Un edificio trasforma in modo permanente un territorio. L’ architetto si assume una responsabilità che va molto oltre il rapporto con il cliente. Occorre avvicinarsi al tema progettuale con umiltà e responsabilità. E’ attuale e necessario ricordare la terna vitruviana: firmitas, utilitas et venustas, parole che ancora appaiono fondanti per una autentica architettura. Un’ altra terna piu’ recente (m.heidegger) è, per me, fonte di ispirazione: costruire, abitare, pensare. Heidegger ci insegna che prima di costruire materialmente, occorre abitare un luogo, una persona, una storia. Gli edifici fotografati o progettati sono figli del tentativo di essere fedele a questi pensieri, sono stati progettati dalla scala generale a quella di dettaglio e sono stati accompagnati con presenza assidua nel cantiere fino alla consegna al cliente.
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