamponamenti i prospetti laterali dello spazio privato antistante le tombe sono realizzati in vetro. Come tipologia più idonea è stata scelta quella del doppio vetro strutturale extra chiaro con interposto film in pvb avente caratteristiche di antisfondamento come cautela nel caso di urti accidentali. Le vetrate sono ancorate ad un telaio portante in acciaio a sua volta fissato alla struttura in cls e sono partizionate seguendo il disegno impresso sul cls faccia vista complanare. Chiusure i fronti delle singole tombe nascondono il meccanismo di apertura che consente l’accesso delle salme. Queste porte sono realizzate con pannelli formati da telaio e lamiera esterna in acciaio cor-ten e rivestimento interno in vetro. La loro apertura avviene tramite rotazione attorno ai cardini predisposti sul montante d’angolo anch’esso in acciaio cor-ten. Materiali la scelta dei materiali è stata guidata dalla ricerca di soluzioni progettuali economiche, idonee per il contesto, di facile reperibilità e di importante valenza architettonica. La sintesi tra tradizione e innovazione si esprime attraverso l’accostamento del cls e della pietra (la tradizione) con l’acciaio cor-ten e il vetro (l’innovazione). Cls il calcestruzzo armato auto compattante (scc) colorato in pasta con trattamento faccia vista è utilizzato sia come struttura portante che come finitura esterna. Tale scelta consente di ridurre allo stesso tempo il costo dell’opera in fase di realizzazione e i successivi oneri di manutenzione. Acciaio tutte le strutture metalliche sono realizzate in acciaio cor-ten trattato superficialmente con resine che incrementano la resistenza alla corrosione ed evitano il dilavamento dei residui di ossidazione sulle strutture sottostanti. La sua colorazione bruna si presta all’inserimento nel contesto paesaggistico. Vetro il vetro utilizzato nei tamponamenti laterali e negli inserti della lamiera (le croci) è di tipo extra chiaro stratificato con interposto film in pvb. Pietra la pietra utilizzata sia per la pavimentazione sia come chiusura dei loculi è l’orobica (pietra martina) di colore grigio alternato a strati dalle tonalità brune, proveniente dalle valli bergamasche e particolarmente idonea, per le sue proprietà, ad assolvere funzioni strutturali piuttosto che ad assumere valenze ornamentali.
 
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