Emilio alberti
Nato nel 1952 vive a como. Esordisce nel 1976 ad art basel. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione, arte applicata. Ha al suo attivo un’ampia attività espositiva in italia e all’estero, con mostre personali e con significative presenze in manifestazioni artistiche di rilievo, tra cui art basel 1976, '77, '78 e '82. Scultura alla rotonda di via besana, milano nel 1979. "italian contemporary art" di kyoto nel 1989. Celebrazione di piero della francesca a new york, buenos aires, firenze, roma, urbino. Artexpo di new york nel 1994. Biennale di ankara nel 2005. Particolarmente significative alcune personali: al castello di carpi (modena) a cura del centro documentazione arte contemporanea nel 1989. Alla galleria schubert, milano nel 1991 a cura di pierre restany. Una installazione allo studio marconi, milano nel 1992. Nella ex chiesa di s.pietro in atrio a como, a cura di g.seveso e a.longatti nel 1993 e nel 2011 la mostra antologica. A palazzo millepini di asiago a cura dell'istituto nazionale di astrofisica nel 2012. Al castello di san pelagio presso padova nel 2013. A palazzo ducale di revere (mantova) nel 2016. Nel 2017 vince il premio comel arte contemporanea premio del pubblico ed espone a latina e alla fondazione extrafid di lugano. Nel 2019 a palazzo pretorio di chiavenna (sondrio). Nel 2020 la personale "grand tour", mostra multimediale con elaborazioni digitali e un video, al museo del paesaggio del lago di como, a tremezzo. L'approccio all'arte digitale lo porta nel gennaio 2021 a realizzare la mostra virtuale "respiro"visitabile sul suo sito www.emilioalberti.it, una riflessione autobiografica sul percorso vissuto dopo aver contratto il covid.
Con la mostra personale "la chiocciola cosmica" a cherasco, cuneo e successivamente alla galleria il salotto di como, le opere digitali create al computer trovano una forma concreta sulla tela.
La ricerca e la sperimentazione sui materiali lo hanno portato a elaborar...
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Emilio alberti
Nato nel 1952 vive a como. Esordisce nel 1976 ad art basel. La sua ricerca attraversa gli ambiti di pittura, scultura, installazione, arte applicata. Ha al suo attivo un’ampia attività espositiva in italia e all’estero, con mostre personali e con significative presenze in manifestazioni artistiche di rilievo, tra cui art basel 1976, '77, '78 e '82. Scultura alla rotonda di via besana, milano nel 1979. "italian contemporary art" di kyoto nel 1989. Celebrazione di piero della francesca a new york, buenos aires, firenze, roma, urbino. Artexpo di new york nel 1994. Biennale di ankara nel 2005. Particolarmente significative alcune personali: al castello di carpi (modena) a cura del centro documentazione arte contemporanea nel 1989. Alla galleria schubert, milano nel 1991 a cura di pierre restany. Una installazione allo studio marconi, milano nel 1992. Nella ex chiesa di s.pietro in atrio a como, a cura di g.seveso e a.longatti nel 1993 e nel 2011 la mostra antologica. A palazzo millepini di asiago a cura dell'istituto nazionale di astrofisica nel 2012. Al castello di san pelagio presso padova nel 2013. A palazzo ducale di revere (mantova) nel 2016. Nel 2017 vince il premio comel arte contemporanea premio del pubblico ed espone a latina e alla fondazione extrafid di lugano. Nel 2019 a palazzo pretorio di chiavenna (sondrio). Nel 2020 la personale "grand tour", mostra multimediale con elaborazioni digitali e un video, al museo del paesaggio del lago di como, a tremezzo. L'approccio all'arte digitale lo porta nel gennaio 2021 a realizzare la mostra virtuale "respiro"visitabile sul suo sito www.emilioalberti.it, una riflessione autobiografica sul percorso vissuto dopo aver contratto il covid.
Con la mostra personale "la chiocciola cosmica" a cherasco, cuneo e successivamente alla galleria il salotto di como, le opere digitali create al computer trovano una forma concreta sulla tela.
La ricerca e la sperimentazione sui materiali lo hanno portato a elaborare una propria tecnica del tutto personale fatta di stucchi e lamina di alluminio: dove pittura e scultura si fondono in un gioco di riflessi e volumi rendendo dall’effetto dinamico e straniante. La contaminazione è fondamentale nel suo percorso artistico. Contaminazione fra materiali diversi ma anche fusione fra le arti: collabora spesso con poeti e musicisti.
Il suo sito ufficiale www.emilioalberti.it illustra ampiamente la sua attività.